
Nei saloni dell'Eliseo di Parigi si è svolta la riunione della "Coalizione dei volenterosi" sull'Ucraina, presieduta da Emmanuel Macron e dal premier britannico Keir Starmer, collegato a distanza. La presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, partecipa in video collegamento.
Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, è stato costretto a rientrare a Madrid per un guasto all'aereo. Intanto Donald Trump ostenta ottimismo: "Qualcosa accadrà". Ma fa sapere che Zelensky e Putin, con cui ha parlato, "non sono ancora pronti" (a vedersi).
Tajani: "Per una tregua i tempi sono lunghi, ma guai ad arrendersi"
"I tempi sono lunghi in Russia e Ucraina, rischiano di essere lunghi anche in Medioriente, però guai ad arrendersi. Se la causa è giusta bisogna andare avanti, bisogna insistere affinché le parti in conflitto ascoltino le voci della saggezza e si rendano conto che tutte queste vite umane che vengono travolte finiranno sulla coscienza di chi non vuole ascoltare parole di pace". Lo ha dichiarato il ministro degli esteri Antonio Tajani che questa sera sarà insignito del Premio 'Fare pacè conferito nell'ambito del Festival Dannuziano al vicepremier per l'impegno profuso nella promozione del dialogo fra Israele e Paesi arabi e per il sostegno concreto garantito alla popolazione di Gaza.
Kallas: "Attacco a operatori danesi sottolinea la brutalità di Mosca"
"La morte di operatori umanitari danesi in un attacco missilistico sottolinea la brutalità della guerra russa in Ucraina. Gli attacchi alle missioni umanitarie costituiscono una grave violazione del diritto internazionale. L'Ue rimane ferma nel sostenere l'Ucraina e chiederà conto ai responsabili". Lo scrive su X l'Alta rappresentante Ue per la politica estera Kaja Kallas.
Stop a fondi Usa per la sicurezza dei Paesi Ue al confine con la Russia
Gli Usa elimineranno gradualmente i programmi di assistenza alla sicurezza per gli eserciti europei lungo il confine con la Russia, spingendo il continente a finanziare maggiormente la propria difesa. Lo scrive il Financial Times, secondo cui si tratta di un budget di oltre 1 miliardo di dollari. La scorsa settimana funzionari del Pentagono hanno informato i diplomatici europei che gli Stati Uniti non finanzieranno più programmi di addestramento ed equipaggiamento per le forze armate nei Paesi dell'Europa orientale che si troverebbero in prima linea in un eventuale conflitto con la Russia, secondo fonti vicine al dossier.
La Spagna contribuirà all'architettura di sicurezza per Kiev
La Spagna, in qualità di membro della Coalizione dei Volenterosi, "continuerà a fornire il proprio sostegno all'Ucraina" e "contribuirà alla definizione dell'architettura di sicurezza per garantirne la stabilità una volta che saranno create le condizioni". E' quanto hanno riferito fonti governative spagnole citate da elDiario.es, al termine della riunione a Parigi. Le fonti, riferisce il media iberico, non hanno precisato quali misure Madrid sarebbe pronta ad adottare per garantire la sicurezza dell'Ucraina né se la Spagna rientra nel gruppo dei 26 Paesi che secondo il presidente francese Emmanuel Macron si è impegnato a schierare truppe o a "essere presente a terra, mare o aria" per garantire la sicurezza dell'Ucraina.
Gran Bretagna: "Accordo dei volenterosi su missili a lungo raggio a Kiev"
Il Regno Unito evidenzia l'impegno collettivo dei partner della cosiddetta coalizione dei Volenterosi a fornire "missili a lungo raggio" all'Ucraina fra le conclusioni del vertice odierno di Parigi, che Keir Starmer ha co-presieduto da remoto con Emmanuel Macron. Downing Street sottolinea inoltre come Starmer nel suo intervento abbia invocato "un'intensificazione delle pressioni" su Vladimir Putin per spingere la Russia alla pace. Quanto al contributo militare britannico per le garanzie post-belliche a Kiev, Londra si è detta da tempo pronta a schierare un contingente sul terreno con altri, a patto che ci sia una copertura Usa.
