
Donald Trump torna protagonista sul fronte ucraino: dopo giorni di incertezza, il presidente americano ha promesso a Volodymyr Zelensky l’invio immediato di 10 intercettori Patriot e nuove forniture militari.
Il Pentagono conferma e rilancia, mentre il Cremlino accusa: “Così si ostacola ogni soluzione pacifica”. Berlino alza i toni e chiede che Mosca paghi per i danni della guerra. Intanto Kiev denuncia l’uso crescente della Corea del Nord da parte della Russia e avverte: "La Nato è a rischio".L'Ue valuta un fondo da 100 miliardi per l'Ucraina
L'Unione Europea sta valutando l'istituzione di un fondo da 100 miliardi di euro per sostenere l'Ucraina, dato che la guerra con la Russia non accenna a finire. Lo riferisce Bloomberg citando fonti vicine alla questione. L'importo potrebbe essere incluso nella proposta per il prossimo Bilancio Ue settennale, che dovrebbe essere presentato entro la fine del mese. Se approvato dagli Stati, il finanziamento inizierebbe a essere erogato nel 2028.
Trump: "Armi a Kiev, Putin sta uccidendo troppe persone"
"Vogliamo dare armi difensive" all'Ucraina perché "Putin non sta trattando bene gli esseri umani. Sta uccidendo troppe persone", ha detto Donald Trump.
Furia Trump contro Putin: "Fa stro......" Ed evoca nuove sanzioni
Putin sta dicendo "un sacco di stronzate" sull'Ucraina: lo ha detto Donald Trump rispondendo ai reporter durante una riunione di governo. Nel corso del suo intervento ha anche rievocato l'ipotesi sanzioni contro la Russia in una riunione di governo.
Trump ribadisce sua frustrazione: "Non sono contento di Putin"
"Non sono contento di Putin": Donald Trump ha ribadito in una riunione di governo la sua frustrazione con lo zar per la prosecuzione della sua offensiva in Ucraina.
Kiev: "In arrivo rimpasto di governo, ma non cambia la linea politica"
"Si parla molto qui in Ucraina" di un possibile rimpasto di governo, che potrebbe essere formalizzato già dalla prossima settimana, e dall'amministrazione presidenziale arrivano "segnali che indicano che vi saranno numerosi cambiamenti tra i ministri in carica", anche se al momento "manca un confronto con le forze parlamentari, inclusa la maggioranza". Lo afferma in un'intervista all'Adnkronos la deputata del partito all'opposizione Solidarietà Europea, Ivanna Klympush-Tsintsadze, presidente della commissione per l'Integrazione dell'Ucraina nell'Unione Europea della Verkhovna Rada. "Purtroppo queste decisioni non sembrano essere condivise con i partiti presenti in Parlamento". Tuttavia, precisa Klympush-Tsintsadze, il rimpasto non comporterà un cambio di linea politica o "un miglioramento dell'efficienza dell'esecutivo" anzi - conclude la deputata - "prevediamo che il nuovo governo proseguirà sulla stessa linea di quello attuale"
Guardian: scorte Patriot Usa scese al 25%
Gli Usa dispongono solo di circa il 25% di missili intercettori Patriot necessari per tutti i piani militari del Pentagono, dopo aver esaurito le scorte in Medio Oriente negli ultimi mesi, un calo allarmante che ha portato l'amministrazione Trump a congelare l'ultimo trasferimento di munizioni a Kiev. Lo scrive il Guardian. Le scorte di Patriot sono scese così in basso da suscitare preoccupazione al Pentagono per il rischio di compromettere potenziali operazioni militari Usa, e il vicesegretario alla Difesa Stephen Feinberg ha autorizzato l'interruzione della fornitura in corso, con l'ok del capo del Pentagono Pete Hegseth.
Zelensky sanziona cinque aziende cinesi per fornitura di componenti a droni russi
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato un decreto che prevede sanzioni contro cinque aziende registrate in Cina accusate per la fornitura di componenti trovate in droni di fabbricazione russa usati per attaccare il territorio ucraino. Lo riferisce The Kyiv Independent, precisando che nel mirino - come pubblicato sul sito della presidenza ucraina insieme alla decisione del Consiglio di sicurezza nazionale e difesa dell'Ucraina - sono finite Central Asia Silk Road International Trade, Suzhou Ecod Precision Manufacturing, Shenzhen Royo Technology, Shenzhen Jinduobang Technology e Ningbo Blin Machinery. Il decreto, ricorda The Kyiv Independent, arriva dopo che lo Sbu aveva confermato nei giorni scorsi di aver rinvenuto parti fabbricate in Cina nei droni abbattuti durante l'attacco del 4 luglio su Kiev.
