
L’Associazione Italiana Allenatori di Calcio (Aiac) ha deciso di muoversi ufficialmente per Gaza, chiedendo che Israele venga sospeso dalle competizioni sportive internazionali. In una nota, l’associazione guidata da Renzo Ulivieri spiega che "non si tratta di un gesto soltanto simbolico, ma di una scelta necessaria, dettata da un imperativo morale e condivisa da tutto il gruppo dirigente".
Dopo una prima discussione in seno al Consiglio di Presidenza, convocato da Ulivieri, il Consiglio Direttivo Nazionale ha votato all’unanimità l’invio di un appello formale al presidente della Figc, Gabriele Gravina, e a tutte le componenti federali. L’obiettivo è spingere il calcio italiano a farsi promotore della richiesta presso Uefa e Fifa per ottenere una sospensione temporanea di Israele dalle competizioni internazionali.
"I valori di umanità che sostengono lo sport ci impongono di opporci a forme di sopraffazione dalle conseguenze devastanti" ha dichiarato Ulivieri. Sulla stessa linea il vicepresidente Giancarlo Camolese, secondo cui "non si può pensare soltanto a giocare, fingendo di non vedere".
Il vicepresidente Roberto Vossi ha ricordato che "tra le migliaia di vittime innocenti ci sono anche tanti sportivi. È un motivo in più per chiedere una presa di posizione a livello internazionale, anche nel nostro settore". Un concetto rafforzato dal vicepresidente Renzo Perondi: "Il mondo è in fiamme e molti popoli, come quello palestinese, vivono sofferenze atroci. L’indifferenza non può essere considerata un’opzione".
Negli ultimi mesi si sono moltiplicate le pressioni internazionali per escludere Israele dalle competizioni sportive: la Federcalcio palestinese ha chiesto formalmente alla Fifa la sospensione dell’Ifa, spingendo il massimo organismo mondiale a incaricare un gruppo di giuristi di valutare la questione, mentre in ambito Uefa il presidente Aleksander Čeferin ha ammesso che è “legittimo” domandarsi perché la Russia sia stata bandita e Israele no, lasciando aperta la possibilità di un riesame.
Anche sul fronte olimpico il Comitato Palestinese aveva chiesto la messa al bando di Israele dai Giochi di Parigi 2024, ma il Cio e il presidente Emmanuel Macron hanno respinto l’ipotesi ribadendo la neutralità olimpica, consentendo comunque agli atleti israeliani di gareggiare, seppur sotto massima protezione di sicurezza.