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"Sulle Ong? Serve disciplina": ecco le prossime mosse del governo

Ong, Cpr e migranti: Matteo Piantedosi a Piazzapulita illustra il piano del governo per contrastare gli arrivi illegali dei migranti

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Il ministro Matteo Piantedosi, ospite di Piazzapulita in onda stasera su La7, ha affrontato il tema dei migranti ed esposto il piano del governo per i prossimi mesi. Un focus da parte del ministro degli Interni è stato messo anche sulla questione Ong: "Abbiamo dato una disciplina alle Ong, altrimenti sarebbero state un fattore di attrazione". Quindi, Piantedosi, ha aggiunto: "Nel 2017 le Ong portarono in Italia quasi il 50% delle persone recuperate in mare".

Ha poi sottolineato che "non è che abbiamo una contrarietà pregiudiziale" nei confronti delle Ong, ma, ha aggiunto, "riteniamo che una funzione così importante debba essere regolamentata e rimessa sotto la disciplina e il controllo dell'autorità internazionalmente riconosciuta per quello che riguarda il recupero e salvataggio in mare". Questo governo, ha spiegato, "la commistione dei flussi migratori rende difficile all'origine selezionare quelli che sono i veri profughi rispetto ai movimenti che comunque hanno altre motivazioni". Quindi ha proseguito sottolineando che con i Paesi "nordafricani è chiaro che dobbiamo intrattenere un rapporto, fino a che ovviamente esistono delle condizioni minime che rispettano le regole nazionali e internazionali: dobbiamo chiedere di sicuro di non attuare persecuzioni, torture o trattamenti inumani e degradanti".

Poi è chiaro, ha proseguito, "è chiaro che sono Paesi che denunciano la loro difficoltà e che ci chiedono, come nel caso della Tunisia, di essere aiutati a superarlo. Quello che ci compete è sostenere questi Paesi a superare questi momenti". Sul tema dei Cpr, ha spiegato ancora il ministro Piantedosi, "l'Italia dei Cpr non mi piace e non la vorrei, ma purtroppo è necessaria e ci viene richiesta dall'Europa". E la cifra dei 5mila euro, ha detto ancora il titolare del Viminale "È prevista da una normativa europea. La cifra è stata decisa in base a un calcolo che ha le sue motivazioni: il costo medio di trattenimento, il costo dell'abitazione. Comunque è un dato che era richiesto per non rendere inefficace l'applicazione di una normativa europea".

Inoltre, il Consiglio dei ministri ha già deliberato in conseguenza dell'eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo. E in merito alle polemiche dei mesi scorsi, il ministro ha chiarito: "Non ho mai detto 'carico residuale', ho detto 'ci faremo carico'.

Per alcuni casi male interpretati se ne stanno occupando i miei avvocati".

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