La famiglia Switchblade — dai mini-drone 300 al lungo raggio 600 Block 2 — integra autonomia, AI e penetrazione anti-corazza: potenti in Ucraina, spingono produzione e dottrine di ingaggio ma sollevano rischi di proliferazione e abuso
La famiglia Switchblade — dai mini-drone 300 al lungo raggio 600 Block 2 — integra autonomia, AI e penetrazione anti-corazza: potenti in Ucraina, spingono produzione e dottrine di ingaggio ma sollevano rischi di proliferazione e abuso
In un’operazione congiunta della Nato, la Royal Navy guida la sorveglianza di un sottomarino russo emerso nelle acque strategiche tra Francia e Regno Unito, rafforzando la sicurezza marittima europea
Il programma VAMPIRE, nato negli USA e adattato in Ucraina, rivoluziona la guerra moderna con droni modulari, economici e rapidi da schierare, capaci di attacco, difesa e guerra elettronica
Stati Uniti e Corea del Sud avviano una partnership tra GA-ASI e Hanwha Aerospace per sviluppare il drone Gray Eagle STOL, capace di operare senza piste. Il progetto rafforza la cooperazione militare e l’autonomia tecnologica sudcoreana
Tra escalation ibrida e provocazioni tattiche, la Russia mette alla prova la deterrenza Nato, spingendo la Danimarca a rafforzare il proprio ruolo nel sistema di difesa collettiva.
Mosca lancia droni di nuova generazione contro i convogli e le infrastrutture ucraine. L’obiettivo: spezzare la logistica di Kiev e isolare il Paese, in una guerra sempre più tecnologica e strategica
La Russia testa lo Yak-130M, evoluzione del celebre addestratore. Radar avanzato, nuovi sensori e capacità d’attacco fanno del jet una piattaforma ibrida per addestramento e combattimento leggero
Nuova versione del missile Neptune, con serbatoi integrati, estende la gittata a circa 500 km. È parte della strategia di Kiev per potenziare capacità a lungo raggio e raggiungere maggiore autosufficienza industriale in difesa
Dal 13 ottobre la Nato darà il via a Steadfast Noon 2025, manovra che coinvolge 14 Paesi e 71 aerei. L’obiettivo è verificare la prontezza militare e la solidità della deterrenza nucleare alleata
Un attacco a Kramatorsk rivela l’uso da parte russa di droni FPV controllati via fibra ottica, capaci di colpire in profondità eludendo il jamming ucraino. Un salto tattico che ridisegna la guerra dei cieli