
Continuano gli scambi di colpi tra Kiev e Mosca.
L'Ucraina ha lanciato uno sciame di droni contro la Federazione russa, pare senza provocare danni significativi. E sono emersi dei retroscena riguardo alla mozione di sfiducia presentata al Parlamento europeo contro Ursula von der Leyen.Cremlino: la cosa principale per noi è raggiungere i nostri obiettivi
La Russia è aperta alla pace con l'Ucraina, ma il raggiungimento dei "nostri obiettivi" rimane una priorità. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov."La cosa principale per noi è raggiungere i nostri obiettivi. I nostri obiettivi sono chiari", ha aggiunto. Il Cremlino ha insistito sul fatto che qualsiasi accordo di pace dovrebbe prevedere il ritiro dell'Ucraina dalle quattro regioni che la Russia ha illegalmente annesso nel settembre 2022 ma mai completamente conquistato. Vuole inoltre che l'Ucraina rinunci alla sua richiesta di adesione alla Nato e accetti rigidi limiti alle sue forze armate, richieste respinte da Kiev e dai suoi alleati occidentali.
Ministro degli Esteri tedesco: "Merz ha avuto un ruolo nel far cambiare idea su Putin a Trump"
Il cancelliere tedesco ha avuto un ruolo importante nel cambiamento di posizioni di Donald Trump nei confronti di Vladimir Putin. Ne è convinto il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, che, in un'intervista alla Bild, afferma che "Merz ha giocato un grande ruolo perché sin dall'inizio ha mostrato con chiarezza il suo sostegno all'Ucraina". "Merz ha chiamato Trump ed ha detto che l'aiuto degli Usa è necessario ora, possiamo essere contenti che il cancelliere abbia stabilito una relazione così ragionevole con il presidente Usa e che la voce della Germania sia di nuovo ascoltata a Washington", ha poi aggiunto il ministro.
Fact-checker, la campagna russa contro von der Leyen parte a marzo
La campagna russa per screditare Ursula von der Leyen e sponsorizzare la mozione di sfiducia ai suoi danni parte da marzo e si conclude nei giorni immediatamente prima del voto di Strasburgo, ai primi di luglio. È quanto emerge dal report dell'organizzazione di fact checking "Check First", un'azienda finlandese leader nel settore dei software e delle metodologie, all'avanguardia nelle tecniche di ricerca avversaria. Lo studio ha esaminato gli oltre 20mila post pubblicati dal gruppo russo Pravda news in moltissimi Paesi, dalla Romania, alla Polonia, dalla Germania, alla Francia, dagli Stati Uniti ai Paesi baltici. A marzo i primi segnali della narrazione che diventerà dominante: negli articoli von der Leyen viene raccontata come una figura problematica, mettendo l'accento su fenomeni di corruzione e un malcontento crescente in varie capitali europee. Più avanti viene inquadrata come una leader "tossica, corrotta, antidemocratica", associata a Big Pharma, ad accordi segreti, tipici di un elitarismo di Bruxelles. Anche il suo nome viene distorto in "Ursula von der Führer". In Romania, si legge nello studio, il leader dell'opposizione George Simion viene raccontato come il coraggioso iniziatore, Gheorghe Piperea, l'eurodeputato primo firmatario della mozione di sfiducia, "il finalizzatore a difesa di un principio", e l'intera lotta raccontata come Davide contro Golia contro l'establishment dell'Ue. Quindi compaiono 35 miliardi di presunta mazzetta in ogni pezzo legato al tema dei vaccini, con lo scopo di additare von der Leyen come unica responsabile del processo di acquisto dei vaccini. Infine il voto finale, descritto come il momento culminante della lotta dei piccoli Paesi, sostenuti dai popoli europei, contro la presidente di una Unione auto-referenziale, in mano all'asse franco-tedesco.
"La copertura della mozione di sfiducia contro Ursula von der Leyen da parte di Pravda Network illustra perfettamente come le operazioni di disinformazione russe sfruttino i legittimi processi democratici per minare le istituzioni europee. Quella che era iniziata come una mozione procedurale si è trasformata in una campagna narrativa coordinata su oltre 30 sottodomini, amplificando la storia con un linguaggio sempre più provocatorio", continua "Check First". "Questo caso dimostra tre tattiche chiave nel manuale di guerra informativa russo: in primo luogo, si appropriano di qualsiasi evento che possa essere inquadrato come disfunzione o corruzione dell'Ue. In secondo luogo, utilizzano un'amplificazione coordinata su più lingue e piattaforme per creare un'impressione artificiale di indignazione diffusa. In terzo luogo, distorcono progressivamente i fatti, trasformando in questo caso una procedura parlamentare di routine in un "movimento di massa" contro una leadership "tossica". Ogni legittimo dibattito politico in Europa, che si tratti di leadership, politiche o responsabilità, diventa materia prima da sfruttare per queste reti".