Zelensky: "Trump scontento per acquisti di petrolio russo da parte dell'Ue"
Donald Trump ha espresso la sua frustrazione nei confronti dei Paesi dell'Ue che continuano ad acquistare petrolio russo, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo che il presidente statunitense ha parlato con lui e i leader europei. "Il presidente Trump è molto insoddisfatto del fatto che il petrolio russo venga acquistato dall'Europa. Tra gli altri, ci sono due paesi, sappiamo che sono Ungheria e Slovacchia", ha detto Zelensky ai giornalisti a Parigi dopo la videocall dei volenterosi.
Tusk: "No a truppe polacche in Ucraina nemmeno dopo la fine della guerra"
"I singoli paesi garantiscono la loro presenza o partecipazione per garantire la sicurezza dell'Ucraina. La Polonia, come abbiamo ripetutamente sottolineato, non prevede di inviare truppe in Ucraina, nemmeno dopo la fine della guerra. Siamo responsabili della logistica". Lo ha detto il premier polacco Donald Tusk ai cronisti dopo la riunione della coalizione dei Volenterosi a Parigi.
Il primo ministro ha definito "impegnativi" i colloqui con il presidente americano Donald Trump, aggiungendo tuttavia che "sia l'Europa che gli Stati Uniti vogliono mantenere e rafforzare l'unità occidentale contro le minacce provenienti dall'Est", cosa che "richiede ancora un lavoro intenso". Tusk ha poi detto che "al momento, non si parla di un incontro tra il presidente Zelensky e il presidente Putin".
Von der Leyen: "In gioco c'è la sicurezza di tutta l'Europa"
"È stato un incontro cruciale, perché sappiamo tutti che la posta in gioco è il futuro e la sicurezza dell'intero continente. I leader hanno approvato il lavoro dei loro capi di Stato maggiore della difesa e dei ministri della difesa. Saremo implacabili nei nostri sforzi per mantenere forte l'Ucraina, sicura l'Europa e raggiungere la pace". Lo dichiara la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen al termine dell'incontro di Parigi.
Zelensky: "Se Putin mi invita a Mosca, non vuole incontro"
"I partner americani ci hanno detto che Putin mi ha invitato a Mosca. Credo che se non volete che ci sia un incontro, dovreste invitarmi a Mosca. Penso che la Russia abbia iniziato a parlare di un incontro, il che è già positivo. Ma finora non vediamo la loro volontà di porre fine alla guerra". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante una conferenza stampa congiunta con il presidente francese Emmanuel Macron a Parigi, citato da Interfax Ucraina. Secondo lui, incontri di questo livello dovrebbero portare a qualche risultato, "preferibilmente la fine della guerra".
Zelensky: "Presenza delle forze armate dei partner è tra le garanzie"
Le forze armate dei paesi partner saranno coinvolte nelle garanzie di sicurezza dell'Ucraina e c'è un'intesa sul numero approssimativo di coloro che hanno aderito. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa dopo al videocall dei volenterosi, citato da Interfax Ucraina. "Abbiamo concordato che ci sarà una presenza. Non sono ancora pronto a rivelare il numero esatto, anche se, a dire il vero, lo stiamo già condividendo tra noi, sappiamo approssimativamente il numero di coloro che hanno già dato il loro consenso. E la presenza, come ho detto, è diversa, sia in cielo, in mare e sulla terraferma", ha detto Zelensky durante la conferenza stampa congiunta con il presidente francese Emmanuel Macron a Parigi.
Macron: "Italia, Polonia e Germania tra i 26 contributori"
"Italia, Polonia e Germania sono fra i 26 paesi" che parteciperanno alle garanzie di sicurezza, "con un contributo che va dalla rigenerazione dell'esercito ucraino, al dispiegamento di truppe di terra, mare e cielo, o con la messa a disposizione di basi". Lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, al termine della riunione dei Volenterosi a Parigi. "Ognuno ha le sue modalità di contributo, alcuni inviando truppe sul territorio, altre mettendo a disposizione le loro basi Nato, non voglio qui dare dettagli, ma tutti e tre i paesi sono contributori importanti a queste garanzie di sicurezza", ha aggiunto.
Meloni ai volenterosi: "Italia indisponibile per soldati a Kiev"
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato oggi in collegamento da Roma a una riunione della ‘Coalizione dei Volenterosi’ a livello Leader. La riunione, ricorda una nota di palazzo Chigi, fa parte dei seguiti degli incontri volti ad approfondire il percorso verso una pace giusta e duratura in Ucraina. La premier, viene spiegato, “ha nuovamente illustrato la proposta di un meccanismo difensivo di sicurezza collettiva ispirato all’articolo 5 del Trattato di Washington, quale elemento qualificante della componente politica delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina”. “Nel ribadire l’indisponibilità dell’Italia a inviare soldati in Ucraina, Meloni ha confermato l’apertura a supportare un eventuale cessate il fuoco con iniziative di monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini”, sottolinea la nota.
