"Eliminata brigata russa". Kiev alle porte di Bakhmut: a che punto è la controffensiva

Confermata la liberazione di Andriivka, villaggio a 10 km da Bakhmut. L'esercito ucraino tenta di circondare le forze russe per catturare la città. Proseguono gli attacchi alla flotta del Mar Nero

Un soldato della terza brigata d'assalto ucraina a bordo di un carro armato a Bakhmut.
Un soldato della terza brigata d'assalto ucraina a bordo di un carro armato a Bakhmut.
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Le forze armate ucraine hanno annunciato la liberazione del villaggio di Andriivka, nella regione di Donetsk, e la conseguente sconfitta della 72esima brigata meccanizzata della Federazione russa. "Sono stati eliminati il capo dell'intelligence della brigata nemica, tre combattenti e quasi tutta la fanteria della 72esima brigata, insieme agli ufficiali e a una quantità significativa di equipaggiamento", si legge in un rapporto pubblicato dalla terza brigata d'assalto separata dell'esercito di Kiev e rilanciato dalla testata Rbc-Ukraine. La notizia arriva dopo il messaggio in cui ieri il viceministro della Difesa Hanna Malyar aveva inizialmente dichiarato la cattura di Andriivka, salvo poi fare dietrofront e cancellare quanto scritto su Telegram dopo la smentita dei soldati impegnati ancora a combattere ieri per consolidare le posizioni guadagnate nel lasso di due giorni.

In questo piccolo insediamento, situato a 10 km a sud-ovest di Bakhmut, prima della guerra vivevano una settantina di persone. "È stato difficile e la situazione è cambiata in modo molto dinamico più volte ieri", ha rivelato oggi Malyar. "Nel rapporto di questa mattina, lo Stato Maggiore ha confermato ufficialmente che le nostre truppe hanno catturato Andriivka ieri a seguito di combattimenti". Nonostante i tempi più lunghi del previsto, la controffensiva ucraina procede anche sul fronte orientale. Qui i militari agli ordini di Zelensky stanno provando a riconquistare la città di Bakhmut, teatro di un'aspra battaglia da agosto 2022 a maggio di quest'anno che ha visto alla fine prevalere i filorussi del gruppo Wagner, circondando il contingente russo che a giugno si è avvicendato al posto dei mercenari di Evgenij Prigozhin.

Nell'ultimo resoconto aggiornato al 14 settembre del think tank statunitense Institute for the Study of War (Isw) sono effettivamente confermati i progressi di Kiev nelle località intorno a Bakhmut, quindi Klishchiivka, Kurdyumivka e, appunto, Andriivka. L'Isw riferisce inoltre che il comandante del 247esimo reggimento russo d'assalto aereo Vasily Popov è stato ucciso in combattimento mentre si trovava al confine tra gli oblast di Donetsk e Zaporizhzhia. Si tratta del secondo comandante del 247esimo reggimento morto dopo la scomparsa di Konstantin Zizevsky.

Non si registrano invece novità sul fronte meridionale, dove permane lo stallo forse dovuto alle ingenti perdite sul campo. Prosegue però la corsa degli ucraini per eliminare il "corridoio terrestre" utilizzato dall'armata di Putin per collegare e rifornire la Crimea occupata. Secondo una stima del generale Mark Milley, capo dello stato maggiore Usa, a Kiev rimane meno di un mese per avanzare prima di dover fare i conti con le piogge e il fango che impediranno lo spostamento delle truppe e il movimento dei mezzi corazzati.

Nel frattempo però prosegue la campagna di attacchi e sabotaggi alla flotta russa del Mar Nero.

A seguito del blitz contro il porto di Sebastopoli di due giorni fa nel quale sono rimaste danneggiate la nave d'assalto Minsk e il sottomarino Rostov-sul-Don, l'Ucraina ha fatto sapere di aver colpito con i suoi droni marittimi due pattugliatori della Marina russa in navigazione al largo del Mar nero. Le imbarcazioni di Mosca stanno applicando un blocco navale parziale da quando non è più in vigore l'accordo Onu sul trasporto del grano ucraino.

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