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"Obbrobrioso". Salvini chiude all'utero in affitto: "Dovrebbe essere reato internazionale"

Matteo Salvini ha chiuso a ogni possibilità di discussione sull'utero in affitto: la maggioranza di governo e Azione concordi nel considerarlo reato

"Obbrobrioso". Salvini chiude all'utero in affitto: "Dovrebbe essere reato internazionale"

Si è accesa la polemica sulla maternità surrogata dopo la manifestazione di Milano. Il governo è compatto nel non considerare la possibilità di aperture in questa direzione nonostante le insistenze del Partito democratico, che nella sua battaglia non trova comunque l'appoggio dell'intera opposizione. Matteo Salvini, che questa mattina ha visitato il gazebo della Lega al porto antico, ha ribadito il no categorico della Lega a un'apertura in tal senso.

"I bambini vengono al mondo se ci sono una mamma e un papà: questo è, non perchè lo dice la religione. Poi uno può essere eterosessuale, omosessuale, bisessuale, transessuale, pansessuale. Viva l'amore sempre e comunque. Il bimbo viene al mondo e viene adottato se ci sono una mamma e un papà, poi gli adulti possono fare quello che credono", ha detto il leader del Carroccio, chiudendo anche alla possibilità di aprire le adozioni alle coppie omossessuali, come proposto, invece, da Carlo Calenda, che ha espresso il no categorico alla maternità surrogata.

Salvini, nell'esprimere la sua netta contrarietà alla pratica della GPA ha poi aggiunto: "Ci sono cattivi papà, cattive mamme, separazioni e divorzi. Però l'utero in affitto è qualcosa di obbrobrioso, dovrebbe essere un reato internazionale perseguito penalmente e il bimbo viene adottato se ci sono una mamma e un papà". La posizione di Salvini è quella condivisa da tutte le forze della maggioranza, come ha dimostrato anche Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato: "Quelli che manifestano, con argomenti pretestuosi, a Milano dovrebbero dire con chiarezza di essere contrari all'utero in affitto. Invece non lo dicono. E quindi sono aperti, per ragioni di ambiguità e di egoismo, allo sfruttamento di donne disperate che, in cambio di soldi, mettono al mondo bambini che vendono ad altri".

Voci concordi su questa linea arrivano anche dall'opposizione e dopo la presa di posizione di Carlo Calenda è arrivata anche quella di Mara Carfagna, presidente di Azione: "In Italia la maternità surrogata è reato, perché donne e bambini non possono essere trattati come merce. Altra cosa è il certificato europeo di filiazione, un istituto a garanzia dei minori e non un grimaldello per aprire all'utero in affitto.

Se ne ragioni senza furore ideologico".

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