Proseguono gli sforzi diplomatici per tentare di porre fine alla guerra in Ucraina. Il presidente Volodymyr Zelensky a Berlino oggi incontrerà i rappresentanti Usa, il negoziatore Steve Witkoff e il genero di Trump, Jared Kushner. Sul tavolo ci sono i dettagli sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina e per gli ucraini. Poi c'è il tema della ripresa (ricostruzione) e lo sviluppo dopo la guerra.
Seguiranno anche incontri con i partner europei, tenendo conto che, alla base della pace, deve esservi uno stabile accordo politico per porre fine alla guerra. Intanto si apprende che nel piano di pace rivisto Kiev non rinuncia a Donbass e Nato.
Zelensky ringrazia Macron
"Grazie per il tuo sostegno, Emmanuel. Sono stato lieto di parlare con te oggi prima del mio incontro con gli inviati del presidente Trump. Ci stiamo coordinando strettamente e stiamo collaborando per il bene della nostra sicurezza comune". È quanto scrive in un post sul social X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo un colloquio con il presidente francese Emmanuel Macron.
Macron a Zelensky: Usa, "Europa e ucraini per la pace, la Russia continua la guerra"
"Americani, europei e ucraini chiedono soltanto la pace. Mentre la Russia prosegue la sua guerra di aggressione, l'Ucraina resiste": è quanto il presidente Emmanuel Macron ha detto oggi in una telefonata a Volodymyr Zelensky, secondo quanto riportato su X dallo stesso capo dell'Eliseo. "La Francia - scrive Macron - è e continuerà ad essere al fianco dell'ucraina per costruire una pace forte e duratura in grado di garantire la sicurezza e la sovranità dell'Ucraina e dell'Europa, a lungo termine". Il presidente francese conclude ringraziando "tutti i negoziatori ucraini, europei e americani, mobilitati per questo obiettivo".
Iniziato il vertice a Berlino
È cominciato a Berlino l'incontro tra il presidente ucraino Voldymyr Zelensky e gli inviati di Trump Steve Witkoff e Jared Kushner. Alla riunione, come si evince dalle foto pubblicate dal leader ucraino su Telegram, è presente anche il cancelliere tedesco Friedrich Merz.
Zelensky: "Oggi incontro la delegazione americana"
"Sono già in Germania. L'agenda di oggi prevede un incontro con la delegazione negoziale americana. Ci concentreremo su come garantire in modo affidabile la sicurezza dell'Ucraina, affinché l'esperienza del Memorandum di Budapest e l'invasione russa non si ripetano mai più. Contiamo su colloqui costruttivi". Lo scrive su X il presidente Ucraino, Volodymyr Zelensky, che ha pubblicato una foto e un video del suo arrivo all'aeroporto di Berlino. "Ci sono molti dettagli importanti e stiamo lavorando accuratamente su ogni punto di ogni bozza. La cosa fondamentale - prosegue il presidente ucraino - è che tutte le misure concordate con i nostri partner funzionino nella pratica per garantire la sicurezza. Solo garanzie affidabili possono portare la pace. Contiamo sul fatto che anche i nostri partner continuino a lavorare in modo costruttivo".
Zelensky: "Kiev disposta ad abbandonare la richiesta di adesione alla Nato"
Volodymyr Zelensky ha dichiarato di essere pronto a rinunciare alla richiesta di adesione alla Nato in cambio di garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti e dell'Europa, in una mossa volta a favorire l'avanzamento dei colloqui di pace previsti a Berlino domenica. Lo riporta il Financial Times. "Parliamo di garanzie di sicurezza bilaterali tra l'Ucraina e gli Stati Uniti, vale a dire garanzie sul modello dell'Articolo 5 … così come di garanzie di sicurezza per noi da parte dei nostri partner europei e di altri Paesi come il Canada, il Giappone e altri", ha dichiarato Zelensky ai giornalisti in una chat su WhatsApp.
Zelensky: voglio convincere gli Usa a congelare la linea del fronte
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma di voler convincere gli americani a Berlino a sostenere un congelamento della linea del fronte in Ucraina.
Nyt: nel piano di pace rivisto Kiev non rinuncia a Donbass e Nato
La versione aggiornata del piano di pace statunitense presentata dall'Ucraina agli Stati Uniti respinge la richiesta di consegnare il Donbass alla Russia. L'Ucraina ha respinto anche la richiesta di abbandonare la Nato. Lo riporta il New York Times che sottolinea che la versione aggiornata del documento preparato dall'Ucraina si compone di 20 punti. La maggior parte dei punti inaccettabili per Kiev e apertamente in linea con gli interessi di Mosca sono stati eliminati, il che ha reso il piano potenzialmente inaccettabile per il Cremlino. "La proposta ha rimosso parti del piano originale di Trump che oltrepassavano i limiti consentiti dall'Ucraina", scrive il Nyt, "l'Ucraina deve mantenere il controllo sulle aree nell'Ucraina orientale che, secondo il piano di Trump, avrebbe dovuto cedere".