Ucraina: 7 morti e 28 feriti per attacchi russi
Gli attacchi russi contro l'Ucraina hanno ucciso 7 persone e ne hanno ferite almeno altre 28 nella giornata di ieri, secondo quanto dichiarato oggi dalle autorità regionali citate dal Kyiv Indipendent. Le forze ucraine hanno abbattuto 18 dei 57 droni, inclusi droni d'attacco di tipo Shahed e droni simulati, lanciati dalla Russia durante la notte, secondo quanto riportato dall'Aeronautica militare.
Mosca: abbattuti altri 34 droni ucraini
Le difese aeree russe hanno abbattuto in mattinata - dalle 8:10 alle 12:00 (le 7:10-11:00 in Italia) 34 droni ucraini in sei regioni del Paese e nella Crimea occupata: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Difesa di Mosca. Nel complesso, il numero di velivoli senza pilota ucraini intercettati dai russi dalla notte scorsa sale così a 132.
Ue: propaganda russa vuole screditare la politica europea
I rapporti dei fact-checker sulla questione del voto di sfiducia a Ursula von der Leyen "sono un ulteriore richiamo al fatto che ci sono protagonisti, strettamente associati alla propaganda di Stato russa, che continuano a tentare di polarizzare e indebolire l'Unione europea". Lo sottolinea Thomas Regnier, uno dei portavoce della Commissione europea. "Stanno sfruttando opportunisticamente eventi o discussioni politiche nell'Ue per distorcere il dibattito politico, diffondere teorie del complotto o screditare i politici europei. La stampa libera e indipendente in Europa, così come i fact-checker e i ricercatori, hanno un ruolo importante da svolgere per far progredire la comprensione della questione", conclude.
Mosca: colloquio Trump-Putin possibile, ma serve tempo ed enorme lavoro
Un incontro tra i presidenti russo e statunitense Vladimir Putin e Donald Trump è necessario e si svolgerà sicuramente, tuttavia deve essere preceduto da un'enorme mole di lavoro. Così il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, in un'intervista a VGTRK citata da Tass. L'incontro "è possibile e col tempo accadrà sicuramente", ha affermato Peskov, "è necessario". "Potrebbe anche essere necessario formalizzare alcuni accordi importanti che saranno raggiunti nel tempo, dopo che sarà stato svolto un enorme lavoro. Ma quel momento non è ancora arrivato", ha aggiunto. "Questo lavoro deve ancora essere completato".
Cremlino: soluzione Ucraina è processo lungo, Trump lo sa
Le dichiarazioni di Donald Trump indicano il desiderio di raggiungere un accordo in Ucraina il prima possibile, ma Washington sta comprendendo sempre di più la complessità di questo processo "lungo e difficile". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, in un'intervista a Vgtrk citata dalla Tass. Siamo abituati a una "retorica piuttosto dura e diretta", ha aggiunto Peskov, ma "allo stesso tempo conferma la sua intenzione di continuare a fare tutto il possibile per facilitare una soluzione pacifica". Anche Putin "ha ripetutamente espresso il desiderio di arrivare" a un accordo pacifico "il più rapidamente possibile".
Mosca pianifica un attacco con 2mila droni contro l'Ucraina
L'avvertimento è arrivato dalla Germania e preoccupa enormemente il governo ucraino. La Russia starebbe pianificando di lanciare un maxi attacco contro l'Ucraina utilizzando contemporaneamente fino a 2.000 droni. Secondo il generale di divisione della Bundeswehr Christian Freuding, capo del centro situazionale per l'Ucraina presso il ministero della Difesa tedesco, Mosca sferrerà un blitz senza precedenti affidandosi ad uno sciame di velivoli senza pilota.
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L'Ue: Mosca dietro la mozione di sfiducia a von der Leyen
"Seguiamo da tempo le operazioni russe contro l'Ue e la Presidente della Commissione. I fact-checker indipendenti hanno chiaramente identificato tali operazioni nel contesto della mozione di censura". Lo riferisce Thomas Regnier, uno dei portavoce della Commissione europea.
