Il grattacielo si raddrizza Scelto il progetto del parco

CityLife raddrizza il grattacielo curvo. Parola di Salvatore Ligresti, che attraverso Immobiliare Lombarda rappresenta uno degli azionisti della cordata che opera sull’area della ex fiera. Probabilmente la torre di 190 metri per 44 piani, firmata Daniel Libeskind, verrà leggermente raddrizzata per poter ricavare al suo interno appartamenti, ma soprattutto terrazzi. Originariamente il grattacielo che passerà alla storia come il «Curvo», come l’ha battezzato il Wall Street Journal, era stato pensato per ospitare uffici o un albergo ma ora cambierà la sua destinazione in residenziale. Preliminare alla decisione definitiva una ricerca di mercato per capire quanto i milanesi siano disposti a cambiare abitudini centenarie per andare a vivere a 190 metri di altezza. Le vendite intanto dimostrano che il progetto è sempre più apprezzato e capito dai cittadini: è già stato venduto il 25% degli appartamenti da 8500 euro al metro quadro, un lotto da 950 milioni di euro. «CityLife è un progetto importante e difficile, serve l’appoggio di tutti: del sindaco, degli assessori, della cittadinanza, e soprattutto delle banche» ha aggiunto Ligresti.
Non la pensa così Beppe Grillo, per caso in Galleria pochi minuti prima della conferenza per l’annuncio del vincitore del concorso di progettazione internazionale per il parco pubblico a City Life. «Sognate pure la nuova città, CityLife» ha polemizzato Grillo, definendo l’intervento «senza senso»: «Oltre all’aria e al cemento - ha detto il comico genovese - a Milano vogliono togliervi anche il sole, migliaia di famiglie resteranno senza la luce del sole a causa di grattacieli senza senso, visto il numero di appartamenti sfitti in città».
Ma CityLife significa anche verde: entro il 2015 sull’area dell’ex fiera, infatti, sorgerà il parco pubblico da 170mila metri quadri disegnato dallo studio internazionale Gustafson Porter. Il progetto, dal titolo «Un parco tra le montagne e la pianura», è stato selezionato tra i settanta candidati al concorso internazionale. «Un concorso che ha attirato l’interesse dei migliori studi del mondo sulla nostra città» ha commentato soddisfatta Letizia Moratti. «Volevamo applicare dei principi semplici - ha spiegato il vincitore Neil Porter - portare nel parco la montagna e la pianura, gli elementi che caratterizzano il paesaggio regionale lombardo». Il progetto dovrà ora essere definito entro il 31 dicembre e sottoposto al vaglio del Comune. Poi inizierà la prima fase di realizzazione, che interessa un’area di 60mila metri quadri davanti al piazzale Giulio Cesare, pronta nel 2012.


Il parco, il terzo della città per dimensioni, ospiterà il raggio verde numero 7, che collegherà il parco Sempione con l’area Expo. «È una giornata bella e positiva per la città - ha spiegato il sindaco - assistiamo a un evento che trasformerà Milano».

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