Mosca muove 3.000 uomini e 45 mezzi tra navi e caccia: alta tensione con la Nato nel Baltico

Definite "attività pianificate" dalla Marina russa, le esercitazioni includono anche la cooperazione con alcune forze della Flotta del Nord e il sostegno dell'Aviazione delle Forze Aerospaziali

Mosca muove 3.000 uomini e 45 mezzi tra navi e caccia: alta tensione con la Nato nel Baltico
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La Federazione Russa ha avviato vaste manovre militari nelle acque del Mar Baltico, mobilitando oltre 20 unità navali, circa 25 tra aerei da combattimento ed elicotteri, nonché 3.000 militari. A riferirlo è l’agenzia di stampa russa Interfax, che cita un comunicato della Flotta del Baltico.

Secondo quanto reso noto, le operazioni coinvolgono fregate, corvette, navi missilistiche leggere, imbarcazioni antisommergibile, dragamine e unità di supporto logistico, affiancate da circa 70 mezzi di equipaggiamento militare e tecnico-specialistico. Le esercitazioni sono presentate come parte di un programma di addestramento volto a rafforzare la capacità di difesa delle basi navali nella regione baltica.

Un attività pianificata

Definite "attività pianificate" dalla Marina russa, le esercitazioni includono anche la cooperazione con alcune forze della Flotta del Nord e il sostegno dell'Aviazione delle Forze Aerospaziali. Tra le operazioni previste figurano missioni antisommergibile, difesa contro droni marittimi e simulazioni di fuoco d'artiglieria contro bersagli navali e aerei. La Flotta del Baltico ha confermato che le unità partecipanti hanno già lasciato i rispettivi porti di attracco per dirigersi verso le aree operative designate, dove verranno eseguiti i compiti di addestramento al combattimento.

Durante le attuali esercitazioni militari nel Mar Baltico, le unità navali russe sono impegnate in operazioni complesse che includono simulazioni di guerra antisommergibile, addestramento alla neutralizzazione di imbarcazioni di superficie senza equipaggio e prove di fuoco reale contro minacce sia aeree sia navali. Le autorità non hanno specificato la durata complessiva delle manovre.

Parallelamente, fonti precedenti avevano indicato che le forze armate russe hanno iniziato a fornire scorte armate alle cosiddette “petroliere della flotta ombra” — navi impiegate per eludere le sanzioni occidentali — nel Golfo di Finlandia, un corridoio marittimo strategico che separa la Russia da Estonia e Finlandia. A commentare lo scenario è stato il Ministro della Difesa finlandese, Antti Häkkänen, che ha dichiarato: “La presenza militare russa nella regione non è un fatto nuovo. Ciò che cambia è la protezione diretta delle petroliere della flotta ombra nel tratto ristretto del Golfo di Finlandia. È la prima volta che assistiamo a scorte armate e a una presenza militare esplicita legata a queste navi”.

La concomitanza di Swift Response

Dal 11 al 31 maggio, sono in corso le manovre multinazionali Swift Response sotto la guida dell’esercito statunitense, con il coinvolgimento di 14 membri dell’Alleanza Atlantica. Nell’ambito delle esercitazioni, proprio ieri i Marines americani hanno condotto simulazioni di fuoco con lanciarazzi HIMARS sull’isola svedese di Gotland, situata nel cuore del Mar Baltico. L’isola, a poco più di 320 chilometri dall’exclave russa di Kaliningrad, è considerata un punto chiave per il controllo delle rotte aeree e marittime nel Baltico meridionale. Mosca ha reagito con fermezza. Il Ministero degli Esteri russo ha dichiarato che la Russia adotterà tutte le misure necessarie per salvaguardare i propri interessi nel Mar Baltico, affermando che non permetterà che la regione si trasformi in quello che ha definito “un lago interno della NATO”.

L'episodio del bombardiere russo, la scorsa settimana

Il Baltico seguita a essere la zona più calda del nord Europa: non più tardi di ieri, è stata diffusa la notizia secondo cui l'aeronautica militare polacca ha intercettato un bombardiere russo Su-24 mentre effettuava manovre pericolose in acque internazionali.

Mercoledì sera il comando operativo congiunto per le forze alleate della Nato in Europa "ha impartito l'ordine a una coppia di caccia polacchi di intercettare l'aereo SU-24", ha affermato il titolare della Difesa polacca, Wladyslaw Kosiniak-Kamysz per il quale le manovre dimostrano che non si è trattato di un'azione accidentale, ma intenzionale. Secondo Kosiniak-Kamysz, situazioni come questa richiedono l'intervento della Nato nell'area per scoraggiare nuove manovre ostili da parte della Russia.

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