Ucraina, vertici Nato: “Uniti per pace giusta”

Zelensky chiede garanzie, Trump spinge per un incontro con Putin e Orbán, mentre la Nato valuta una forza a sostegno della pace. Il sottosegretario Fazzolari: "Ruolo Ue e Meloni importante"

Ucraina, vertici Nato: “Uniti per pace giusta”
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Giornata fitta di sviluppi sul fronte ucraino. Dopo nuovi raid russi su Sumy e Odessa, con diversi feriti tra i civili, Zelensky ribadisce la necessità di garanzie di sicurezza solide e durature.

Trump intensifica la sua offensiva diplomatica: ha chiesto a Orbán di togliere il veto all’adesione di Kiev nell’Ue e prepara un possibile incontro Putin-Zelensky, mentre la Nato discute come strutturare una forza di sicurezza a sostegno di un futuro accordo di pace.

Fazzolari: "Con garanzie di sicurezza si scopre eventuale bluff russo"

Quella delle garanzie di sicurezza all'Ucraina "è la proposta italiana, che è in campo da molti mesi. La richiesta iniziale ucraina di garanzia era l'ingresso nella Nato. Questo è oggettivamente difficile che possa essere accettato ai russi. Cosa diversa è un sistema per cui in caso attacco russo all'Ucraina, automaticamente una serie di Stati intervengono in aiuto dell'Ucraina", ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari ospite a "Zona Bianca" su Rete4. "Questo diventa oggettivamente una garanzia di sicurezza molto solida, ma soprattutto scopre un eventuale bluff russo. Se i russi non hanno intenzione di invadere nuovamente l'Ucraina dopo un accordo di pace, non si capisce perché non dovrebbero accettare un accordo puramente difensivo tra una serie di Stati occidentali", ha spiegato. "La proposta italiana di applicazione di un modello tipo articolo 5 della Nato è alternativo all'invio di truppe europee e occidentali a difendere l'Ucraina dall'aggressione. La proposta italiana è invece di tutt'altra natura, applicazione di questo trattato internazionale, garanzia di sicurezza concreta. Questo non è alternativo al fatto che se qualcuno volesse mandare truppe può farlo. Sicuramente l'Italia non è interessata a farl - ha aggiunto - sicuramente non in questa fase e sicuramente non senza un ombrello internazionale come può essere quello delle Nazioni Unite".

Fazzolari: vertice alla Casa Bianca soddisfacente, ruolo Ue e Meloni importante

"C'era grande timore alla vigilia dell'appuntamento" alla Casa Bianca, "abbiamo visto che il primo incontro tra Trump e Zelensky non era andato bene. Il timore era che si potesse ripetere qualcosa del genere. Invece alla fine il risultato è più che soddisfacente. E il ruolo giocato degli Stati europei e dall'Italia con Giorgia Meloni è stato molto importante". Lo ha dichiarato il sottosegretario Fazzolari, che ha aggiunto inoltre di non essere "convinto che i russi vogliano fare un bilaterale" Putin-Zelensky in tempi cosi brevi. Lo vedremo". Ed ha sottolineato che la proposta di tenerlo a Mosca "è oggettivamente una provocazione. Ovviamente non può essere accettata".

Vertici Nato: "Uniti per una pace giusta"

I vertici militari alleati hanno espresso il loro "sostegno" ai paesi Volenterosi e al processo di pace avviato da Donald Trump. Un funzionario Nato ha precisato che l'Alleanza non è "direttamente coinvolta" nell'elaborazione dei piani militari - lo stesso Trump vuole tenerla separata il più possibile dal dossier ucraino - ma ha evidenziato che la cooperazione non può che essere "congenita". Qualunque decisione venga presa le eventuali forze dislocate non dovranno minare l'efficacia dei piani difensivi alleati. 

Drone russo esplode in Polonia

Oggi in Polonia è precipitato un drone che le autorità ritengono essere di fabbricazione russa. È quanto risulta dopo i primi accertamenti nell'area coinvolta e l'analisi del relitto, secondo l'agenzia tedesca Dpa. Per il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz si tratta di "una nuova provocazione russa ai danni degli Stati della Nato". Le autorità erano state allertate dagli abitanti del villaggio di Osiny, a circa cento chilometri da Varsavia, nella parte sud-est del paese. Il drone è caduto in un campo di mais, creando un cratere dal diametro di circa sei metri e profondo cinquanta centimetri. 

