Guerra dei fiori: dovevano esserci ma non ci sono

Oggi il giudice decide sulle impalcature che oscurano un negozio

Guerra dei fiori: dovevano esserci ma non ci sono

Sanremo non è solo gara di canzoni, è anche guerra dei fiori. Di quei fiori che brillano per la loro assenza assoluta sul palco dell’Ariston, persino in barba all’iniziativa «Bouquet Sanremo» firmata dalla Regione Liguria: quel mazzolin di fiori a tema che di volta volta avrebbe dovuto essere consegnato agli ospiti della kermesse canora ma che in eurovisione non si è proprio visto.
«Ancora una volta pare che omaggiare gli ospiti con dei fiori sul palco dell'Ariston sia visto come un fastidio da parte dei conduttori e degli autori». Giancarlo Giordano, presidente dell'Ucflor, l'unione delle cooperative floricole che gestisce il Mercato dei fiori di Sanremo spara a zero sulla Rai: «È un comportamento inspiegabile e intollerabile. Un Festival senza fiori è un Festival a metà». «I nostri fiori - dice Giordano - sono uno dei beni più preziosi della nostra terra e simbolo indiscusso della nostra città in tutto il mondo. Neppure l'ospite internazionale, John Travolta, che ben si prestava, è stato omaggiato da un “Bouquet Sanremo“. Così come non lo sono stati i ragazzi della nazionale di Curling ai quali sarebbe toccato un mazzo di ranuncoli e ginestra». «Soltanto due - prosegue il presidente dell' Ucflor - sono state le uscite dei fiori: la prima a inizio trasmissione e l'altra, alla fine, durante i titoli di coda. Senza contare che sono spariti completamente gli addobbi floreali sul palco per cosidette “esigenze sceniche“ e tutto ciò che la Rai concede è soltanto una fotografia proiettata su uno schermo. Credo proprio che questo non sia quello che la città di Sanremo e la Regione Liguria stiano chiedendo al Festival».
In attesa di vedere se faranno la loro comparsa questa sera gli annunciati bouquet con margherite, anemoni e calendule, ci si consola in tribunale con le decisioni del giudice Alessandro Cento. Cento dovrà infatti dire che fine farà l’imponente scenografia allestita dalla Rai davanti all’ingresso dell’Ariston e contestata dai proprietari di un vicino negozio «oscurato» dalla struttura.

Il ricorso al giudice, istruito dall’avvocato Paolo Ferrari, è partito in seguito alla mancata risposta di Rai e Comune ad una diffida che imponeba di rimuovere l’impalcatura entro tre giorni. Il giudice deciderà se inibire l’innalzamento del pannello scenico e se, al contrario, dare il via libera.

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