"Ci può invadere in tre giorni": il piano di evacuazione dei Baltici in caso di attacco russo

I Paesi baltici che temono l'aggressione della Russia corrono ai ripari. Pianti di evacuazione e potenziamento dei confini in Estonia, Lettonia e Lituania. Mosca "Non abbiamo in programma un attacco alla Nato". Nei corridoi di Tallin si parla di un attacco nel 2027

"Ci può invadere in tre giorni": il piano di evacuazione dei Baltici in caso di attacco russo
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I Paesi baltici temono un attacco della Russia. Mentre la presenza dei droni misteriosi continua a diffondere uno stato d'ansia collettivo nell'Europa decisa a non abbandonare la difesa dell'Ucraina, Estonia, Lettonia e Lituania elaborano "piani di emergenza" nel caso di un'invasione che metterebbe in fuga centinaia di migliaia di civili. Il potenziamento di gran parte delle forze armate dell'Europa orientale e di quella del Nord, lo schieramento di ostacoli anticarro lungo i confini, e i piani di mobilitazione stanno risvegliando la Nato che non smette di guardare a Est.

Il timore di una possibile aggressione russa ai confini nordorientali della Nato viene ribadito continuamente dagli Stati baltici, che devono fare i conti da anni con quelle che vengono considerate azione di "guerra ibrida" incentrate sulla proliferazione di agenti dello spionaggio estero, sabotaggi, attacchi informatici, campagne di disinformazione e ora violazioni dello spazio aereo Nato da parte delle Forze aerospaziali russe. Gli stessi problemi e le stesse preoccupazioni vengono condivise dai Paesi scandinavi e dalla Polonia.

La Russia continua ad affermare che non intende attaccare la Nato. Ma chi non ripone completa fiducia nelle promesse del Cremlino sta già studiando i piani di evacuazione nei minimi dettagli per arrivare preparato a una possibile e infausta data. "È possibile che vedremo un potente esercito lungo i confini dei Paesi Baltici, con l'obiettivo apparente di conquistare tutti e tre i Paesi in tre giorni o una settimana", ha dichiarato uno dei pianificatori lituani. Ciò avverrebbe in uno scenario che prevede un preventivo sabotaggio dei sistemi di comunicazioni e dei principali canali di collegamento e trasporto. Secondo quanto riportato da Limes, nei "corridoi strategici" di Tallin circola la convinzione che "Mosca attaccherà nel 2027".

I piani di evacuazione di Vilnius sono "in gran parte segreti" scrive Reuters, ma sono stati pensati per muovere le 400mila persone che vivono "entro 40 km dai confini tra Russia e Bielorussia". Verrebbero tutte ospitate in scuole, università, chiese e arene dove si tengono grandi eventi. I punti di raccolta sono già stati selezionati e sono state immagazzinate le forniture essenziale per rispondere alle prime necessità. Mappe e indicazioni sono già state diffuse tra la popolazione in modo da portala istruire su "cosa" fare e "dove cercare rifugio" in caso di guerra. Il ministro degli Esteri lituano Budrys ha dichiarato a Reuters: "È un messaggio molto rassicurante per la nostra società: siamo pronti e stiamo pianificando".

La possibilità che le forze russe coinvolte in questa teorica "invasione" intendano "accerchiare di isolare i Paesi baltici dal loro unico confine con uno Stato membro della Nato" è una delle principali preoccupazioni dell'Estonia, che sta preparando dei piani per rialloggiare parte della popolazione civile in rifugi di fortuna e inizierebbe l'evacuazione dalla città russofona di Narva. I pianificatori estoni temono sopratutto la chiusura del "corridoio di Suwalki" in suguito a manovre militare che potrebbero rendere impossibile il raggiungimento della Polonia.

In questo clima decisamente poco disteso, la Nato ha annunciato l'inizio dell'esercitazione "Steadfast Noon", un'esercitazione nucleare che riguarda la deterrenza strategica della Nato pianificata da tempo, che si svolge "in un contesto di maggiore sicurezza delle strutture militari in Europa a causa di una serie di misteriosi incidenti con

droni, alcuni dei quali attribuiti alla Russia". Saranno coinvolti 71 tra bombardieri e i caccia di 14 paesi Nato che hanno la capacità di trasportare testate nucleari e si svolgerà nel Mare del Nord.

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