Russia-Ucraina, deciso scambio di prigionieri (militari e civili)

Il terzo round di colloqui tra Mosca e Kiev si è concluso a Istanbul. Ecco com'è andata

Russia-Ucraina, deciso scambio di prigionieri (militari e civili)
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Il terzo round di colloqui tra Mosca e Kiev si è concluso a Istanbul. Sono durati circa 40 minuti. Com'è andata? Deciso uno scambio di prigionieri.

Russia e Ucraina si scambieranno non solo personale militare, ma anche civili. Secondo una fonte citata dall'agenzia Tass, l'accordo è stato raggiunto durante il terzo round di colloqui conclusi da poco a Istanbul. "Il risultato principale: scambi non solo di personale militare, ma anche di civili", ha affermato la fonte. Le delegazioni hanno concordato altri scambi di prigionieri per un totale di 1.200 per parte, come ha detto il capo delegazione russo, Vladimir Medinsky.

La Russia ha proposto agli ucraini di valutare la possibilità di dichiarare brevi cessate il fuoco, di 24-48 ore, sulla linea di contatto per consentire il recupero dei feriti e dei corpi dei combattenti. "Abbiamo nuovamente suggerito alla parte ucraina di considerare quella che riteniamo essere una questione molto importante - ha detto Medinsky -. L'annuncio di brevi cessate il fuoco, di 24-48 ore, sulla linea di contatto, in prima linea, in modo che le squadre mediche abbiano la possibilità di portare via i feriti e i comandanti di recuperare i corpi dei loro soldati".

La delegazione ucraina a Istanbul ha proposto alla controparte russa di tenere un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky in agosto. Nella conferenza stampa dopo i colloqui, il capo negoziatore ucraino, Rustem Umerov, ha affermato che l'incontro "avrebbe un maggiore valore" se partecipassero anche Donald Trump e Recep Tayyip Erdogan. "Siamo pronti (per il cessate il fuoco) e spetta agli altri rispondere", ha detto Umerov parlando della tregua, su cui però non c'è stato alcun accordo, e aggiungendo che i colloqui di Istanbul hanno portato a progressi dal punto di vista "umanitario", come lo scambio di prigionieri. A stretto giro di posta è arrivata la risposta di Mosca: le delegazioni non hanno concluso un accordo per un vertice tra Putin e Zelensky. Come ha precisato Medinsky per organizzare un vertice "prima deve essere messa a punto un'intesa e deciso cosa deve essere discusso".

Le posizioni di Russia e Ucraina sulle bozze di memorandum per l'accordo sono ancora molto distanti. Lo ha affermato Medinsky, citato da Ria Novosti. "Abbiamo discusso a lungo le posizioni espresse dalle nostre parti nei memorandum presentati l'ultima volta. Le posizioni sono piuttosto distanti tra loro. Abbiamo concordato di proseguire i contatti, sia a livello di delegazione che, speriamo, tempestivamente, a livello di gruppi di lavoro".

"È chiaro che la Russia non è ancora pronta a porre fine alla guerra - ha scritto in un post su X il consigliere del presidente ucraino, Andriy Yermak - ma c'è ancora tempo per riconsiderare e porre fine a questa follia". Nei colloqui "l'Ucraina ha delineato chiaramente le sue priorità: cessate il fuoco, silenzio assoluto lungo tutta la linea del fronte e blocco totale degli attacchi alle infrastrutture civili". "È da qui che deve iniziare il cammino verso una vera pace", ripete Yermak, ricordando che "l'Ucraina ha proposto di organizzare un vertice dei leader, tra Zelensky e Putin, con la partecipazione dei presidenti Trump ed Erdogan entro la fine di agosto". "Mosca deve dimostrare con i fatti la sua volontà di porre fine alla guerra", insiste il consigliere presidenziale ucraino, ribadendo che Kiev "è pronta a implementare immediatamente un cessate il fuoco" e riferendo che "particolare attenzione è stata dedicata al tema umanitario: lo scambio di prigionieri di guerra, il rilascio di civili e il ritorno dei bambini ucraini, si tratta di questioni cruciali".

Il terzo round di colloqui è iniziato a Istanbul, con il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, che ha esortato entrambe le parti a porre fine a questa "guerra sanguinosa" il prima possibile. "Il nostro obiettivo è quello di porre fine a questa guerra che ha un costo molto elevato, il più presto possibile. L'obiettivo finale è un cessate il fuoco che apra la strada alla pace", ha detto Fidan aprendo i negoziati. Fidan ha ringraziato i leader di entrambi i paesi, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, per aver dimostrato "la volontà di tenere questi colloqui", nonché il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per i suoi appelli a porre fine alla guerra.

Il ministro ha detto che il primo e il secondo round di colloqui, che si sono svolti sempre a Istanbul il 16 maggio e il 2 giugno, hanno raggiunto "risultati significativi", aggiungendo: "Consideriamo anche un importante sviluppo il fatto che le parti si siano scambiate memorandum che riflettono le loro prospettive sul cessate il fuoco e sulla pace durante il secondo round di colloqui".

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