Cosa: "Uniamo le forze per garanzie a Kiev in mare, terra e aria"
"Abbiamo tenuto un importante incontro della Coalizione dei Volenterosi. Stiamo unendo le forze per rafforzare le garanzie di sicurezza dell'Ucraina: attraverso l'aria, il mare, la terra e la rigenerazione delle forze ucraine. La Coalizione non solo è volenterosa, ma anche in grado di mantenere le promesse". Lo scrive sui social il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa dopo il vertice di Parigi. "Allo stesso tempo, continuiamo a lavorare per esercitare pressione sulla Russia attraverso ulteriori sanzioni. La Russia deve porre fine immediatamente alle uccisioni. Domani avrò l'onore di unirmi al presidente Zelensky a Uzhhorod per rivolgermi al Congresso delle Autorità Regionali e rendere omaggio alla resilienza delle regioni e delle comunità locali ucraine", aggiunge.
Zelensky: "Putin userà incontro in Cina per continuare la guerra"
"Siamo tutti d'accordo che la forza dell'Ucraina è la forza del mondo e noi stiamo lavorando attivamente per assicurare la nostra sicurezza. Adesso vediamo che la Russia sta respingendo tutte le iniziative di pace, Putin non è d'accordo a ristabilire la pace" e "abbiamo visto l'incontro in Cina" che "userà come permesso per continuare la sua guerra". Lo ha detto Volodymyr Zelensky in conferenza stampa al termine della videocall dei volenterosi. "Putin cerca di far vedere come se fosse resistente alla pressione", ma "noi abbiamo un'altra visione su questo argomento: la pressione sta funzionando e l'economia russa sta avendo sempre più problemi e noi continueremo in questa direzione. Abbiamo parlato anche delle nuove sanzioni, anche delle sanzioni secondarie e delle tariffe speciali nel commercio che possono essere d'aiuto".
Berlino: decideremo a tempo debito l'intervento militare
"Gli europei sono disposti a contribuire in modo decisivo a forti garanzie di sicurezza per l'Ucraina dopo una soluzione negoziale. La Germania darà il proprio contributo". È quello che si legge in una nota della cancelleria tedesca dopo l'incontro dei volenterosi a Parigi. "Il governo federale è disposto ad ampliare il proprio impegno. La Germania deciderà in merito a un intervento militare a tempo debito, una volta chiarite le condizioni quadro", continua la nota. "Ciò riguarda, tra l'altro, la natura e la portata dell'impegno degli Stati Uniti e l'esito del processo negoziale". A decidere sarà comunque il Bundestag.
Macron: "Se la Russia rifiuta il negoziato, risposte e sanzioni"
"Se la Russia continua a rifiutare i negoziati di pace concreti - e questa è l'unica conclusione che si può trarre dalle sue scelte - noi adotteremo ulteriori sanzioni insieme con gli Stati Uniti e daremo risposte chiare a questo rifiuto di progredire": lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, al termine della riunione dei Volenterosi all'Eliseo. "Questo è anche quanto espresso poco fa dal presidente Donald Trump durante la nostra chiamata", ha aggiunto.
Trump ai leader europei: "Stop all'acquisto del petrolio russo"
Donald Trump ha detto ai leader europei che l'Europa deve smettere di acquistare petrolio russo che, a suo dire, sta aiutando Mosca a finanziare la sua guerra contro l'Ucraina: lo riferisce la Reuters sul suo sito citando un funzionario della Casa Bianca. Il presidente Usa, partecipando alla call della "Coalizione dei Volenterosi", ha anche sottolineato che i leader europei devono esercitare pressioni economiche sulla Cina perchè finanzia gli sforzi bellici della Russia", ha aggiunto la stessa fonte. Secondo il tycoon, Mosca ha ricevuto in un anno dalla Ue 1,1 miliardi di euro dalla vendita di carburante.