Kiev vuole i dettagli dagli Usa sulle armi: "La continuità è cruciale"
L'Ucraina fa sapere che sta cercando di chiarire i dettagli dopo l'annuncio di Donald Trump sulla ripresa delle forniture di armamenti passati pochi giorni dalla sospensione da parte del Pentagono. Lo riporta il Guardian che riferisce di una nota del ministero della Difesa di Kiev che ha precisato di non aver ricevuto notifiche formali su cambiamenti di politica e sottolineato come sia di "importanza cruciale" per l'Ucraina mantenere "stabilità, continuità e prevedibilità" nella fornitura di armamenti, soprattutto per quanto riguarda i sistemi di difesa aerea. "Siamo grati agli Usa per tutto il sostegno e apprezziamo molto l'impegno dei partner americani volto ad arrivare a una pace vera", aggiunge la dichiarazione rilanciata dal giornale britannico
Trump ha promesso a Zelensky 10 intercettori Patriot
Il presidente americano Donald Trump si è impegnato nel corso dell'ultimo colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a contribuire al rafforzamento delle difese aeree di Kiev: secondo fonti citate da Axios Trump - che nella notte ha promesso più armi a Kiev - ha assicurato l'invio immediato di 10 intercettori per sistemi Patriot e ha promesso di aiutare a trovare altri mezzi di sostegno alla difesa aerea.
Berlino, Russia dovrà pagare i danni provocati con guerra
Il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, ha assicurato al Consiglio d'Europa il pieno sostegno della Germania alla lotta per la democrazia e la giustizia alla luce della guerra della Russia contro l'Ucraina. "Un pilastro dello stato di diritto è che gravi violazioni delle norme riconosciute non possono rimanere senza conseguenze", ha dichiarato Wadephul aggiungendo che gli aggressori devono essere consapevoli che devono pagare per i danni causati dalle loro azioni illecite. La Russia è stata espulsa dal Consiglio d'Europa nel marzo 2022. Wadephul ha definito l'espulsione logica, poiché Mosca ha gravemente violato i suoi principi fondamentali di libertà democratica. Questi principi fondamentali sono oggi più che mai sotto attacco. "Ecco perché dobbiamo difenderli", ha spiegato il ministro.
Cremlino: "Armi a Kiev sono in contrasto con soluzione pacifica"
"È ovvio che le forniture di armi all'Ucraina continuano ed è ovvio che anche gli europei stanno attivamente partecipando al rifornimento di armi all'Ucraina. Queste azioni sono molto probabilmente in contrasto con i tentativi di promuovere una soluzione pacifica". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, come riporta l'agenzia Tass, commentando le parole di Donald Trump secondo cui gli Stati Uniti avrebbero inviato "altre armi" a Kiev. "Per quanto riguarda quali forniture e in quali quantità continuino ad arrivare in Ucraina dagli Stati Uniti, ci vorrà del tempo per chiarire la questione una volta per tutte. Circolano molte informazioni contraddittorie", ha aggiunto Peskov.
Cremlino: "Apprezziamo sforzi di Trump. Ma Usa restano un paese ostile"
Il Cremlino ha espresso apprezzamento per le iniziative degli Stati Uniti volte ad avviare un dialogo diretto tra Mosca e Kiev, ma ha precisato che Washington resta ufficialmente nella lista russa dei Paesi ostili. "Per ora questa lista non ha subito alcuna modifica", ha dichiarato il portavoce presidenziale Dmitry Peskov durante un briefing con i giornalisti, ripreso da Interfax. "Senza dubbio, apprezziamo molto gli sforzi degli Stati Uniti - e personalmente del presidente Trump e dei membri del suo team - per avviare un processo negoziale diretto tra Russia e Ucraina. E riteniamo certamente che tra i nostri Paesi ci sia un potenziale molto ampio per rilanciare le relazioni commerciali ed economiche e avviare numerosi progetti in ambito economico, investimenti reciproci, commercio e così via". Peskov ha sottolineato che questi progetti "sono richiesti dagli imprenditori di entrambi i Paesi e potrebbero portare loro grandi profitti". Tuttavia, ha aggiunto, "gli Stati Uniti attualmente applicano una serie di restrizioni nei confronti della Russia. Riteniamo che queste sanzioni siano illegali e danneggino non solo i nostri imprenditori, ma anche quelli statunitensi". Alla domanda su una possibile rimozione degli Usa dalla lista dei Paesi ostili, Peskov ha chiarito che "naturalmente, la lista dei Paesi ostili può essere rivista, non è un dogma. Uno Stato rimane ostile finché compie azioni ostili nei confronti del nostro Paese. Dopo che tali azioni cessano e inizia una fase di normalizzazione e ricostruzione delle relazioni bilaterali, allora può essere messo all'ordine del giorno anche il tema della revisione di questa lista".
