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Grosso fantasma e dove passa Ibra non cresce il gol

INTER
6 JULIO CESAR. Se non fa qualche moina da clown non è contento. Prova a far venire il mal di cuore a San Siro, ma sono soltanto attimi di follia. Salva di piede un pallone che lo avrebbe messo sotto accusa. Ci resta secco sul gol.
5,5 MAICON. Oltre alla vigoria fisica, mette poco altro. Giudizioso nell’affondare sulla fascia, ma così non serve. Sbaglia qualche passaggio e ci resta male. Molto preoccupato nella fase difensiva.
5,5 CORDOBA. Rischia qualcosa sul primo affondo di Makaay, poi ci fa l’occhio e lo tiene al guinzaglio. Il peccato finale, il secondo gol del Bayern, rovina la serata anche a lui.
6,5 MATERAZZI. Ormai gioca come avesse preso un Tavor: calmo, rilassato, preciso. Non spreca energie e neppure palloni. Molto leader e poco improvvisatore.
4 GROSSO. Dall’altra parte c’è Sagnol, ma il francese non risveglia la sua verve mondiale. Attacca poco e male. Difende con onesto tran-tran fino allo svarione davanti a Pizarro.Ma il suo capolavoro in corso d’opera è la gomitata che gli vale l’espulsione.
5 FIGO. Da uno come lui si pretende sempre qualcosa in più. Fatica a giocare dietro le punte: perde freschezza e pericolosità, troppo spesso butta la palla o finisce tra i piedi di un avversario. Molto impreciso, neppur avesse le scarpe strette.
Dal 22’ st GONZALEZ 5,5. Gioca a destra ma è sempre un po’ spaesato.
6,5 STANKOVIC. I tedeschi sono solidi ed allora si adegua: pochi svolazzi e molta sostanza. Corre molto e attacca gli avversari, peccato non trovi mai il guizzo che sarebbe servito per sparigliare il gioco del centrocampo. Poi si fa male ed esce.
Dal 31’ st SOLARI sv.
7 DACOURT. Per fortuna che non stava bene. Ha cominciato a sradicare palloni dai piedi altrui e non ha smesso più. Tenace ed efficace in ogni giocata. Il vero alter ego di Cambiasso.
6,5 ZANETTI. Il pubblico di San Siro lo accoglie con 500 candeline accese e lui mette la mano sul cuore. Poi ci mette il cuore in tutta la partita. Attento, concentrato, sempre in pressing.
4 IBRAHIMOVIC. Attila dell’Inter, ma nel senso del farsi male. Dove passa lui non cresce più il gol. Ieri, oltre a un errore da pollo davanti al portiere, ha sbagliato tanti passaggi. E quando c’è da picchiare non si tira mai indietro e si fa cacciare.
4,5 CRESPO. Primo tempo da fantasma. Pescato troppe volte in fuorigioco. Poi trova il guizzo giusto ma si mangia un gol da dilettante: solo davanti al portiere dal dischetto del rigore.
Dal 31’ st ADRIANO sv. Entra e vuol spaccare il mondo. Ma non può riuscirci da solo.
All. MANCINI 6. Squadra con il freno tirato. Per la prima volta crea poche occasioni da gol.
BAYERN
Kahn 7, Sagnol 5, Lucio 6, Van Buyten 6, Lahm 6,5, Ottl 6, Salihamidzic 5 (24’ st Scholl sv), Van Bommel 6,5, Schweinsteiger 6, Makaay 6 (37’ st Santa Cruz sv), Pizarro 6,5 (44’ st Podolski sv). All.

Magath 6
ARBITRO: BENNETT 6.

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