Medvedev: "La Russia non accetterà truppe Nato come garanzia di sicurezza"

"È stato dichiarato esplicitamente: niente truppe Nato come peacekeeper. La Russia non accetterà una simile 'garanzia di sicurezza'". Lo ha scritto su X il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitri Medvedev che successivamente si è scagliato contro il presidente francese, Emmanuel Macron, definendolo un "gallo gallico senza cervello" che "non riesce a rinunciare all'idea di inviare truppe" in Ucraina.

Berlino frena sulle truppe tedesche

Il governo tedesco ha chiarito che il dibattito sulle garanzie di sicurezza per Kiev non va ridotto all’eventuale invio di soldati della Bundeswehr in Ucraina. Secondo il viceportavoce del governo, Steffen Meyer, la questione riguarda soprattutto il rafforzamento della difesa aerea e, più in generale, come mettere l’esercito ucraino in condizione di difendersi autonomamente. Meyer ha sottolineato in conferenza stampa che bisogna evitare un accordo di pace che Mosca possa usare soltanto per guadagnare tempo e perseguire in seguito l’obiettivo originario: la conquista dell’Ucraina.

Cdu-Csu: "Questione truppe tedesche in Ucraina non è semplice"

Nel dibattito su un possibile dispiegamento di soldati della Bundeswehr in Ucraina a seguito di un accordo di pace, il capogruppo parlamentare della Cdu-Csu, Jens Spahn, ha invitato i membri del gruppo parlamentare alla moderazione. "La questione attualmente sollevata dai media, se le garanzie di sicurezza comporterebbero l'immediato dispiegamento di soldati tedeschi in Ucraina, non è semplice, soprattutto non in questo momento", ha affermato in una lettera ai parlamentari. Inoltre, ha spiegato, molti altri scenari per un contributo tedesco alle necessarie garanzie di sicurezza sono concepibili e più sensati. Spahn ha sottolineato che un potenziale accordo di pace non riguarda solo l'Ucraina, ma il futuro ordine di sicurezza dell'Europa. Questo sarà essenzialmente portato avanti dagli europei, in coordinamento e con il supporto degli Stati Uniti. "Naturalmente, anche la Germania svolgerà un ruolo importante e affidabile, integrato negli accordi multilaterali", ha affermato il politico della Cdu.

Media ucraini: Mosca trasforma le terre occupate in base militare gigante

La Russia sta trasformando le zone dell'Ucraina attualmente occupate in una gigantesca base militare e in una potenziale rampa di lancio per future aggressioni. Lo scrive il Kiev Independent. In particolare - viene spiegato - nelle regioni orientali di Donetsk e Luhansk , stanno convertendo le infrastrutture civili in basi per ospitare i propri soldati, trasportare munizioni e lanciare i droni da una distanza più vicina che mai al territorio controllato dall'Ucraina. Tra gli esempi più evidenti ci sarebbe l'aeroporto internazionale di Donetsk. Le recenti immagini satellitari fornite da Planet Labs al Kyiv Independent mostrano un improvviso accumulo di materiale sulle fondamenta del vecchio aeroporto, rimasto inutilizzato per oltre un decennio. Dalla fine di luglio infatti le forze russe avrebbero riasfaltato la pista e un nuovo hangar bianco è sorto sulle fondamenta del vecchio terminal.

Wsj: "Putin in difficoltà su un incontro con Zelensky"

Un incontro fra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky non ci sarà "velocemente" nè "facilmente". Il leader del Cremlino, afferma il Wall Street Journal, ha descritto il presidente ucraino come un "burattino" nelle mani dell'occidente e ha insistito più volte sul fatto che molti problemi vanno risolti prima di un faccia a faccia, oltre ad aver messo in dubbio la sua autorità nel firmare un possibile accordo di pace. Negoziare direttamente con Zelensky sarebbe direttamente in contrasto con la narrazione che Putin ha costruito per giustificare l'invasione dell'Ucraina e quindi trattare con lui creerebbe un problema per Putin. La richiesta di un incontro avanzata da Trump fra i due leader mette lo zar in difficoltà. Se rifiutasse rischierebbe di irritare Trump, che lo ha già minacciato di sanzioni. Ma sedersi con Zelensky potrebbe danneggiarlo agli occhi dell'opinione pubblica russa.