Kiev: "Reale minaccia russa alla Nato, Putin usa la Corea del Nord contro l'Europa"
"La minaccia di guerra per i paesi della Nato è molto concreta". Lo ha scritto su 'X' il capo dell'ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak, affermando che "la Russia sta già usando la Corea del Nord per fare la guerra in Europa" e "nessuno sa dove questi cosiddetti 'volontarì in uniforme russa arriveranno prossimamente: vicino ai confini degli Stati baltici o di stanza a Kaliningrad". Yermak ha quindi aggiunto che "la Russia ha recentemente approvato una legge che consente ai cittadini stranieri senza cittadinanza russa di prestare servizio nell'esercito terroristico. Dopo che Putin non è riuscito a nascondere il coinvolgimento delle truppe nordcoreane, questa mossa apre la strada al reclutamento di 'volontarì nordcoreani a prezzi ancora più bassi".
WSJ: "Trump nega di aver autorizzato lo stop agli aiuti a Kiev"
Nel colloquio telefonico con Volodymyr Zelensky dello scorso 4 luglio, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha negato di essere responsabile della sospensione degli aiuti militari all'Ucraina. Lo rivela il Wall Street Journal, citando fonti informate sulla conversazione. Secondo il quotidiano, Trump avrebbe spiegato al leader ucraino che la pausa nelle forniture - tra cui batterie Patriot e munizioni di precisione - era stata necessaria per consentire una revisione delle scorte del Pentagono, dopo i recenti attacchi statunitensi contro infrastrutture nucleari iraniane. Il presidente americano ha tuttavia precisato di non essere stato lui a ordinare lo stop, e nelle scorse ore ha annunciato la ripresa degli aiuti. La sospensione, avvenuta il 2 luglio, sarebbe stata decisa unilateralmente dal segretario alla Difesa Pete Hegseth, secondo quanto riferito da NBC News, nonostante valutazioni interne del Pentagono indicassero che gli invii non avrebbero compromesso la prontezza militare americana. Il giorno successivo, Trump ha avuto un colloquio telefonico con Vladimir Putin, al termine del quale si è detto "molto deluso" dal comportamento del Cremlino
FT: "Zelensky ha promesso a Trump di nominare un nuovo ambasciatore in Usa"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha promesso a Donald Trump di sostituire l'ambasciatore ucraino a Washington in occasione di un prossimo, sostanziale rimpasto di governo a Kiev, in programma probabilmente per la prossima settimana. A scriverne oggi è il Financial Times, che cita diversi funzionari a conoscenza della questione. Trump e Zelensky hanno discusso telefonicamente venerdì della sostituzione dell'ambasciatrice Oksana Markarova - considerata da molti alleati di Trump al Congresso troppo vicina ai Democratici - e hanno concordato che i loro team avrebbero tenuto ulteriori consultazioni sui potenziali candidati da valutare, ricostruisce Ft citando le sue fonti. L'avvicendamento all'incarico di ambasciatore appare come un tentativo di Zelensky di compiacere il presidente degli Stati Uniti in un momento delicato per l'Ucraina, dopo che la Casa Bianca ha sospeso la consegna di alcune armi chiave la scorsa settimana. Zelensky sta cercando di nominare un "buon negoziatore" come ambasciatore, ha affermato un alto funzionario ucraino coinvolto nel processo. Il tutto nel quadro del previsto rimpasto: il leader ucraino probabilmente riorganizzerà nuovamente il suo governo la prossima settimana, assicurano tre funzionari vicini al presidente. Dall'inizio della guerra Zelensky ha riorganizzato il suo governo diverse volte. Balazs Jarabik, ex diplomatico dell'UE a Kiev, considera i cambiamenti in arrivo una risposta alle crescenti pressioni politiche, economiche e sociali. "Piuttosto che indicare un cambio di direzione strategica, il rimpasto sembra mirato a contenere il malcontento, proiettare un senso di rinnovamento e mantenere il controllo in un contesto di crescente pressione su più fronti", ha affermato.
Pentagono conferma, invieremo nuove armi a Kiev per difendersi
Il Pentagono ha confermato che gli Stati Uniti invieranno ulteriori armi all'Ucraina. La conferma, in una nota ufficiale, giunge dopo che il presidente Usa Donald Trump qualche ora fa ha detto che Washington dovrà inviare altre armi perché gli ucraini "devono essere in grado di difendersi" dal momento che l'Ucraina viene colpita "molto, molto duramente", un annuncio giunto pochi giorni dopo l'annuncio di una pausa nelle forniture di alcune armi a Kiev. "Su indicazione del presidente Trump, il Dipartimento della Difesa invierà ulteriori armi difensive all'Ucraina per garantire che gli ucraini possano difendersi mentre noi lavoriamo per garantire una pace duratura e porre fine alle uccisioni", ha dichiarato il portavoce capo del Pentagono, Sean Parnell