Macron: "Precondizioni di Mosca immorali, illegali, impossibili"
"Il problema è Mosca e questa sua guerra di aggressione": lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, al termine della riunione dei Volenterosi a Parigi, al fianco di Volodymyr Zelensky. "Esigendo come precondizione a qualsiasi discussione di pace il ritiro dell'esercito ucraino da un territorio più o meno equivalente a quello che è costato circa 250.000 morti e un milione di soldati fuori combattimento alla Russia, Mosca formula un'idea immorale, illegale ed impossibile".
Berlino: continuare a lavorare per vertice su cessate il fuoco
"In primo luogo, occorre continuare a lavorare per organizzare un vertice a cui partecipi anche il presidente Zelensky. In tale occasione dovrà essere concordato un cessate il fuoco. Se la parte russa continuerà a prendere tempo, l'Europa aumenterà la pressione delle sanzioni per aumentare le possibilità di una soluzione diplomatica". È quello che si legge in una nota della cancelleria tedesca, dopo l'incontro dei volonterosi, al quale il cancelliere tedesco Merz ha partecipato da remoto.
Macron: "La Russia ha perso un milione di soldati"
"Non conosciamo il bilancio preciso di questa guerra. Ma sappiamo che la Russia ha perso nel suo disegno oltre un milione di soldati, uccisi o feriti, per conquistare meno dell'1% del territorio ucraino dal novembre 2022". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al termine della riunione dei Volenterosi all'Eliseo.
Macron: "26 Paesi si sono impegnati per truppe in Ucraina"
"A tutt'oggi 26 paesi di questa Coalizione dei Volenterosi si sono impegnati per inviare truppe in Ucraina come forze di riassicurazione fin dal giorno seguente alla firma di una pace": lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al termine della riunione dei Volenterosi a Parigi. Macron precisa che il loro obiettivo "non è di fare la guerra ma di garantire la pace e un cessate il fuoco, e prevenire un nuovo attacco".
Zelensky: "Principale garanzia è avere un esercito ucraino forte"
"All'incontro odierno della Coalizione dei Volentieri hanno partecipato i leader di persona e online. Oltre 30 paesi, tutti uniti dallo stesso obiettivo: porre fine a questa guerra con una pace affidabile e una sicurezza a lungo termine. Abbiamo discusso in dettaglio la disponibilità di ciascun paese a contribuire a garantire la sicurezza sulla terraferma, in mare, in aria e nel cyberspazio. Abbiamo coordinato le posizioni e rivisto gli elementi delle garanzie di sicurezza. Sono grato a tutti per aver compreso che la principale garanzia di sicurezza è un esercito ucraino forte". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Condividiamo la stessa opinione che la Russia stia facendo ogni sforzo per prolungare il processo negoziale e prolungare la guerra. Il sostegno all'Ucraina deve essere aumentato e la pressione sulla Russia deve essere intensificata. Sono in corso i preparativi per il 19° pacchetto di sanzioni dell'Ue. Anche il Giappone sta lavorando a misure sanzionatorie. Ringrazio tutti per questo importante lavoro, per il sostegno al nostro popolo e per la loro disponibilità a continuare a stare al fianco dell'Ucraina e ad aiutarci a proteggere vite umane. Desidero esprimere un ringraziamento speciale al Presidente Trump per tutti i suoi sforzi volti a porre fine a questa guerra e per la disponibilità dell'America a fornire sostegno all'Ucraina da parte sua", ha sottolineato.
Conclusa la telefonata fra i leader dei Volenterosi e Trump
Si è conclusa all'Eliseo la telefonata fra alcuni leader che fanno parte della coalizione dei Volenterosi, Volodymyr Zelensky e il presidente americano Donald Trump. La telefonata si è prolungata fino a poco prima delle 16, il doppio di quanto previsto. Macron e gli altri leader sono ora attesi alla conferenza stampa nei saloni dell'Eliseo.
Kiev: attacco russo contro la missione umanitaria di sminamento, due morti
Il capo dell'amministrazione regionale di Chernihiv, Vyacheslav Chaus, ha affermato che due persone sono state uccise in un attacco russo, mentre altre tre sono rimaste ferite. Chaus ha sottolineato che si è trattato di un attacco mirato contro gli operatori della missione umanitaria di sminamento 'Danish Refugee Council'. Il missile ha colpito la comunità di Kyseliv, situata vicino a Chernihiv. Lo riporta Rbc-Ucraina. "All'inizio, i russi hanno disseminato la zona di esplosivi e mine. Ora stanno uccidendo persone, civili, rischiando la vita per liberare la nostra terra dalle conseguenze dell'invasione russa", ha aggiunto Chaus.