Lavrov: "Inutile discutere garanzie sicurezza senza Russia"

Discutere di garanzie di sicurezza in Ucraina senza la Russia è una strada che non porta da nessuna parte. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov citato dall'agenzia Ria Novosti

Colloquio Putin-Erdogan sull'Ucraina

Il presidente russo Vladimir Putin ha discusso la situazione dei negoziati sull'Ucraina con il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan in un colloquio telefonico avuto oggi. Lo rende noto il Cremlino. Putin ha sottolineato "con soddisfazione l'assistenza fornita dalla Turchia" per lo svolgimento delle trattative russo-turche svoltesi finora a Istanbul.

Tusk: "Trilaterale a Budapest? Visto precedenti cambierei luogo"

"Budapest? Forse non tutti lo ricorderanno, ma nel 1994 l'Ucraina ottenne già garanzie di integrità territoriale da Stati Uniti, Russia e Regno Unito. A Budapest. Forse sono superstizioso, ma questa volta proverei a trovare un altro posto". Lo scrive su X il premier polacco Donald Tusk riferendosi alle indiscrezioni di stampa sul fatto che il trilaterale tra Donald Trump, Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin possa tenersi nella capitale ungherese, dove nel 1994 venne siglato il Memorandum di Budapest del 1994. Con il Memorandum, l'Ucraina, la Russia, gli Stati Uniti e il Regno Unito sancirono la rinuncia di Kiev all'arsenale nucleare ereditato dall'Urss, in cambio di garanzie di sicurezza e integrità territoriale, poi violate con l'annessione della Crimea nel 2014 e l'invasione russa del 2022.

Trump chiama Orban: "Tolga il veto ad adesione Ucraina nell'Ue"

Dopo la telefonata a Putin durante il vertice con i leader europei di lunedì scorso, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe chiamato anche il primo ministro ungherese Viktor Orbán per esortarlo a togliere ogni ostacolo all'adesione dell'Ucraina all'Ue, secondo quanto riferito da Bloomberg, che cita fonti a conoscenza del dossier. Durante la telefonata, l'Ungheria ha espresso la sua disponibilità a ospitare futuri negoziati tra il presidente russo Vladimir Putin e l'ucraino Volodymyr Zelensky a Budapest. Trump ha affermato che ci sarebbe stato un incontro tra Putin e Zelensky, ma che la sede non è ancora stata definita. Alla richiesta di Trump, l'ungherese ha risposto pubblicamente su Facebook. "L'adesione dell'Ucraina all'Unione Europea non offre alcuna garanzia di sicurezza", ha scritto. "Pertanto, collegare l'adesione alle garanzie di sicurezza è inutile e pericoloso".

Riunione capi Stato maggiore Nato, al centro garanzie di sicurezza

I vertici capi di Stato maggiore della Nato si riuniscono oggi in videoconferenza per discutere le garanzie di sicurezza per l'Ucraina, nell'ambito degli sforzi per porre fine alla guerra scatenata dalla Russia. L'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ha riferito che, insieme ai 32 vertici della Difesa, ai colloqui partecipa anche il generale statunitense Alexus Grynkewich, comandante supremo alleato in Europa. Venerdì scorso, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin in Alaska e lunedì ha ospitato il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy alla Casa Bianca. Da questi incontri non sono emersi progressi concreti. Gli alleati europei di Kiev stanno cercando di istituire una forza in grado di sostenere qualsiasi accordo di pace e i vertici militari stanno valutando come potrebbe funzionare questa forza di sicurezza.

Trump sta cercando di indirizzare Putin e Zelensky verso un accordo a più di tre anni dall'invasione russa, ma ci sono ostacoli importanti. Tra questi, le richieste dell'Ucraina di garanzie militari sostenute dall'Occidente per assicurarsi che la Russia non organizzi un'altra invasione nei prossimi anni. "Abbiamo bisogno di solide garanzie di sicurezza per assicurare una pace veramente sicura e duratura", ha dichiarato Zelensky in un post su Telegram mercoledì, dopo che attacchi missilistici e droni russi hanno colpito sei regioni dell'Ucraina durante la notte. Gli alleati europei di Kiev stanno cercando di istituire una forza in grado di sostenere qualsiasi accordo di pace, e la Coalizione dei volenterosi, 30 Paesi tra cui Paesi europei, Giappone e Australia, si è unita per sostenere l'iniziativa. I vertici militari stanno valutando come potrebbe funzionare questa forza di sicurezza. Il ruolo che potrebbero svolgere gli Stati Uniti non è chiaro. Martedì Trump ha escluso l'invio di truppe statunitensi per aiutare a difendere l'Ucraina dalla Russia. La Russia ha ripetutamente affermato che non accetterà truppe NATO in Ucraina. Gli attacchi contro aree civili a Sumy e Odessa, avvenuti durante la notte tra mercoledì e venerdì, hanno ferito 15 persone, tra cui una famiglia con tre bambini piccoli, hanno affermato le autorità ucraine. Zelensky ha riferito che gli attacchi "non fanno che confermare la necessità di fare pressione su Mosca, la necessità di introdurre nuove sanzioni e tariffe finché la diplomazia non funzionerà al massimo delle sue potenzialità".

