
I bombardamenti dei carri armati israeliani hanno ucciso almeno 13 palestinesi e ne hanno feriti decine in un accampamento di tende nella parte occidentale della città di Gaza, a nord dell'enclave. Lo hanno dichiarato le autorità sanitarie locali, riprese dai media israeliani.
I medici hanno affermato che i carri armati di stanza a nord del campo di Shati hanno sparato due colpi contro le tende che ospitavano le famiglie sfollate. Non ci sono stati commenti immediati da parte dell'esercito israeliano. Intanto si infiamma lo scontro diplomatico tra Unione Europea e israele.
Von der Leyen: "Civili mai bersagli, basta sofferenze a Gaza"
"I civili non possono essere bersagli. Mai. Le immagini provenienti da Gaza sono insopportabili. L'UE ribadisce il suo appello a favore di un flusso libero, sicuro e rapido degli aiuti umanitari. E per il pieno rispetto del diritto internazionale e umanitario. I civili di Gaza hanno sofferto troppo, per troppo tempo. Bisogna finirla ora. Israele deve mantenere le promesse fatte". Lo scrive sui social la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Pizzaballa: "A Gaza situazione moralmente inaccettabile"
"Gli aiuti umanitari non sono solo necessari, sono una questione di vita o di morte. Rifiutarli non è un ritardo, ma una condanna. Ogni ora senza cibo, acqua, medicine e riparo causa un profondo danno". Lo dice il cardinale di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa. "Lo abbiamo visto: uomini che resistono al sole per ore nella speranza di un semplice pasto. Questa è un'umiliazione. È moralmente inaccettabile e ingiustificabile". "E oggi - aggiunge - alziamo la voce in un appello ai leader di questa regione e del mondo: non può esserci futuro basato sulla prigionia, sullo sfollamento dei palestinesi o sulla vendetta"
Erdogan: "A Gaza Israele ha superato i nazisti"
"Continuiamo a mantenere il genocidio israeliano contro la popolazione di Gaza, che supera di gran lunga quello dei nazisti, nell'agenda di tutta l'umanità". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, durante un discorso pubblico a Istanbul. "La sofferenza dei bambini di Gaza, ridotti a pelle e ossa perché non è consentito l'ingresso di aiuti umanitari, è la nostra sofferenza", ha aggiunto il leader turco, affermando che "chiunque rimanga in silenzio di fronte al genocidio a Gaza è complice dei crimini contro l'umanità commessi da Israele", riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. "Nessuno che abbia anche solo un briciolo di dignità umana può accettare la crudeltà con cui decine di persone innocenti muoiono ogni giorno per mancanza di un pezzo di pane o di un sorso d'acqua", ha detto Erdogan, facendo riferimento alla situazione nella Striscia di Gaza.
Israele: "È Hamas a sparare sui civili in cerca di aiuti"
"Ho parlato con l'Alta Rappresentante Ue Kaja Kallas della situazione a Gaza. Le ho detto che Hamas sta conducendo una campagna di menzogne, creando deliberatamente attriti tra la popolazione civile, i centri di distribuzione degli aiuti e l'Idf. È Hamas a sparare ai civili e a torturarli quando cercano di prendere gli aiuti". Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sàar. "Mentre Israele ha detto sì all'accordo per gli ostaggi e al cessate il fuoco, Hamas sta tergiversando e sabotando i negoziati, continuando a tenere crudelmente i nostri ostaggi. La comunità internazionale non cada nella trappola di Hamas!".
Onu: "1000 uccisi a Gaza mentre cercavano cibo"
L'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) stima che "1.000 persone affamate sono state uccise a Gaza mentre cercavano aiuti alimentari" dalla fine di maggio. La Striscia è un "inferno in terra" con medici che svengono per la fame e la stanchezza, ha ammonito il capo dell'Agenzia, Philippe Lazzarini, citato dai media internazionali.