Starmer: "Di Putin non ci si può fidare"
"Di Vladimir Putin non ci si può fidare, sta ritardando di proposito i colloqui di pace mentre lancia attacchi contro l'Ucraina". Lo ha detto il premier britannico, Keir Starmer, parlando collegato da remoto alla riunione della coalizione dei volenterosi a Parigi. Lo riferisce l'emittente britannica Sky News, citando un portavoce di Downing Street. "Ciò è stato ulteriormente sottolineato dagli attacchi indiscriminati a Kiev della scorsa settimana, che hanno causato danni significativi agli edifici del British Council e della delegazione dell'Ue", ha affermato un portavoce di Downing Street
Zelensky: "Stiamo dando concretezza alle garanzie di sicurezza per l'Ucraina"
"Stiamo dando concretezza alle garanzie di sicurezza a lungo termine per l'Ucraina e garantendo già ora il supporto alle nostre Forze di Difesa ucraine. Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla fine della riunione dei Volenterosi.
Conclusa la riunione dei Volenterosi. Alle 14 la telefonata con Donald Trump
Si è conclusa a Parigi la riunione dei Volenterosi per l'Ucraina, con 35 leader partecipanti, alcuni in presenza, altri in videoconferenza. Alle 14 il programma prevede una telefonata con il presidente americano Donald Trump. Alla chiamata al presidente americano - confermano le fonti - sarà presente fra gli altri il presidente ucraino Zelensky.
Tajani: "Zelensky non deve andare in ginocchio da Putin"
L'invito a Mosca di Putin "mi pare un modo per avere un confronto diretto con Zelensky, gli incontri si fanno in zone neutrali, non credo che Zelensky debba andare in ginocchio da Putin. E' giusto che ci si incontri in una città neutrale, Ginevra o in una città della Turchia". Lo ha detto il vicepremier e leader di FI Antonio Tajani a margine di una conferenza alla Camera.
Witkoff lascia la riunione in anticipo
L'inviato del presidente americano, Donald Trump, Steve Witkoff, "ha partecipato ad una parte dei lavori della Coalizione dei volenterosi ed è intervenuto davanti a tutti i capi di stato e di governo presenti. Ha dovuto lasciare la riunione, come era previsto, per un altro impegno": è quanto si apprende da fonti dell'Eliseo dopo che alcuni giornalisti presenti avevano visto allontanarsi l'inviato di Trump. Le fonti della presidenza francese e della Coalizione, precisano che "Witkoff sarà di ritorno per la telefonata con Donald Trump", prevista nel programma per le 14
Von der Leyen: "Cruciale l'incontro dei Volenterosi"
"A Parigi per un incontro cruciale della Coalizione dei Volenterosi sulle garanzie di sicurezza. Abbiamo lavorato su tre compiti fondamentali. Trasformare l'Ucraina in un porcospino d'acciaio, costruire una forza multinazionale per l'Ucraina sostenuta dagli Stati Uniti, rafforzare la posizione difensiva dell'Europa. Ora andiamo avanti". Lo scrive sui social la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
Sanchez rientra a Madrid per un guasto aereo
Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, è stato costretto a rientrare a Madrid, dopo la partenza alla volta di Parigi per il vertice dei volenterosi sull'Ucraina, da un'avaria dell'aereo si Stato, informano fonti ufficiali. Il premier parteciperà alla riunione della coalizione dei volenterosi in collegamento in videoconferenza.
Nato: "Non è la Russia che può decidere sullo schieramento delle truppe occidentali"
Il segretario generale della Nato, Marc Rutte, ha detto che "non è la Russia" che può decidere sullo schieramento di truppe occidentali in Ucraina. In precedenza la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, aveva affermato che "la Russia non discuterà l'idea di un intervento militare straniero in Ucraina in nessuna forma".
Trump: "Putin e Zelensky non ancora pronti, ma qualcosa succederà"
"Ho seguito la situazione, l'ho vista e ne ho parlato con il presidente Putin e il presidente Zelensky. Qualcosa accadrà, ma non sono ancora pronti. Ma qualcosa succederà. Ce la faremo". Così Donald Trump in un'intervista a Cbs, rilanciata sul suo account Truth, alla vigilia della riunione dei Volenterosi con il leader ucraino a Parigi.