Putin: "L'invasione del febbraio 2022 giusta e tempestiva". Braccio di ferro con gli Usa sui Tomahawk a Kiev

La decisione degli Usa potrebbe cambiare le sorti sul campo. Orban fa sapere che l'Ungheria non è obbligata al sì per l'adesione dell'Ucraina all'Ue. Kiev: "A Zaporizhzhia rischio catastrofe nucleare"

Putin: "L'invasione del febbraio 2022 giusta e tempestiva". Braccio di ferro con gli Usa sui Tomahawk a Kiev
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Il presidente Donald Trump è tornato a parlare della guerra in Ucraina, toccando un tema estremamente delicato, l'invio dei missili Tomahawk a Kiev.

Non ha fornito dettagli, aggiungendo che vorrebbe "porre alcune domande" agli ucraini su come intendono utilizzare i missili e che non vorrebbe "un'escalation". Il presidente ungherese Orban, intanto, fa sapere che il proprio Paese non sente obblighi morali di sostenere l'adesione di Kiev all'Ue.

Putin, decisione febbraio 2022 giusta,manteniamo obiettivi

"Le decisioni prese nel febbraio 2022" con l'invasione dell'Ucraina sono state "giuste e tempestive" e "il compito della Russia rimane lo stesso: dobbiamo garantire il raggiungimento incondizionato di tutti gli obiettivi". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. "La Russia mantiene pienamente l'iniziativa strategica" sul campo, ha detto il presidente citato da Interfax, rivendicando che le truppe russe hanno conquistato "quasi 5.000 km quadrati di territorio quest'anno" in Ucraina e che "le forze armate ucraine si ritirano lungo tutto il fronte".

Cremlino: Merkel ha ragione, Ue ostaggio di Polonia e Baltici

L'Unione europea è "ostaggio" della linea politica dei Paesi baltici e della Polonia, e quindi Angela Merkel sembra "avere ragione". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando un'intervista al portale ungherese Partizán nella quale l'ex cancelliera tedesca ha attribuito ai Paesi Baltici e Polonia responsabilità per il precipitare della situazione in Ucraina. Merkel ha detto in particolare che, nel 2021, l'opposizione dei Paesi baltici e della Polonia impedì un'iniziativa sua e del presidente francese Emmanuel Macron per avviare un dialogo diretto tra la Ue e la Russia che potesse evitare il conflitto in Ucraina. "Sfortunatamente - ha commentato Peskov, citato dall'agenzia Interfax - in molti aspetti della politica estera l'Unione europea, Bruxelles, è ostaggio della politica sfrenata degli Stati baltici e della Polonia. E' veramente così, e si può vedere a occhio nudo, per così dire". "Quindi possiamo immaginare che la signora Merkel abbia veramente ragione su questo", ha aggiunto il portavoce.

Cremlino: consegna dei Tomahawk a Kiev rappresenterebbe una seria escalation

Riguardo la consegna dei missili Tomahawk a Kiev, "il presidente Putin ha espresso molto chiaramente la posizione di Mosca. Rappresenterebbe una grave escalation, ma non sarebbe in grado di cambiare la situazione su entrambi i fronti per il regime di Kiev". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti.

Kiev: "A Zaporizhzhia rischio catastrofe nucleare"

L'Ucraina "condanna fermamente la nuova pericolosa escalation della Russia intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e considera i bombardamenti come parte di una strategia deliberata volta a bloccare i lavori di riparazione". Lo dichiara il ministero degli Esteri di Kiev in una nota riportata da Ukrinform. I numerosi attacchi nelle immediate vicinanze dell’impianto, registrati dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica il 6 ottobre, rappresentano una provocazione consapevole da parte della Russia, che ancora una volta dimostra totale disprezzo per il diritto internazionale, lo Statuto dell’Aiea e i sette pilastri fondamentali della sicurezza nucleare", sottolinea il ministero. "La creazione intenzionale di rischi attorno alla più grande centrale nucleare d’Europa minaccia di provocare una catastrofe nucleare di portata continentale", si legge ancora. Da quasi due settimane la centrale è senza alimentazione elettrica. "Consideriamo i bombardamenti come parte di una strategia deliberata della Russia per bloccare i lavori di riparazione e il ripristino delle linee elettriche necessarie a garantire un affidabile approvvigionamento energetico esterno", prosegue la nota. Il ministero aggiunge che continuerà a collaborare strettamente con l’Aiea e con i partner internazionali per ridurre al minimo i rischi, assicurare la prontezza operativa per le riparazioni e ripristinare al più presto i parametri adeguati di sicurezza nucleare e radiologica nella centrale di Zaporizhzhia.

Mosca: "Abbattuti nella notte 184 droni di Kiev"

Nella notte, i sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato e distrutto 184 droni ucraini. Lo riferisce l'agenzia Tass. Pertanto, 62 droni sono stati abbattuti sulla regione di Kursk, 31 sulla regione di Belgorod, 30 sulla regione di Nižnij Novgorod, 18 sulla regione di Voronež, 13 sul Mar Nero, 6 sulla regione di Lipetsk, 5 sulla regione di Kaluga, 4 sulla regione di Tula, 3 droni ciascuno sulle regioni di Rostov e Ryazan, 2 droni ciascuno sulle regioni di Bryansk e Oryol, sulla Repubblica di Crimea e 2 sulla regione di Mosca, di cui uno in volo verso Mosca e uno intercettato sulla regione di Vologda.

I russi colpiscono la regione diPoltava

Le forze russe hanno attaccato la regione di Poltava con droni durante la notte, provocando incendi in diverse località. Il Servizio di Emergenza Statale dell'Ucraina ha riferito delle conseguenze dell'attacco notturno su Telegram, secondo quanto riportato da Ukrinform. "A seguito di attacchi alle infrastrutture civili, sono scoppiati incendi in edifici amministrativi; un'abitazione e una dependance sono state danneggiate", si legge nel comunicato. Coinvolti nelle operazioni 16 unità di equipaggiamento, 64 soccorritori e un treno antincendio di Ukrzaliznytsia. Si sono udite esplosioni anche a Kharkiv e sono scoppiati incendi in diverse zone della città. 

Orban: "L'Ungheria non ha obblighi morali di sostenere l'adesione all'Ue"

"L'Ungheria non ha alcun obbligo morale di sostenere l'adesione dell'Ucraina all'Ue". Lo scrive in un post su X il primo ministro ungherese Viktor Orbàn. "Nessun Paese ha mai usato il ricatto per entrare nell'Unione Europea, e non accadrà nemmeno questa volta. Il Trattato sull'Unione Europea non lascia spazio ad ambiguità: l'adesione è decisa dagli Stati membri, all'unanimità - afferma - Il popolo ungherese ha preso la sua decisione. Ha detto no a larga maggioranza all'adesione dell'Ucraina all'Ue con un referendum"."Se desidera cambiare questa situazione - sottolinea rivolgendosi al presidente ucraino Volodymyr Zelensky - la campagna mediatica che sta conducendo contro l'Ungheria probabilmente non è il modo migliore per farsi degli amici".

Trump: Ho preso una decisione su missili Tomahawk

"Ho preso una decisione". Lo ha detto Donald Trump riguardo all'invio di missili a lunga gittata Tomahawk all'Ucraina. Il presidente ha poi aggiunto di volere "fare alcune domande" agli ucraini su come intendano usare i missili: "Non voglio che ci sia un'escalation", ha affermato il presidente.

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