Kiev: "Per Mosca in Ucraina 500 prigionieri politici? Falso"
La Russia ha affermato che in Ucraina ci sarebbero "quasi 500 prigionieri politici", ma Kiev ribadisce che si tratta di una falsità, in quanto si tratta in tutti i casi di persone accusate di collaborazionismo con le forze di invasione russe e di spionaggio, e non perseguitate per le loro idee. Lo scrive Rbc-Ukraine. Il sito ucraino ricorda che la Commissaria russa per i diritti umani, Tatyana Moskalkova, in un'intervista rilasciata all'agenzia Tass ha dichiarato di volere chiedere chiedere il "rilascio" dei 500, in nome dei diritti umani. "Non si tratta di procedimenti penali per opinioni politiche, ma di casi penali relativi a collaborazionismo, cooperazione con le forze di occupazione, assistenza all'aggressore o altri crimini contro la sicurezza nazionale durante la guerra su vasta scala della Russia. Mosca sostituisce sistematicamente questi concetti, descrivendo i condannati per collaborazionismo come vittime della repressione".
Witkoff e Kushner arrivati a Berlino
Alle 8.22 un aereo privato statunitense (Bombardier Global 700) è atterrato all'aeroporto BER di Berlino. L'aereo proveniva da Fort Lauderdale, in Florida. A bordo: il negoziatore statunitense Steve Witkoff e il genero di Trump, Jared Kushner. Entrambi sono stati scortati in centro città attraverso l'autostrada urbana di Berlino: l'accesso a Berlino dalla direzione dell'aeroporto (sud-est) era bloccato: un lungo convoglio di limousine blindate e veicoli di supporto motorizzati si è diretto a tutta velocità verso il centro città. Poco meno di un'ora dopo, alle 10.17, un altro aereo del governo statunitense, un Gulfstream (C-37A), è atterrato al terminal governativo, partito da una base aerea statunitense a Bruxelles. Da venerdì, l'intero centro di Berlino è stato trasformato in una zona di massima sicurezza: barricate, polizia federale e statale, videosorveglianza e radar, cecchini e intelligence delle comunicazioni. Secondo la Casa Bianca, Witkoff intende anche incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i capi di Stato europei. L'obiettivo: un possibile cessate il fuoco. Fonti del governo tedesco indicano che i consiglieri di politica estera, "compresi quelli degli Stati Uniti e dell'Ucraina", terranno prima i colloqui iniziali. Il cancelliere Friedrich Merz aveva già dichiarato in precedenza che nel fine settimana si sarebbero tenute a Berlino le discussioni "definitive" sulle modalità per porre fine alla guerra. Un segnale chiaro: ora le cose si faranno concrete. Merz e Zelensky si incontreranno poi direttamente lunedì. Questa sera sono attesi a Berlino altri pesi massimi della politica: numerosi capi di Stato e di governo europei, oltre ai leader dell'Ue e della Nato.
Tajani: "Sempre difeso Kiev ma non siamo in guerra con la Russia"
"Abbiamo difeso le ragioni dell'Ucraina dicendo sempre a tutti i nostri alleati che era giusto difendere l'Ucraina invasa, ma che non eravamo in guerra con la Russia. Difendere l'Ucraina è una cosa, essere in guerra con la Russia è un'altra. Non abbiamo mai autorizzato l'utilizzo di armi italiane in territorio russo, abbiamo insomma sempre avuto una visione e l'abbiamo sostenuta con coraggio, anche a volte essendo costretti a prendere posizioni dure, non sempre in sintonia con i nostri alleati europei". Così Antonio Tajani, vicepremier e segretario di FI, intervenendo alla giornata di chiusura di Atreju, la kermesse di FdI in corso a Roma.
Kiev: Mosca intende produrre in serie i missili balistici nucleari Oreshnik
"La Russia intende espandere la produzione in serie del missile balistico a medio raggio Oreshnik e sta valutando opzioni per la sua modernizzazione al fine di migliorare la capacità di attacco della sua testata nucleare", ha dichiarato il capo dei Servizi di intelligence estera dell'Ucraina, Oleh Ivashchenko, in un commento citato da Ukrinform, che ha esortato i servizi occidentali di monitorare questo sviluppo e la crescente capacità nucleare russa. Il capo degli 007 ha sottolineato che il programma riceve finanziamenti prioritari dal Fondo nazionale russo, anche in funzione dell'importanza strategica del missile Oreshnik per il complesso militare-industriale del Paese.
MOsca: nella notte abbattuti 235 droni di Kiev
I sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato e distrutto 235 UAV ucraini la scorsa notte. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca. "Un totale di 235 veicoli aerei senza pilota ucraini di tipo aereo sono stati intercettati e distrutti dai sistemi di difesa aerea in servizio durante la notte," afferma il ministero.