Greenspan, una cena salata

Altro che nouvelle cuisine: metti una sera a cena con Alan Greenspan e il conto sarà salatissimo, ben 250mila dollari, quanti ne ha sborsati Lehman Brothers per assicurarsi la prima uscita da conferenziere del Maestro, di fresca uscita dalla Federal Reserve. Dalle casse della banca d’affari hanno preso il volo 100mila dollari per l’intervento dell’ex banchiere centrale, e altri 150mila sono svaporati solo per poter dire «siamo stati i primi». Vista la cifra spesa, si immagina una concorrenza assai agguerrita.
Insomma, Greenspan costa come una rockstar. E i suoi consigli vanno profumatamente pagati anche se - come è accaduto ieri sera - non svelano il grado di preoccupazione della Fed per il rallentamento della crescita economica e dell’inflazione. Al solo Cancelliere dello Scacchiere, Gordon Brown, è finora toccato in sorte il privilegio di ingaggiarlo con il ruolo di consigliere economico, senza dover pagare un penny. Un’eccezione che conferma la regola.
D’altra parte, c’è chi dice che l’investimento di Lehman non sarà a fondo perduto, ma avrà un pronto ritorno. Gli organizzatori del Greenspan-evento hanno infatti provveduto a un’accurata selezione degli invitati.

Tra i quali, i 15 principali gestori di hedge fund della banca come il miliardario Paul Tudor Jones della Tudor Investment Corporation. E gli ordini, spiegano gli esperti, fioccheranno proprio dai responsabili dei fondi che hanno cenato con l’Oracolo.

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