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Prymary, l'unità dell'intelligence ucraina che colpisce silenziosamente la Crimea

Mentre il fronte resta cristallizzato e il sostegno degli Usa viene messo in dubbio dalla disputa per il Donbass, il commando ottiene successi tattici e simbolici per la resistenza ucraina in Crimea

Prymary, l'unità dell'intelligence ucraina che colpisce silenziosamente la Crimea
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Silenziosi e precisi, droni aerei unidirezionali carichi di esplosivo penetrano a bassa quota nelle basi militari russe della Crimea. Nel frattempo, gli operatori del commando "PryMary", una delle forze speciali dell'intelligence ucraina altamente addestrate, li guidano nella corsa sul loro target, riportando al centro dell'attenzione la temeraria efficacia della tattica commando. Una specialità militare che l'Ucraina, ormai in guerra da quasi quattro anni, ha saputo affinare per marem e per terram. Come direbbero i Royal Marines britannici che hanno inglobato le famose unità Commando, create nella seconda guerra mondiale, e come dicevano, ben prima di loro, gli uomini della brigata San Marco.

Si fanno chiamare "PryMary", e compongono una particolare unità della Direzione principale dell'Intelligence ucraina (Gur) che ha pubblicato un filmato degli attacchi sferrati contro le forze russe dislocate presso la base aerea di Kacha, in Crimea. Tra gli obiettivi eliminati dai droni che riprendono la loro "corsa sull'obiettivo" con la consueta visuale in prima persona (Fpv), un aereo da trasporto An-26 militare, un sistema antiaereo S-300 e diversi sistemi radar. Secondo quanto riportato, uno degli obiettivi più importanti che sono stati distrutti era un sistema radar multibanda Nebo-M.

In due settimane, il Prymary del Gur ha distrutto otto obiettivi di una certa rilevanza in Crimea. Tra questi un bombardiere Su-24; un’antenna in una cupola radiotrasparente; una stazione radar Kasta-2e2; un drone a lunga durata a medie altitudini Orion; due stazioni radar Podlyot e un treno merci carico di rifornimenti. Proprio come accadeva nelle azioni del passato, quando i primi Kommando boeri prendevano di mira i convogli britannici della Repubblica del Transvaal.

L'unità operativa speciale Prymary è nota per aver condotto con successo attacchi e missioni di sabotaggio contro le forze russe, prendendo di mira risorse di alto valore come aerei, stazioni radar e asset logistici. Menzionata spesso come un'unità di commando che svolge operazioni simili a quelle che vengono condotte dal Gruppo 13 con i droni navali, e dal Reggimento Kraken, opera sotto l'emblema del gufo che trafigge la "Russia con una spada", simbolo ritenuto una risposta alle Specnaz russe, le unità speciali di Gru e Fsb che agiscono sotto l'emblema di un pipistrello, preda naturale del rapace.

In un momento così delicato anche dei tipi di successi possono contribuire a tenere alto il morale dell'Ucraina che rischia di perdere uno dei suoi principali sostenitori: gli Stati Uniti. Da quanto sono diventate protagoniste delle tattiche militari, le azioni di commando, che si dimostrano ancora in grado di colpire con una certa precisione le installazioni militari nel cuore del territorio occupato dai russi, si confermano una soluzione efficace nel dimostrare come le unità d'élite siano capaci di destabilizzare l'avversario, pur non colpendo obiettivi strategici.

Una magra consolazione mentre i blitz dei droni ucraini più rilevanti, la risposta agli sciami russi che insieme alle armi di precisione continuano a funestare le infrastrutture energetiche per costringere la popolazione ucraina ad affrontare l'inverno al buio e nella morsa del gelo, vengono intercettati e abbattuti in massa, almeno secondo le fonti russe che dichiarano di aver "intercettato e distrutto 235 droni ucraini" durante una sola notte; e mentre i negoziatori statunitensi continuano a pressare il governo di Kiev per "accettare concessioni per abbandonare la regione del Donbass" e trovare le basi per

stringere un accordo di pace con il Cremlino, che non vuole rinunciare alla regione dell'Ucraina orientale che in quasi quattro anni di guerra è comunque riuscita ad occupare solo parzialmente.

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