Pantsir, Shahed e guerra in Ucraina: cosa lega Mosca e Pyongyang (e perché ci riguarda)

Dopo il trattato di difesa del 2024, Mosca e Pyongyang intensificano trasferimenti tecnologici e scambi militari, potenziando droni, sistemi di difesa aerea e cooperazione strategica nell’area nordorientale

Pantsir, Shahed e guerra in Ucraina: cosa lega Mosca e Pyongyang (e perché ci riguarda)
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Secondo recenti analisi di intelligence, la cooperazione militare tra Russia e Corea del Nord sta attraversando una fase di significativa accelerazione, che si traduce in un deciso rafforzamento delle capacità operative di Pyongyang e in un importante riposizionamento strategico nell’area dell’Asia nordorientale. Dopo la firma, avvenuta nel giugno 2024, di un trattato di difesa congiunta, i due Paesi hanno intensificato in modo sostanziale gli scambi militari e tecnologici: la Corea del Nord ha messo a disposizione risorse materiali e personale specializzato, mentre la Russia ha fornito formazione altamente specialistica e trasferimenti tecnologici avanzati, essenziali per favorire lo sviluppo delle nuove capacità belliche di Pyongyang. Questa collaborazione potrebbe rappresentare un elemento di rilievo nella stabilità internazionale, con possibili ripercussioni sugli equilibri di potere, sia a livello regionale sia globale.

Cosa sappiamo del dispiegamento del Pantsir S-1 a Pyongyang

Per quanto riguarda il dispiegamento operativo dei sistemi Pantsir-S1 nella capitale nordcoreana, fonti di intelligence ucraine riferiscono che tali sistemi di difesa aerea sono già stati consegnati e messi in servizio a Pyongyang da diversi mesi. Questi dispositivi, che la Russia utilizza anche per la protezione delle proprie infrastrutture critiche, hanno un valore stimato di circa 15 milioni di dollari ciascuno. Attualmente, il personale locale, formato da specialisti russi, si sta preparando a gestire questi sistemi in modo autonomo, acquisendo competenze tecniche avanzate che rafforzano sensibilmente le capacità difensive della Corea del Nord. Questo sviluppo potrebbe influenzare in modo significativo la stabilità regionale, introducendo nuovi equilibri nel sistema di sicurezza dell’Asia nordorientale.

Trasferimenti tecnologici e sviluppo autonomo degli Uav

La cooperazione tra Mosca e Pyongyang si estende anche al trasferimento di tecnologie e infrastrutture necessarie per la produzione di droni d’attacco simili ai modelli Shahed, impiegati in diverse aree di conflitto. Questo accordo consentirebbe alla Corea del Nord di sviluppare capacità autonome e indipendenti nel settore dei veicoli aerei senza pilota (UAV), ampliando così il proprio potenziale militare. La Russia ha fornito know-how e supporto tecnico specializzato, evitando tuttavia la consegna di droni già assemblati; una strategia che, secondo gli analisti, mira a potenziare le competenze nordcoreane nella conduzione della guerra asimmetrica, consentendo a Pyongyang di progettare, costruire e utilizzare autonomamente questi sistemi nel proprio arsenale.

Inoltre, la partnership prevederebbe uno scambio di tecnologie spaziali e satellitari, elementi fondamentali per rafforzare in modo significativo le capacità di ricognizione, comunicazione e sorveglianza. Tali aspetti sono indispensabili per l’implementazione di una strategia militare integrata e moderna, capace di garantire un controllo efficace del territorio e delle operazioni in tempo reale.

Volontari nordcoreani nel conflitto ucraino

Sul piano geopolitico, le autorità ucraine segnalano un probabile aumento della presenza di cittadini nordcoreani in Russia, con la possibilità che molti di loro decidano di arruolarsi come volontari nelle forze armate del Cremlino. Tale meccanismo consentirebbe a Pyongyang di sostenere Mosca in modo indiretto, mantenendo una netta distinzione tra il supporto ufficiale fornito dallo Stato e l’adesione individuale su base volontaria, evitando così implicazioni diplomatiche dirette.

Infine, di recente, il leader nordcoreano Kim Jong Un ha commemorato pubblicamente i militari nordcoreani caduti nel conflitto ucraino, un evento che si è svolto parallelamente alla visita del ministro della Cultura russo a Pyongyang, sottolineando ulteriormente il rafforzamento delle relazioni bilaterali tra i due Paesi.

Secondo l’intelligence, il trasferimento di sistemi avanzati di guerra elettronica, il supporto alla costruzione di mezzi navali moderni e il miglioramento dei missili balistici KN-23 sembrano completare, al momento, il quadro di una cooperazione militare in rapida crescita. Questa stretta collaborazione potrebbe avere effetti significativi nello scenario internazionale e contribuire a ridefinire gli equilibri di potere su scala globale.

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