Guerra

Israele risponde agli attacchi: raid a Gaza e nel sud del Libano

Dopo i razzi dalla Striscia di Gaza e dal sud del Libano, le forze armate israeliane hanno colpito alcuni siti di Hamas. Unifil, la missione Onu nel sud del Libano, chiede a tutte le parti di evitare nuove azioni

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Una notte di fuoco in risposta agli attacchi dalla Striscia di Gaza e ai 34 razzi lanciati dal sud del Libano. Le forze armate di Israele, a notte fonda, hanno per prima cosa lanciato raid contro alcuni obiettivi di Hamas nella Striscia. Le Israel Defense Forces (Idf) hanno spiegato in un comunicato di avere "attaccato due tunnel terroristi e due siti di fabbricazione di armi dell'organizzazione terrorista Hamas". Da Gaza e dai territori palestinesi hanno detto che si è trattato di "intensi bombardamenti" a nord, a sud e a est dell'enclave palestinese. Non si registrano perdite umane, al momento, ma solo danni materiali.

Dopo alcune ore, a essere colpito dalle forze israeliane è stato il sud del Libano, l'area vicino a Tiro da dove ieri sono partite decine di razzi (la maggior parte dei quali intercettati dal sistema Iron Dome). In risposta al lancio di razzi, il "peggiore attacco dalla guerra del 2006" come hanno sottolineato i media dello Stato ebraico, le Idf hanno colpito postazioni del gruppo palestinese Hamas nel sud del Paese dei cedri. A confermarlo sono state le stesse forze armate israeliane. Le agenzie di stampa parlano di alcune violente esplosioni registrate nell'area vicino la città di Tiro, in particolare nelle aree dei campi profughi palestinesi di al-Qulayla e al-Rashidia.

Anche in questo caso non si sono registrate vittime, mentre Hamas ha condannato gli attacchi in Libano dicendo che questi "riflettono la brutalità della leadership dell'occupazione fascista e le sue politiche che minacciano la sicurezza e la pace nella regione violando la sovranità dei paesi arabi fratelli e i luoghi sacri islamici e cristiani, il più importante delle quali è la Moschea di Al-Aqsa". Ieri, mentre dal sud del Libano partivano i razzi verso gli insediamenti del nord di Israele, il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, era a Beirut per incontrare il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, e i vertici dell'organizzazione palestinese presenti in territorio libanese.

L'area, dove operano i caschi blu della missione Unifil e in particolare il contingente italiano ora a base Folgore, vive il momento di tensione peggiore degli ultimi 17 anni.

La missione delle Nazioni Unite, dopo gli attacchi di ieri e di questa notte, ha ribadito che Libano e Israele "non vogliono la guerra", invitando "tutte le parti a cessare tutte le loro azioni".

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