La rivolta, la mediazione, gli 007 americani: in Russia torna la "normalità"

Prigozhin lascerà la Russia per la Bielorussia, mentre l'indagine penale nei suoi confronti sarà archiviata. L'intelligence americana era a conoscenza del fatto che Wagner stesse pianificando un'insurrezione

La rivolta, la mediazione, gli 007 americani: in Russia torna la "normalità"
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Alla fine di una giornata paradossale la Russia, o meglio la presidenza russa, ed Evgeny Prigozhin hanno raggiunto un accordo "per evitare un bagno di sangue", ha dichiarato in serata il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. È così che il capo della Wagner ha ordinato ai suoi uomini, diretti verso Mosca, di fare marcia indietro e tornare ai loro accampamenti. I combattenti del gruppo di mercenari hanno quindi lasciato Rostov, tra gli applausi della folla e spari in aria.

Il prezzo della ribellione

Prigozhin lascerà la Russia per la Bielorussia, mentre l'indagine penale nei suoi confronti sarà archiviata. Decisiva la mediazione del presidente bielorusso Alexander Lukashenko. "Siamo grati al Presidente della Bielorussia per i suoi sforzi diplomatici", ha sottolineato Peskov, riferendosi a una discussione "molto lunga e francamente calorosa" tra i due leader, alleati contro l'Occidente nell'intervento militare russo in Ucraina. "La situazione è stata risolta senza nuove vittime, senza aumentare il livello di tensione", ha poi aggiunto il portavoce del Cremlino, tra i timori di uno scontro diretto tra le forze di sicurezza russe e i combattenti Wagner diretti a Mosca.

Secondo quanto riferito dal sito bielorusso Nexta, durante l'avanzata degli uomini di Prigozhin sarebbero morti quindici militari dell'esercito russo, uccisi negli scontri con i combattenti della Wagner. "L'operazione militare speciale continua. Le nostre truppe sono riuscite a respingere la controffensiva ucraina", ha infine dichiarato Peskov alla stampa, proprio mentre le truppe di Kiev cercavano di sfondare le difese russe. Il prezzo più alto, per Mosca, riguarda tuttavia il presumibile danno d'immagine rimediato da Vladimir Putin. Nonostante l'accordo trovato tra le parti, a detta di vari analisti il presidente russo è apparso vulnerabile come mai prima d'ora.

L'intelligence americana

Il New York Times, intanto, ha scritto che le autorità statunitensi erano state informate da giorni dei piani del capo del gruppo di mercenari Wagner. Citando fonti dell'intelligence Usa, il quotidiano statunitense ha sottolineato che i responsabili della sicurezza nazionale degli Stati Uniti erano sarebbero stati avvertiti mercoledì scorso che Prigozhin si stava preparando ad agire. La loro preoccupazione immediata era come questo avrebbe influenzato il controllo di Mosca sul suo arsenale di armi nucleari.

L'indiscrezione è stata rilanciata anche dal Kyiv Independent e dal Washington Post. A quanto pare, gli 007 americani seguivano da mesi le crescenti tensioni tra il capo Wagner e i vertici militari russi, incluso il ministro della Difesa Sergei Shoigu. E, soprattutto, erano a conoscenza del fatto che Wagner stesse pianificando un'insurrezione. "Le agenzie di intelligence statunitensi sapevano che il leader del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, stava pianificando una rivolta contro l'establishment militare russo da metà giugno", si legge sui media americani.

La Russia torna alla "normalità"

"L'Agenzia automobilistica russa ha annullato tutte le restrizioni imposte al traffico stradale durante la crisi Wagner", ha scritto l'agenzia russa Tass. Significa quindi che la situazione, in Russia, sta lentamente tornando alla normalità. Sempre se di normalità possiamo parlare, dopo una ribellione interna del genere, domata a fatica.

La guerra in Ucraina, nel frattempo, non si è fermata, mentre i raid e i bombardamenti russi sono ripresi. Equipaggi degli elicotteri d'attacco del gruppo aeronautico Zapad hanno lanciato 11 attacchi missilistici e bombe sulle aree di concentrazione di due brigate delle Forze armate dell'Ucraina (AFU) nella direzione di Kupyansk.

Sarebbero inoltre finite sotto il fuoco russo le comunità di Bilopillia, Myropillia, Krasnopillia, Yunakivka, Esman, Druzhkivka, Znob-Novhorodske, Svesa e Velyka Pysarivka. Alcune esplosioni sono state segnalate nella regione di Zaporozhzhia, dopo un allarme aereo sulla città e l'area circostante. Bombardamenti anche nei villaggi nell'oblast di Sumy e la città di Nikopol.

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