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Gravina, "Salvatore: un'agonia di 48 ore Nessuna violenza"

I primi risultati dell'autopsia: non c'è stata violenza. Francesco, caduto dal primo piano, sarebbe sopravvissuto solo per 8 ore. Suo fratello minore, caduto da più in basso, invece è stato stroncato dopo due giorni da fame, freddo e sanguinamento. Domani interrogato il padre

Gravina, "Salvatore: 
un'agonia di 48 ore 
Nessuna violenza"

Bari - Le verità dell'autopsia. Francesco Pappalardi è morto al massimo otto ore dopo la caduta nella cisterna a causa delle lesioni provocate dalla precipitazione che sarebbe avvenuta dal primo piano della vecchia masseria di via Consolazione, a Gravina in Puglia. Suo fratello minore, Salvatore, sarebbe invece morto massimo 36-48 ore dopo per una concomitanza di cause: fame, freddo, sanguinamento e per le lesioni riportate, sicuramente assai più lievi di quelle riscontrate sul fratello. Tore sarebbe precipitato da un’altezza inferiore rispetto a quella di Ciccio. Sui due corpi non c'è segno di violenza. L’esame non ha infatti rilevato "alcun segno di violenza sui cadaveri, ma solo lesioni fratturative compatibili con una precipitazione" spiegano fonti vicine agli investigatori.

Il medico "L’autopsia si è conclusa ed è stata estremamente utile perché ha consentito di rilevare nuove lesioni fratturative sia su Ciccio sia su Tore. Quali siano queste fratture non lo posso dire". Lo ha detto uno dei due medici legali della procura, Francesco Introna, a conclusione dell’autopsia su Francesco e Salvatore Pappalardi. A quanto si è saputo, tutte le fratture, anche quelle rilevate oggi, sono compatibili con la precipitazione nella cisterna. "Abbiamo rilevato - ha aggiunto Introna - l’entità delle fratture e un contenuto gastrico. Inoltre, abbiamo segmentato il materiale alimentare trovato nei vari tratti dell’intestino. Quindi - ha concluso - abbiamo fatto prelievi istologici per stabilire anche i periodi di sopravvivenza" dei fratellini.

Il padre interrogato Filippo Pappalardi, sarà interrogato domani a Bari dal gip distrettuale Giulia Romanazzi, che entro venerdì dovrà decidere sull’istanza di scarcerazione presentato dall’avvocato difensore del padre dei due fratellini Angela Aliani.

Lo stesso legale precisa: "Abbiamo chiesto noi al gip un interrogatorio per chiarire alcuni particolari". Quindi domani alle 12 a Palazzo di giustizia arriverà il padre di Ciccio e Tore, per un interrogatorio a porte chiuse.

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