
La guerra in Ucraina resta al centro della diplomazia internazionale. A Kiev il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha promesso a Zelensky “garanzie solide” sul modello dell’Articolo 5.
Intanto Lavrov conferma che un incontro diretto Putin-Zelensky non è all’ordine del giorno e accusa Kiev di aver respinto le proposte di Trump. Pechino ribadisce la volontà di un ruolo “costruttivo”, mentre l’Ue avverte: cedere territori a Mosca significherebbe cadere nella trappola del Cremlino.Trump: "Far vedere Putin e Zelensky è come unire olio e aceto"
Far incontrare Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky è come mescolare "l'olio e l'aceto". Lo ha detto Donald Trump, aggiungendo che preferirebbe non esserci durante un eventuale faccia-a-faccia tra i due.
Rutte: "Sostegno Nato a Kiev continua a crescere"
"È bello essere a Kiev oggi e incontrare il mio amico presidente Volodymyr Zelensky. Il sostegno della Nato all'Ucraina è incrollabile e continua a crescere. Siamo al vostro fianco nella lotta per una pace giusta e duratura". Lo scrive su X il segretario generale della Nato, Mark Rutte.
Lukashenko: "Accordo potrebbe iniziare con una tregua aerea"
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha suggerito che una soluzione in Ucraina potrebbe iniziare con l'istituzione di una tregua aerea. Lo riporta l' agenzia di stampa bielorussa Belta. "Missili e droni non voleranno in una direzione e nell'altra. Questo è molto importante, anche per la Russia", ha affermato.
Zelensky: "Obiettivo è arrivare a garanzie di sicurezza come articolo 5"
"L'obiettivo generale, così come formulato, sia nel dialogo sia con i partner, dovrebbe essere quello di garantire garanzie come l'articolo 5 del trattato Nato, e queste sono garanzie di sicurezza davvero efficaci. Questo è esattamente il risultato che dobbiamo raggiungere". Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel corso della conferenza stampa con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in visita a Kiev, come riporta Interfax Ukraine. Zelensky osserva che sono in corso negoziati praticamente ogni giorno sul contenuto specifico delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina a livello di consiglieri per la sicurezza, a livello militare, a livello diplomatico di tutti i team. Con Rutte "abbiamo discusso per la prima volta quali potrebbero essere i nostri prossimi passi congiunti per garantire maggiore sicurezza all'Ucraina e a tutta l'Europa e avvicinare la fine effettiva della guerra. Il primo passo è fornire garanzie di sicurezza. Abbiamo raggiunto un'intesa importante con gli Stati Uniti e tutti i nostri partner", ribadisce.
Ue eroga altri 4 miliardi di euro per supporto a Kiev
In vista del 34° anniversario dell'indipendenza dell'Ucraina, il 24 agosto, l'Ue eroga 4,05 miliardi di euro al Paese. Si tratta di "un altro forte segnale di incrollabile sostegno", viene riferito in una nota della Commissione europea. Questi includono 3,05 miliardi di euro tramite lo Strumento per l'Ucraina e 1 miliardo di euro tramite l'assistenza macrofinanziaria (Amf). Dall'inizio dell'invasione russa su vasta scala nel febbraio 2022, l'Ue e i suoi Stati membri, viene ricordato, hanno mobilitato 168,9 miliardi di euro in assistenza umanitaria, finanziaria e militare all'Ucraina e al suo popolo.
Allerta aerea a Kiev durante la visita di Rutte
A Kiev e in diverse regioni dell'Ucraina (Cernihiv, Sumy, Poltava, Kirovohrad, Kharkiv, Dnipropetrovsk, Zaporizhizhia e Donetsk) è stata diramata un'allerta aerea per la minaccia di un attacco russo. Lo riporta l'Aeronautica Militare delle Forze Armate dell'Ucraina. A Kiev era in corso una visita del segretario generale della Nato, Mark Rutte.
Zelensky: "La Russia fa di tutto per impedire un incontro con Putin"
I russi stanno facendo tutto il possibile per rendere impossibile l'incontro con Vladimir Putin. Lo riferisce il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, come riporta Rbc-Ukraine, nel corso della conferenza stampa congiunta con il segretario generale della Nato, Mark Rutte. "È a livello di leader che dovrebbe essere risolta la questione della fine della guerra. Ma ora vediamo che i russi stanno facendo di tutto per impedire l'incontro", ha detto Zelensky. Il leader ucraino e Rutte hanno discusso a Kiev le misure congiunte che potrebbero avvicinare la fine effettiva della guerra, in particolare le garanzie di sicurezza."Oggi abbiamo discusso innanzitutto di quali potrebbero essere le nostre prossime misure congiunte per garantire all'Ucraina e a tutta l'Europa maggiore sicurezza e avvicinare la fine effettiva della guerra. Il primo passo è fornire garanzie di sicurezza. Abbiamo raggiunto un'intesa importante con gli Stati Uniti e tutti i nostri partner", afferma.
Rutte visita a sorpresa a Kiev: "Servono solide garanzie di sicurezza"
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, si è recato oggi a Kiev, per una visita a sorpresa in Ucraina, dove ha incontrato Volodymyr Zelensky. Il leader ucraino ha affermato che i due hanno discusso di possibili garanzie di sicurezza per l'Ucraina, insistendo sul fatto che dovrebbero essere strutturate in modo simile al principio fondamentale dell'Articolo 5 della Nato, secondo cui un attacco a un membro è un attacco a tutti. Il presidente ucraino ha anche ripetutamente affermato che la Russia sta cercando di evitare un incontro tra i leader tra lui e Putin. "Robuste garanzie di sicurezza saranno essenziali, ed è ciò a cui stiamo lavorando, in modo che quando arriverà il momento di partecipare all'incontro bilaterale, avrete la forza inconfondibile degli amici dell'Ucraina al vostro fianco, a garanzia che la Russia rispetterà qualsiasi accordo e non tenterà mai più di impossessarsi di un chilometro quadrato dell'Ucraina", dichiara Rutte, in conferenza stampa con Zelensky.
