Guerra in Ucraina

"Fino alla tomba...". L'ira di Medvedev contro Biden

Durissimo affondo del vice presidente del Consiglio di sicurezza russo dopo la visita del presidente Usa in Ucraina. "Ha promesso molte armi e ha giurato fedeltà al regime neonazista fino alla tomba"

"Fino alla tomba...". L'ira di Medvedev contro Biden
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Il presidente americano Joe Biden, "avendo ricevuto garanzie di sicurezza", è finalmente andato a Kiev dove "ha promesso molte armi e ha giurato fedeltà al regime neonazista fino alla tomba". Lo ha scritto su Telegram il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev in un messaggio indirizzato contro la visita a sorpresa dell'inquilino della Casa Bianca in Ucraina.

Medvedev contro Biden

A detta di Medvedev, Biden avrebbe "giurato fedeltà" al governo ucraino parlando di "incantesimi sulla vittoria che sarebbe arrivata con nuove armi e un popolo coraggioso".

Il delfino di Vladimir Putin ha quindi ribadito che "è importante notare che l'Occidente consegna davvero armi e denaro a Kiev abbastanza regolarmente" e "in enormi quantità, consentendo al complesso militare-industriale dei Paesi della Nato di guadagnare denaro e rubare armi da vendere ai terroristi di tutto il mondo".

Direttamente da Kiev, Biden ha annunciato mezzo miliardo di dollari di assistenza all'Ucraina. Il presidente Usa, in osservazioni congiunte insieme a Volodymyr Zelensky, ha spiegato che il pacchetto includerà più equipaggiamento militare, comprese munizioni di artiglieria, più Javelin e Howitzers. Il leader ucraino ha aggiunto che lui e Biden hanno parlato anche di "armi a lungo raggio e delle armi che potrebbero ancora essere fornite all'Ucraina".

"Come alleati e partner continueremo a sostenere la vostra causa, siamo sempre pronti a parlare con voi di quello di cui avete bisogno, siamo dalla vostra parte, e sono qui per sostenere non solo le istituzioni ma anche i comuni cittadini. Avete dimostrato di essere eroici e tutto il mondo lo ha visto", ha concluso Biden ribadendo la difesa della causa ucraina.

Gli ultimi affondi del delfino di Putin

Non è la prima volta che Medvedev si scaglia contro i leader occidentali. Le uscite più recenti erano indirizzate a Zelensky e Ursula von der Leyen.

Per quanto riguarda l'affondo contro il leader ucraino, Medvedev ha usato parole emblematiche: "Il clown supremo ucraino non dovrà negoziare, dovrà solo firmare quello che gli viene detto". L'ex presidente russo ha aggiunto che comunque anche un accordo non varrà molto, ricordando gli accordi di Minsk firmati dal precedente presidente ucraino Petro Poroshenko e poi disattesi. "Ogni nuovo clown a Kiev cancella l'eredità del predecessore e comincia un nuovo spettacolo circense", ha concluso Medvedev.

L'ex premier russo ha quindi attaccato pesantemente e personalmente i vertici dell'Unione europea. In un post sul suo profilo Telegram, Medvedev ha definito il presidente della Commissione europea Von der Leyen come "la più alta ginecologa dell'Ue", con riferimento alla sua laurea in medicina e chirurgia e alla sua professione di medico, per spiegare che "non capisca affatto di economia e sia abituata a guardare a oggetti puramente medici".

"La stupidità e l'incompetenza - ha aggiunto riferendosi ai commenti di Von der Leyen sugli effetti delle sanzioni russe - non hanno cura".

Quanto all'alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell, per Medvedev è "stremato dalla narcosi".

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