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Il grande sforzo dietro una tre giorni di festa

di Renato Genovese*

Ieri con l'alzabandiera in piazza Duomo si è aperta ufficialmente la 92a Adunata Nazionale degli Alpini, dedicata al Centenario di fondazione della nostra associazione, l'ANA, che nasceva proprio qui a Milano, in Galleria Vittorio Emanuele II, l'8 luglio 1919.

Per chi l'ha attesa, Alpini e non, è il punto di partenza di una tre-giorni all'insegna della memoria, della condivisione ma anche e soprattutto di una grande festa. Per noi che ci lavoriamo da un anno con passione e dedizione, con al nostro fianco le istituzioni locali, è invece un punto di arrivo, a lungo agnognato.

Organizzare un'Adunata che ogni volta fa registrare una media 500mila presenze- nei minimi dettagli, dall'accoglienza agli eventi, dalla sicurezza alla mobilità, dagli aspetti sanitari a quelli burocratici, dalle esibizioni di cori e fanfare fino alla ristorazione è sempre un lavoro impegnativo. Uscire dalla sfera delle città di Provincia cui siamo abituati e trasferire la macchina organizzativa in una metropoli come Milano significa però andare incontro a un'amplificazione dell'impegno nonché delle responsabilità.

Ad accompagnarci moralmente e concretamente sono state le principali istituzioni Regione Lombardia, Comune e Città Metropolitana- che ci hanno non solo accolto a braccia aperte, ma supportato in ogni singolo passo di questa nostra difficile ma entusiasmante marcia verso l'intenso weekend Alpino che parte oggi.

Accanto alle autorità voglio però ricordare, e ringraziare sentitamente, tutti i volontari senza esclusione alcuna che si sono prodigati in tutto questo tempo con poche parole e molti fatti, in pieno spirito Alpino- senza risparmiarsi mai: sono gli uomini del Servizio d'Ordine Nazionale (SON) Ana, che non solo si occupano della sicurezza pubblica ma anche del centro di telecomunicazioni, quelli della Protezione Civile Ana che hanno allestito tutti i campi di ospitalità, quelli della Protezione Civile Gruppo A2A che si sono occupati degli allacciamenti e di altri insormontabili dettagli e tutto il personale del COA, il nostro Comitato Organizzatore, che si è impegnato su ogni fronte, dalla segreteria agli interventi operativi.

Questo per raccontare alla gente che dietro ogni Adunata, e dietro questa in particolare, non c'è solo la voglia di sfilare, rendere gli onori, ricordare i Caduti e far festa tutti insieme, ma soprattutto c'è la tenacia di noi Alpini a esserci, sempre. Soprattutto dove serve.

*Generale, presidente del COA-Comitato Organizzatore Adunata Milano 2019

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