Lavrov, l'incontro Putin-Zelensky non è ancora in programma
L'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky non è stato ancora programmato, ma il leader russo è pronto a incontrarlo non appena sarà concordato l'ordine del giorno del vertice, che non è ancora disponibile. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un'intervista all'emittente Nbc. "L'incontro non è pianificato... Putin è pronto a incontrare Zelensky quando sarà pronto l'ordine del giorno del summit, e questo ordine del giorno non è affatto pronto", ha detto Lavrov.
Lavrov: "Zelensky ha detto no a tutte proposte Trump su accordo"
Il presidente ucraino Volodymyr "Zelensky, durante l'incontro a Washington, ha respinto tutte le proposte di Trump per la risoluzione della crisi ucraina, ritenute necessarie dagli Stati Uniti". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un'intervista alla Nbc.
Cina: "Critiche Zelensky? Disposti a ruolo costruttivo su crisi"
La Cina "è sempre stata aperta e trasparente sulla crisi ucraina con una posizione obiettiva e giusta, e le parti interessate ne sono ben consapevoli", manifestando disponibilità a "svolgere un ruolo costruttivo" in vista di una soluzione politica della guerra tra Mosca e Kiev. E' il commento della portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, alle critiche del presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo cui Kiev non ha bisogno di Pechino tra quei Paesi che forniscono garanzie sulla sicurezza, non avendo - il Dragone - a suo dire - dato alcun aiuto per prevenire il conflitto nel 2022 o intrapreso alcuna azione quando la Russia ha annesso la Crimea nel 2014. "Riteniamo che tutte le parti debbano adottare una prospettiva di sicurezza comune, globale, cooperativa e sostenibile per promuovere la risoluzione politica della crisi ucraina. La Cina è disposta a svolgere un ruolo costruttivo in questo processo", ha aggiunt la portavoce nel briefing quotidiano. I giudizi di Zelensky sono in relazione alle affermazioni del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov relative al recupero della proposta del 2022 "sulla fornitura di solide garanzie di sicurezza all'Ucraina", coinvolgendo i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, tra i Paesi occidentali, la Cina e la Russia stessa.
Donbass e truppe Nato: ecco cos'ha chiesto davvero Putin a Trump (e Kiev)
A una settimana dal vertice di Anchorage con Trump, Reuters rivela le nuove richieste di Putin: Kiev dovrebbe cedere l’intero Donbass, rinunciare alla NATO e mantenere la neutralità senza truppe occidentali. Rispetto al 2024, Mosca arretra: non pretende più l’annessione di Zaporizhzhia e Kherson, ma chiede il controllo totale del Donbass, dove già occupa l’88%. In cambio lascerebbe piccole porzioni di territorio a Kiev. Zelensky respinge: “Il Donbass è la nostra sopravvivenza nazionale. L’adesione alla NATO è in Costituzione e non spetta a Mosca decidere il nostro futuro”. Secondo fonti russe, Putin apre al compromesso per difficoltà economiche, ma avverte: senza concessioni la guerra continuerà. Mosca inoltre contesta la legittimità del mandato di Zelensky, scaduto a maggio 2024 secondo il Cremlino ma prorogato per la guerra da Kiev. Tra le ipotesi per un accordo, un trattato trilaterale con USA riconosciuto dall’ONU o la ripresa dei colloqui di Istanbul del 2022 sulla neutralità di Kiev con garanzie internazionali.
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Kallas: "Cedere territori a Russia è cadere in trappola"
L'Alta Rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, in un'intervista alla Bbc, ha messo in guardia dal costringere l'Ucraina a cedere territori alla Russia come parte di un futuro accordo di pace. Nella sua prima intervista nel Regno Unito da quando i leader dell'Ue hanno aderito ai colloqui di pace con l'Ucraina alla Casa Bianca di Donald Trump, Kallas ha dichiarato che lasciare che la Russia mantenga i territori ucraini è una "trappola in cui Putin vuole farci cadere". La regione del Donbass, nell'Ucraina orientale, è da tempo contesa dalla Russia, con un'aggressione militare che ha costretto 1,5 milioni di ucraini a fuggire nell'ultimo decennio. L'Ucraina ha sempre rifiutato di cedere il Donbass al Cremlino in cambio della pace, sebbene Trump abbia sottolineato la necessità di uno "scambio di territori". Kallas, inserita nella 'lista dei ricercatì del Cremlino, ha parlato a lungo anche di garanzie di sicurezza "credibili e solide" per l'Ucraina, ammettendo che non ci sono molti "passi concreti" per una forza dissuasiva in questa fase dei negoziati. "La garanzia di sicurezza più forte è un forte esercito ucraino", afferma, sottolineando l'importanza di stabilire garanzie che "non siano solo sulla carta". Secondo Kallas, spetta agli Stati membri della "coalizione dei volenterosi" determinare esattamente in che modo potrebbero contribuire, e che non è ancora chiaro in quale veste queste forze opereranno.
Mosca: 54 droni ucraini intercettati nella notte su territorio russo
Il ministero della Difesa russo, citato dall'agenzia Tass, dichiara che le forze di difesa aerea di Mosca hanno distrutto e intercettato 54 droni ucraini sulle regioni russe durante la notte.