Ranucci punta ancora il dito contro il governo: "Report denunciato dal capo di Gabinetto di Meloni"

Il tema, stando a quanto riportato dallo stesso conduttore, è "sul presunto ruolo del governo nella scalata di Monte Paschi su Mediobanca"

Ranucci punta ancora il dito contro il governo: "Report denunciato dal capo di Gabinetto di Meloni"
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Sigfrido Ranucci è tornato sui social, dopo essersi lamentato della decisione della Rai di imporre la cessione di responsabilità della firma su documenti di natura amministrativa del vicedirettorem in allineamento alla normativa aziendale relativa alla segregazione di responsabilità a cui tutti i programmi della tv pubblica sono sottoposti. Questa volta ha annunciato tramite Facebook di aver ricevuto una "denuncia" da parte di Gaetano Caputi, capo di Gabinetto del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la sua trasmissione.

"Il motivo è quanto abbiamo raccontato nell'inchiesta sul presunto ruolo del governo nella scalata di Monte Paschi su Mediobanca, realizzata da Giorgio Mottola. La denuncia si aggiunge a quelle che abbiamo ricevuto in questi anni di governo: quella dell'intero partito di Fratelli d'Italia, quella del Presidente del Senato Ignazio La Russa, quella dei suoi figli", scrive Ranucci, facendo l'elenco delle querele che sono arrivate al programma. "Poi c'è quella di Giorgetti ministro delle Finanze, quella di sua moglie e della sorella della moglie. Ci sono le varie denunce del ministro Urso, quelle di Maurizio Gasparri, di Daniela Santanchè e del suo ex compagno e, quella della sottosegretaria Rauti, poi le due della Famiglia Berlusconi e della Fascina. Report va in onda su Rai3 ogni domenica alle 21".

Nonostante il Partito democratico ultimamente sembrava distratto su questioni importanti e centrali, in questo caso ha ritrovato la voce per mezzo di Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria del partito ed europarlamentare, il quale con una nota ha dichiarato: "Mai e poi mai contro Report. Mai e poi mai contro chi fa giornalismo d’inchiesta, chi illumina le zone d’ombra del potere, chi pone domande scomode là dove altri scelgono di tacere".

Secondo Ruotolo, quella lista fatta da Ranucci, e da lui ripresa, è "impressionante, degna di uno Stato allergico alla stampa libera. Quando chi detiene ruoli di potere, e non ruoli qualsiasi, ma i vertici dell’esecutivo, decide di rispondere alle inchieste con denunce a raffica, siamo di fronte a un’intimidazione sistematica".

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