Gruppo Argenta, nel Paese oltre 65mila bar automatici

Quindici filiali in Italia, un fatturato che a fine 2006 dovrebbe sfiorare i 110 milioni, 861 addetti e una presenza estesa dalla penisola Iberica, all’Est europeo e in Israele: il Gruppo Argenta costituisce una delle principali realtà italiane del Vending, il comparto della distribuzione automatica. La sua è una crescita a passo di carica, che ha subìto una forte accelerazione nel biennio. Dice Epaminonda Scaltriti, presidente e amministratore delegato: «Viviamo una fase di sviluppo commerciale, che si combina con ripetute acquisizioni sul mercato». Da novembre sono otto le aziende confluite nella galassia del Gruppo Argenta, che può annoverare ben 14 marchi, gestori della distribuzione automatica concentrati in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. La holding è controllata al 65% dal fondo di private equity Advent International, mentre la quota restante è detenuta dal management. La società, fondata a Carpi nella seconda metà degli anni ’60, conta su un portafoglio di 45mila clienti, cui fornisce circa 304 milioni di consumazioni l’anno. Caffè, bevande calde e fredde, snack dolci e salati, nonché yogurt, prodotti dietetici, energetici e bio, somministrati da quasi 65mila distributori automatici e semiautomatici collocati nei locali di piccole e grandi imprese, nei negozi e negli studi professionali, come pure negli uffici e nei luoghi pubblici, dagli ospedali ai centri commerciali, dalle scuole alle palestre, e pure utilizzati dalle famiglie in ambito domestico. «Oggi siamo più che mai impegnati - sottolinea Scaltriti - ad aumentare la penetrazione del mercato attraverso nuovi prodotti e canali di distribuzione».
Il gruppo, che acquista i distributori automatici per cederli in comodato gratuito ai propri clienti, fa ampia leva sulla logistica. «La principale sfida è rifornire le macchine puntualmente e con la massima tempestività, così come mantenerle sempre in perfetta efficienza. Su questo, il contributo della tecnologia può diventare sostanziale. Stiamo sperimentando un sistema di controllo remoto che consente di comunicare on-line con i distributori che gestiamo, per verificare in tempo reale non solo il loro regolare funzionamento, ma anche l’andamento delle vendite, e pure per riapprovvigionarli subito quando sono sotto scorta». Ma il contenuto di tecnologia è destinato ad aumentare ancora, rivoluzionando i tradizionali sistemi di pagamento. Le chiavette elettroniche prepagate sono già, sulle macchine poste in ambienti chiusi, piuttosto diffuse. «Il futuro ormai prossimo - osserva Scaltriti - è rappresentato dall’interazione con i telefonini, per mezzo dei quali pagare la consumazione e pure effettuare la ricarica direttamente presso il distributore automatico». L’azienda sta già lavorando a un progetto in questo senso con i principali gestori di telefonia cellulare.

«E poi, se è vero che il “bar automatico” rappresenta un punto fisso d'aggregazione durante le pause di lavoro tanto nelle fabbriche quanto negli uffici, sul monitor touch screen dei distributori di nuova generazione sarà possibile anche visualizzare le informazioni di interesse aziendale, opportunamente frammiste ai messaggi promozionali».

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