"Guterres persona non grata". Israele vieta l'ingresso al segretario Onu

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha dichiarato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres "persona non grata" in Israele. Rottura totale tra Tel Aviv e le Nazioni Unite

"Guterres persona non grata". Israele vieta l'ingresso al segretario Onu
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Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, è stata dichiarata "persona non grata" dal ministro degli Esteri israeliano Israel Katz e non potrà più fare il suo ingresso nello Stato ebraico. Tel Aviv ha adottato questa decisione in risposta alla mancata condannata da parte di Guterres dell'attacco iraniano di ieri su Israele. "Chiunque non riesca a condannare inequivocabilmente l'odioso attacco dell'Iran contro Israele non merita di mettere piede sul suolo israeliano. Questo è un segretario generale anti-Israele che presta sostegno a terroristi, stupratori e assassini", ha affermato Katz in una nota segnando una clamorosa rottura tra Tel Aviv e l'Onu. La decisione è stata definita "un altro attacco al personale delle Nazioni Unite da parte del governo di Israele" dal portavoce del Palazzo di vetro Stèphane Dujarric, che ha sottolineato come l'Organizzazione abbia sempre condannato gli attacchi di Hamas e continui ad impegnarsi con Israele "a livello operativo e ad altri livelli".

La decisione di Israele su Guterres

Katz ha spiegato che Guterres, che a suo dire ha sostenuto gli "assassini di Hamas, Hezbollah, gli Houthi e ora l'Iran, nave madre del terrore globale, sarà ricordato come una macchia nella storia delle Nazioni Unite per le generazioni a venire". Dopo l'attacco missilistico dell'Iran contro Israele, infatti, Guterres aveva condannato il "conflitto in espansione in Medio Oriente", criticando "un'escalation dopo l'altra" nella regione. "Questo deve finire. Abbiamo assolutamente bisogno di un cessate il fuoco", aveva dichiarato il capo delle Nazioni Unite.

Il portavoce di Guterres, Stéphane Dujarric, nelle ultime ore aveva fatto sapere che il segretario dell'Onu era estremamente preoccupato per l'escalation del conflitto in Libano. Lo stesso Guterres ha parlato con il primo ministro libanese Najib Mikati dicendogli "che l'intero sistema delle Nazioni Unite in Libano è mobilitato per assistere tutti coloro che hanno bisogno nel Paese". Israele, che probabilmente si aspettava parole diverse, volte a condannare il raid iraniano e di Hezbollah, ha quindi deciso di dichiarare l'alto funzionario dell'Onu come una persona non grata.

"Una guerra totale deve essere evitata in Libano a tutti i costi e la sovranità e l'integrità territoriale del Libano devono essere rispettate", si leggeva nella nota diffusa da Guterres, in cui si aggiungeva che il segretario generale si appellava alla comunità internazionale per sostenere con urgenza l'appello umanitario da 426 milioni di dollari lanciato a Beirut, e che si sarebbe impegnato per cercare una de-escalation del conflitto.

La rottura con l'Onu

Israele è stato un duro critico dell'Onu, con cui i rapporti si sono ulteriormente inaspriti dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Guterres ha ripetutamente chiesto un cessate il fuoco per fermare i combattimenti sia a Gaza che in Libano.

Il provvedimento di Israele nei confronti del segretario dell'Onu è arrivato dopo mesi di tensioni e accuse nei confronti di Guterres, criticato dal governo di Benjamin Netanyahu per la posizione in relazione alla crisi di Gaza e alle operazioni condotte da Israele dopo l'attacco effettuato da Hamas il 7 ottobre 2023.

L'Onu, come ha spiegato l'Adnkronos, ha assunto una posizione critica anche verso le operazioni in Libano. Sono di ieri le parole della coordinatrice speciale delle Nazioni Unite per il Libano, Jeanine Hennis-Plasschaert: "Si è materializzato ciò che temevamo. Con attacchi in tutto il Libano, anche nel cuore di Beirut, e incursioni oltre la Linea Blu, la violenza sta raggiungendo livelli pericolosi".

"Ogni razzo e ogni missile lanciato, ogni bomba sganciata, ogni incursione di terra allontanano ulteriormente le parti dalla visione definita nella risoluzione 1701 del 2006 del Consiglio di Sicurezza e dalle condizioni necessarie per il ritorno in sicurezza dei civili su

entrambi i lati della Linea Blu", la linea di demarcazione del confine tra Israele e Libano, aveva quindi aggiunto la stessa Hennis-Plasschaert. Troppo per Israele. Soprattutto in un momento del genere carico di tensione.

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