Trump-Zelensky parlano dei missili Tomahawk

Il presidente ucraino: "Colloquio positivo, abbiamo parlato di difesa aerea", Intanto Kiev ha colpito un'altra raffineria a 1400 km di distanza

Trump-Zelensky parlano dei missili Tomahawk
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"Ho avuto una telefonata con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, molto positiva e produttiva", ha scritto su X Volodymr Zelensky. "Mi sono congratulato con per il suo successo e per l'accordo in Medio Oriente che è riuscito a raggiungere, un risultato straordinario. Se una guerra può essere fermata in una regione, allora sicuramente anche altre guerre possono essere fermate, inclusa quella russa. Ho informato il presidente Trump degli attacchi della Russia al nostro sistema energetico e apprezzo la sua disponibilità a sostenerci. Abbiamo discusso delle opportunità per rafforzare la nostra difesa aerea, nonché degli accordi concreti su cui stiamo lavorando per garantirlo. Ci sono buone opzioni e idee concrete su come rafforzarci davvero. La parte russa deve essere pronta a impegnarsi in una vera diplomazia: questo si può ottenere con la forza. Grazie, signor presidente".

Nella loro conversazione Trump e Zelensky hanno discusso della possibilità che Kiev ottenga i missili a lungo raggio Tomahawk, che darebbero la possibilità di colpire in profondità la Russia, compresa Mosca. Lo riferisce Axios, citando due fonti informate secondo cui il colloquio è durato circa 30 minuti.

Kiev prende di mira la produzione russa di idrocarburi

Intanto, mentre prosegue il martellante bombardamento russo su Kiev, gli ucraini hanno colpito di nuovo in profondità in territorio russo, attaccando e incendiando una raffineria di petrolio della Bashneft-Unpz a Ufa, capoluogo della repubblica della Baschiria, a nord del Kazakistan, a 1.400 km di distanza dal fronte ucraino. Lo scrive Ukrinform, citando una fonte informata dell gruppo per le operazioni speciali del servizio di sicurezza Ssu, che avrebbe condotto il raid mirato con un drone. Una nuova operazione che mira a colpire la Russia sulla vitale produzione di idrocarburi, che secondo Kiev è già menomata del 20% circa. "Questo è il terzo attacco in profondità dell'Ssu in Bashkiria nell'ultimo mese, a 1.400 chilometri dall'Ucraina. Attacchi di questo tipo dimostrano che non ci sono luoghi sicuri nelle retrovie della Federazione Russa. L'Ssu può raggiungere qualsiasi obiettivo in territorio nemico che operi contro l'Ucraina", ha sottolineato la fonte a Ukrinform.

Attacco russo nella regione di Odessa

Le forze russe hanno attaccato la città e l'Oblast di Odessa con droni nella notte tra il 10 e l'11 ottobre, lasciando circa 50 città e villaggi senza elettricità. Secondo il Servizio di emergenza statale dell'Ucraina e la procura della Regione di Odessa, gli attacchi hanno causato incendi in un impianto energetico e in un complesso alberghiero e di ristorazione di tre piani a Odessa. Il Servizio di emergenza statale ha tratto in salvo due persone. Una donna di 47 anni è rimasta ferita. In totale, 44 insediamenti nell'Oblast sono rimasti senza elettricità.

Ripristinata la corrente sulla riva sinistra di Kiev

L'elettricità è stata ripristinata sulla riva sinistra del fiume Dnipro nella capitale ucraina Kiev, dopo il massiccio attacco russo nella notte tra giovedì e ieri. Dtek, la più grande compagnia energetica privata in Ucraina, citata dall'Ukrainska Pravda, fa sapere: "A Kiev la riva sinistra è tornata ad avere elettricità dopo gli attacchi. Continueremo a lavorare finché ogni famiglia non avrà di nuovo l'elettricità. Grazie per la pazienza, la comprensione e il forte supporto.

" Le centrali termoelettriche di proprietà di Dtek erano state gravemente danneggiate nell'attacco. Alle 19 di venerdì, fa sapere l'Ukrainska Pravda, era stato già ripristinato l'approvvigionamento idrico in tutti i quartieri di Kiev, dopo i danni provocati nell'attacco.

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