Fatto il punto sull'attività di governo. Vertice Meloni-Salvini-Tajani a Chigi

Pranzo di lavoro per i leader del centrodestra per fare il punto sull’attività di governo, clima “molto positivo” con buona pace di chi a sinistra sogna la crisi

Fatto il punto sull'attività di governo. Vertice Meloni-Salvini-Tajani a Chigi
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Pranzo di lavoro a Palazzo Chigi per il primo ministro Giorgia Meloni e i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani. Secondo quanto riferito da fonti governative, l'incontro si è svolto in un "clima molto positivo e disteso" e rientra nell'ambito degli incontri periodici dei leader del centrodestra per fare il punto sull'attività del governo. Diversi i dossier sul tavolo, ma c'è grande sintonia con buona pace di chi a sinistra - in primis Elly Schlein - sogna la crisi. Dopo il comizio di Cagliari di mercoledì scorso, i tre leader si sono confrontati sull'azione dell'esecutivo prima della riunione del Consiglio dei ministri che tratterà il nuovo decreto legge sul Pnrr e l'informativa del ministro dell'interno Matteo Piantedosi sulle "manifestazioni con incidenti svoltesi a Pisa e Firenze".

In attesa dei risultati delle elezioni regionali in Sardegna, il governo ribadisce la sua unità ed è pronto a continuare l'opera di rilancio del Paese. Se il dibattito sul candidato da presentare nell'isola è stato piuttosto acceso, la serenità all'interno della coalizione mette a tacere voci e indiscrezioni sui possibili malumori tra leader. Già negli ultimi giorni il premier e i suoi due vice avevano ribadito l'unità all'interno della maggioranza. Emblematico il messaggio di Meloni nel corso del suo intervento in apertura del congresso di Forza Italia: "Abbiamo visto i governi che non riuscivano a fare niente perchè le maggioranze litigavano su tutto, non è questo il nostro caso: il centrodestra non è un incidente della storia, non è un'aggregazione nata per il potere o per impedire agli altri di andare al governo, ma stiamo insieme per scelta". In altri termini, per le accozzaglie per dividere poltrone e poltroncine rivolgersi altrove.

Sulla stessa lunghezza d'onda Salvini e Tajani. Intervenuto ai microfoni di "24 Mattino" su Radio 24, il ministro degli Esteri ha rimarcato che "a volte idee diverse o confronti su questioni tecniche vengono da qualcuno interpretati come chissà quali crisi tra i partiti" ma "sono normali dibattiti" come "quelli sulle candidature".

Il segretario di Forza Italia ha confermato l'obiettivo dell'esecutivo di procedere sulle riforme parte del programma, ossia la riforma della giustizia, la riforma del premierato (per "avere un governo stabile") e la riforma dell'autonomia differenziata ("che deve essere una riforma equilibrata che aiuti tutte le regioni"). Il messaggio è chiaro: il governo tira dritto e lascia le polemiche ai professionisti del settore.

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