Zelensky: "Dopo raid, abbiamo bisogno di solide garanzie sicurezza"

I raid russi lanciati nella notte contro l'Ucraina sono "attacchi dimostrativi che non fanno che confermare la necessità di esercitare pressioni su Mosca e di imporre nuove sanzioni e dazi fino a quando la diplomazia non sarà pienamente efficace". È quanto scrive in un post sul social X il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky. "Ringrazio tutti i partner che stanno contribuendo a fermare questa guerra russa", aggiunge, "insieme agli Stati Uniti, all'Europa e a tutti coloro che cercano la pace, lavoriamo ogni giorno per garantire la sicurezza. Abbiamo bisogno di solide garanzie di sicurezza per assicurare una pace veramente affidabile e duratura".

Droni russi sulla regione di Odessa, un ferito

Almeno una persona è rimasta ferita la notte scorsa in seguito ad un attacco russo con droni sulla città di Izmail, nella regione di Odessa, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il Servizio statale di emergenza, come riporta RBC-Ucraina. L'attacco ha provocato un vasto incendio. Per il momento non si segnalano vittime

Massiccio attacco russo con droni in regione Sumy, 12 feriti

Nella notte, l'esercito russo ha lanciato un massiccio attacco con droni sulla città di Okhtyrka, nella regione ucraina di Sumy. Almeno 12 persone sono rimaste ferite, tra cui 2 bambini. Lo riferisce la polizia regionale. Nel raid sono rimasti danneggiati un condominio, 13 abitazioni private, una dependance e un garage. "Le truppe russe hanno dimostrato ancora una volta il loro atteggiamento cinico nei confronti della vita e della sicurezza dei civili attaccando deliberatamente le zone residenziali", ha affermato la polizia, come riporta Rbc-Ucraina.

Incontro tra capo di stato maggiore Usa e omologhi europei

Alti ufficiali militari americani ed europei si sono incontrati ieri a Washington per discutere i meccanismi di un possibile accordo di pace in Ucraina. Lo riferisce una fonte della Difesa americana all'agenzia France Presse. Il capo di stato maggiore Usa, il generale Dan Caine, ha tenuto colloqui martedì sera con i vertici militari europei per discutere "le migliori opzioni per un potenziale accordo di pace in Ucraina", prima di un incontro virtuale oggi con i vertici militari dei 32 paesi membri della Nato.

Trump: "Putin e Zelensky stanno organizzando incontro"

Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky "stanno organizzando tutto e vedremo cosa succederà". Lo ha affermato in un'intervista radiofonica al Mark Levin Show il presidente americano, Donald Trump, parlando del possibile incontro bilaterale fra il presidente russo e quello ucraino.

Trump: "Su Ucraina e Russia sono ottimista"

"Sono ottimista, devo esserlo". Così ha risposto Donald Trump ad una domanda sulla pace tra Ucraina e Russia in un'intervista al Mark Levin. "Di tutte le sei guerre che ho fatto cessare, questa credevo fosse la più facile e invece le cose sono complicate", ha detto il presidente.

Trump cancella vacanze agosto per colloqui Russia-Ucraina

Il soggiorno di Donald Trump nel suo golf club di Bedminster, in New Jersey, è stato cancellato per via dei colloqui tra Russia e Ucraina. "Di solito questo è il periodo in cui il presidente va in vacanza, ma non questo presidente", ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt. "Si è discusso di farlo lavorare da Bedminster per un paio di settimane, ma ha deciso di non farlo. Ha una missione, vuole che le cose si muovano in fretta e battere il ferro finché è caldo", ha aggiunto Leavitt.

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