Pietro Balducci
da Milano
Chissà cosa ne pensa la signora Maria, la casalinga di Voghera, di tutta questa storia dellindulto voluta dal ministro della Giustizia, Clemente Mastella. Vede in televisione un ministro che fa i capricci, perché non vuole lindulto, cioè la clemenza, per chi ha commesso reati finanziari. Truffatori, corruttori, tangentari e campagnia bella. Però lo stesso ministro, ex magistrato ai tempi di Tangentopoli, non dice niente, ma proprio niente, se a uscire dal carcere sono degli assassini, quelli che hanno ammazzato il vicino dopo dieci anni di litigi, esasperati dalla televisione dal volume troppo alto, oppure quei ragazzi che hanno massacrato a bastonate i genitori, tanto per dare unaccelerata alleredità, che i soldi meglio spenderli da giovani.
Chissà se la signora Maria, quando lo saprà, sarà contenta di incrociare per strada prima del previsto, dalle parti di Novi Ligure, la tanto famosa Erika, cognome Di Nardo, che qualche anno fa massacrò, insieme al suo amico Omar, la mamma e il fratellino. La signorina, immortalata un mese fa mentre giocava a pallavolo insieme alle sue compagne di cella, suscitando un vespaio di polemiche, sarà una dei circa 12mila detenuti che potrà usufruire dellindulto e uscire dal carcere fra circa un anno. I conti sono presto fatti, anche se alla signora Maria, e a molti altri, non piaceranno per niente. Erika, condannata definitivamente a 16 anni di galera, ne ha già scontati cinque. Dato che era minorenne nellepoca in cui massacrò la madre e il fratellino, con lo sconto di tre anni fornito dallindulto potrebbe accedere a benefici e misure alternative come la semilibertà.
Però, il succitato ministro, quello che fa i girotondi intorno a Palazzo Chigi, di lei non si preoccupa. Per lui i cattivi, quelli veri, gli indegni a stare a pieno titolo nella comunità civile, sono quelli che hanno pagato le tangenti, i corruttori. Loro dentro, gli assassini fuori. Come, per esempio, Piero Maso, ve lo ricordate? Il giovane veronese che nel 1991 uccise i genitori con la complicità di tre amici: venne condannato nel 1994 a 30 anni di reclusione. Finora Maso non ha mai usufruito di permessi premio, lultimo gli è stato rifiutato venti giorni fa. Ma la sua vita, grazie allindulto, potrebbe cambiare in meglio. Il suo fine-pena sarà anticipato dal 2021 al 2018 e diventerà più difficile rifiutargli le gite-premio fuori dal carcere.
Oppure Gianfranco Stevanin, lagricoltore di Terrazzo condannato allergastolo per lomicidio di cinque donne. Il suo avvocato è convinto che, dopo 27 anni di carcere, a fronte di sconti di pena nel frattempo acquisiti, Stevanin potrebbe beneficiare dellindulto. Chissa se la signora Maria, che sta preparando le valigie per la vacanze al mare, sarà contenta di sapere che lindulto si applicherà anche per Mattia, il minorenne condannato a 10 anni per lomicidio per Desiree Piovanelli, la quattordicenne di Leno (Brescia) accoltellata durante un tentativo di violenza sessuale. Con lindulto la sua pena si ridurrebbe a sette anni. Ne ha già scontati tre e mezzo e anche per lui scatterebbero benefici e misure alternative. Steso probabile discorso per Ambra, altra minorenne condannata per lomicidio di suor Laura Minetti, avvenuto nel giugno 2000 a Chiavenna. Anche lei con lindulto arriverebbe a metà pena.
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