Turismo, arriva la guida “I Cammini della Rinascita”

Il progetto promuove il turismo lento come strumento di rilancio economico e sociale

Turismo, arriva la guida “I Cammini della Rinascita”
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Un nuovo capitolo per l’Appennino centrale si apre grazie al turismo lento, che diventa motore di rinascita economica, sociale e culturale per le aree colpite dal sisma del 2016. Oggi, nella Sala Stampa di Palazzo Chigi, il Ministro del Turismo Daniela Santanchè ha presentato insieme al Commissario Straordinario per il sisma 2016, Guido Castelli, la guida “I Cammini della Rinascita. Tesori nascosti nell’Appennino centrale” (Giunti Editore, autrice Chiara Giacobelli), un progetto nato per valorizzare i percorsi naturalistici, spirituali e culturali di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. All’evento sono intervenuti anche il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, la Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti e Davide Rondoni, Presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni dell’VIII centenario della morte di San Francesco d’Assisi.

La guida

Propone un viaggio attraverso nove cammini che attraversano le regioni del cratere sismico, luoghi segnati dalla devastazione ma oggi proiettati verso la ripresa. Tra i percorsi più significativi vi sono il Cammino Francescano della Marca, la Via Lauretana, il Cammino dei Cappuccini e il Cammino delle Terre Mutate, che insieme offrono un’esperienza di turismo lento capace di unire natura, arte, storia e spiritualità. Questo approccio al viaggio rappresenta una strategia chiave per rigenerare le comunità locali, rafforzando l’identità territoriale e stimolando l’economia attraverso un turismo sostenibile e diffuso.

Il Ministro Santanchè ha sottolineato: "Con la guida ‘I Cammini della Rinascita’ iniziamo un percorso di valorizzazione dell’Appennino centrale, un territorio che sta finalmente risorgendo dopo il sisma. Il turismo lento è la chiave per ricostruire non solo infrastrutture, ma anche legami sociali e culturali. Questo progetto, frutto della collaborazione tra istituzioni centrali e regionali, rappresenta un modello virtuoso di sviluppo sostenibile e inclusivo."

Anche il Commissario Castelli ha evidenziato l’importanza di un approccio condiviso e sinodale: "Ricostruire significa camminare insieme. I Cammini della Rinascita sono un simbolo di questa nuova idea di ricostruzione che va oltre il materiale, coinvolgendo le persone e le comunità. Investire nella mobilità dolce e nell’ospitalità diffusa è un’opportunità per fare dell’Appennino una meta europea per il turismo esperienziale."

Il progetto

È supportato da un investimento complessivo di 47 milioni di euro, il più importante mai stanziato in Italia per la valorizzazione dei cammini. Le Marche guidano gli investimenti con 30 milioni, seguite da Abruzzo, Lazio e Umbria con 5,6 milioni ciascuna. Oltre al miglioramento della sicurezza e dell’accessibilità dei sentieri, si punta a creare una rete di ospitalità diffusa e servizi per accogliere i camminatori, trasformando i borghi in centri vivi e attrattivi. Questa iniziativa si inserisce in un contesto ricco di eventi culturali e spirituali, come l’Anno Santo 2025, l’ottavo centenario della morte di San Francesco nel 2026 e i 500 anni dell’ordine dei Cappuccini nel 2028, oltre alla candidatura di Norcia a Capitale Europea della Cultura 2033.

Il turismo lento in Italia è in crescita costante: secondo il dossier “Italia, Paese di Cammini” di Terre di Mezzo, nel 2024 i camminatori sono stati circa 191.000, con un aumento del 29% rispetto all’anno precedente, e i pernottamenti collegati a questi percorsi hanno superato 1,4 milioni. Questo trend positivo coinvolge un numero crescente di itinerari e rafforza il ruolo del turismo esperienziale nel panorama nazionale e internazionale.

Con “I Cammini della Rinascita”, l’Appennino centrale si propone quindi come modello di turismo sostenibile, capace di rilanciare territori duramente colpiti, valorizzando la bellezza e la storia di un patrimonio unico da scoprire a passo lento.

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