La mozione di sfiducia contro la presidente della Commissione Ue era stata presentata dall'eurodeputato rumeno, vice presidente del gruppo Ecr, Gheorghe Piperea, e sottoscritta da 77 altri eurodeputati di diversi gruppi politici dell'estrema destra europea. Lo scorso 10 luglio questa mozione venne bocciata dalla plenaria di Strasburgo con 360 voti contrari e 175 a favore. Già all'epoca, tre giorni prima del voto, aprendo il dibattito in aula, Ursula von der Leyen disse che quella mozione era "stata firmata dagli amici di Putin". "Sono movimenti alimentati da cospirazioni e complottismi, che vogliono polarizzare le nostre società, inondandole di disinformazione", furono le sue parole. Oggi invece un portavoce della Commissione va oltre: alla luce del lavoro di fact checker indipendenti - annuncia il portavoce - quella mozione va inserita nel contesto delle "operazioni russe contro l'Ue e la sua presidente", che Bruxelles "segue da tempo".
Ambasciatore russo: "Dialogo Mosca-Santa Sede è eccezione positiva
"È un dialogo rispettoso, continuo e pragmatico quello fra la Federazione Russa e la Santa Sede. E di questi tempi si tratta di una positiva eccezione sia sulla scena europea, sia su quella planetaria. Tutto ciò è significativo dal nostro punto di vista e conferma quanto per noi il 'fattore vaticano' sia rilevante sul piano politico mondiale". Così Ivan Soltanovsky, ambasciatore della Federazione Russa presso la Santa Sede, in un'intervista ad Avvenire. "Non vediamo la Santa Sede in un ruolo di mediatore politico - aggiunge - tuttavia la consideriamo un facilitatore. Con la sua azione favorisce il dialogo tra Mosca e Kiev contribuendo a creare un clima più sereno che può portare a proficui colloqui di pace. Pace che la Russia desidera, non meno di coloro che dicono di volere porre fine alle ostilità e poi riarmano le autorità di Kiev. In realtà la Santa Sede sta già agevolando i contatti fra le parti. Lo mostra il suo apporto sul versante umanitario, frutto dell'autorità morale di cui gode". Soltanovsky spiega che c'è "apprezzamento per la proposta del Papa" di accogliere in Vaticano i rappresentanti di Mosca e Kiev, "ma - aggiunge - per ragioni di congiuntura politica e di natura logistica è molto difficile immaginare che il progetto si realizzi. Penso, ad esempio, al regime di sanzioni contro la Russia da parte dell'Unione Europea che limita gli spostamenti. Ritengo sia più pratico proseguire gli incontri in Turchia che è un Paese della Nato ma non ha introdotto restrizioni. Certo, non vorremmo passare per ingrati verso il Papa se evidenziamo i problemi di fattibilità. La nostra ministra della Cultura, Olga Borisovna Ljubimova, ha dovuto impiegare dieci ore per giungere da Mosca a Roma per la Messa esequiale di papa Francesco, anche se riconosciamo alle autorità italiane la loro collaborazione che ha permesso l'arrivo della delegazione russa".
Droni ucraini su Mosca, stop ai voli negli aeroporti della capitale russa
Restrizioni temporanee all'arrivo e alla partenza degli aerei sono state introdotte negli aeroporti di Mosca Sheremetyevo, Vnukovo e Domodedovo. Secondo quanto riportato dall'agenzia Tass, la compagnia di bandiera Aeroflot è stata costretta a modificare il suo programma, posticipando e cancellando alcuni voli a causa dell'introduzione delle restrizioni temporanee all'uso dello spazio aereo nell'area dell'aeroporto di Sheremetyevo. Nella notte, ha reso noto il ministero della difesa russo, le forze di difesa aerea hanno abbattuto 93 droni ucraini, 19 dei quali nella regione di Mosca, 11 di questi diretti sulla capitale. Anche all'aeroporto di Kaluga, circa 200 km a sud-ovest di Mosca, e in quello di Yaroslavl sono state introdotte restrizioni temporanee all'arrivo e alla partenza degli aerei, ha riferito l'agenzia federale del trasporto aereo Rosaviatsiya.
Mosca: abbattuti nella notte 93 droni ucraini, 19 verso la capitale
Le forze di difesa aerea russe hanno abbattuto nella notte 93 droni ucraini, 19 dei quali nella regione di Mosca. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo secondo quanto riportato dall'agenzia Tass. Secondo quanto riportato dalle forze di difesa russe, i 93 droni ucraini sono stati intercettati e distrutti dai mezzi di difesa aerea in servizio: "38 droni sul territorio della regione di Bryansk, 19 droni sul territorio della regione di Mosca di cui 16 diretti a Mosca, 11 droni sul territorio della regione di Kaluga, 8 droni sul territorio della regione di Tula, 5 droni ciascuno sui territori delle regioni di Oryol e Nizhny Novgorod, 3 droni sul Mar Nero, 2 droni sul territorio della regione di Kursk e un drone ciascuno sui territori delle regioni di Belgorod e Ryazan".