Pizzaballa: "Da Gaza tornato con il cuore spezzato"
"Il Patriarca Teofilo III e io siamo tornati da Gaza con il cuore spezzato", ha etto il cardinale Pierbattista Pizzaballa, nel corso di una conferenza stampa congiunta del Centro Notre Dame di Gerusalemme. "Ma anche incoraggiati dalla testimonianza di molte persone che abbiamo incontrato. Siamo entrati in un luogo di devastazione, ma anche di meravigliosa umanità. Abbiamo camminato tra la polvere delle rovine, oltrepassando edifici crollati e tende ovunque: nei cortili, nei vicoli, per strada e sulla spiaggia – tende che sono diventate case per chi ha perso tutto. Ci siamo fermati tra famiglie che hanno perso il conto dei giorni dell'esilio perché non vedono orizzonte per un ritorno. I bambini parlavano e giocavano senza battere ciglio – erano già abituati al rumore dei bombardamenti. Eppure, in mezzo a tutto questo, abbiamo incontrato qualcosa di più profondo della distruzione: la dignità dello spirito umano che si rifiuta di spegnersi. Abbiamo incontrato madri che preparavano il cibo per gli altri, infermiere che curavano le ferite con delicatezza e persone di ogni fede che ancora pregavano il Dio che vede e non dimentica mai. Cristo non è assente da Gaza. È lì: crocifisso nei feriti, sepolto sotto le macerie, eppure presente in ogni atto di misericordia, in ogni candela nell'oscurità, in ogni mano tesa verso chi soffre. Non siamo venuti come politici o diplomatici, ma come pastori. La Chiesa, l'intera comunità cristiana, non li abbandonerà mai. È importante sottolineare e ripetere che la nostra missione non è rivolta a un gruppo specifico, ma a tutti. I nostri ospedali, rifugi, scuole, parrocchie – San Porfirio, la Sacra Famiglia, l'Ospedale Arabo Al-Ahli, la Caritas – sono luoghi di incontro e condivisione per tutti: cristiani, musulmani, credenti, indecisi, rifugiati, bambini".
Idf, intercettato missile lanciato dallo Yemen
Le difese aeree israeliane hanno intercettato con successo un missile lanciato contro Israele dallo Yemen. Lo ha reso noto l'esercito. Non si hanno notizie immediate di feriti o impatti causati dai detriti intercettati.
Padre Romanelli sotto choc per l'attacco alla chiesa
"Ero in ufficio a lavorare e mi sono alzato per andare a prendere un mate con padre Yusuf. In quel momento è arrivato il colpo: la porta è saltata, se fossi stato ancora seduto alla mia scrivania probabilmente sarei morto. È stato un colpo fortissimo. Per fortuna la maggior parte delle persone erano dentro, i bambini grazie a Dio erano dentro: lo dicevamo da giorni, state dentro. Si usciva solo per andare al bagno, per lavare i panni e per poco altro. La croce che è stata centrata è molto grande: i frammenti sono arrivati in tutto il cortile. Chi era fuori è stato colpito. Purtroppo tre persone sono state ferite a morte. Io alla gamba, ma sono riuscito a uscire: tutti gridavano, erano terrorizzati". È il racconto di padre Gabriel Romanelli, parroco della Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, colpita la scorsa settimana da un raid israeliano, che ha causato la morte di 3 persone e diversi feriti tra cui anche lui stesso. Nell'intervista a Repubblica, padre Romanelli spiega che a Gaza "non esiste alcun altro colore" al di fuori della zona rossa: "Nessun posto è sicuro". "Non ci avevano detto niente: eravamo già stati colpiti, nel dicembre del 2023, i colpi sparati nel cortile avevano ucciso due donne. Poi delle schegge, dei colpi vicini: ma nulla di simile a quello che è successo giovedì".
Trump colto di sorpresa dai raid su Gaza e chiesa di Gaza
Il presidente Donald Trump è stato colto di sorpresa la scorsa settimana dalle azioni israeliane a Gaza e in Siria, e in entrambi i casi ha telefonato al primo ministro Benjamin Netanyahu per “rimediare” alla situazione. Lo ha riferito la Casa Bianca, come riporta la Cnn. “Il presidente mantiene un buon rapporto di lavoro con Netanyahu e comunica frequentemente con lui. È rimasto spiazzato dal bombardamento in Siria e anche da quello contro una chiesa cattolica a Gaza", ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt. “In entrambi i casi - ha aggiunto - il presidente ha telefonato rapidamente al primo ministro per correggere la situazione".