
L'Europa dovrà fare "la parte del leone" e assumersi la grande parte del peso delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, afferma il vicepresidente americano Vance dopo che i media Usa hanno anticipato che Washington intende avere un ruolo minimo. Dalla riunione dei capi di Stato maggiore della Nato sostegno alla Coalizione dei volenterosi.
Lavrov però avverte: "Inutile discutere di sicurezza senza di noi". Nella notte nuovi attacchi russi sull'Ucraina, con almeno 12 feriti in Transcarpazia. Mosca dà notizia di 49 droni di Kiev intercettati sul territorio russoFilorussi: 2 morti e 21 feriti in raid ucraino nel Donetsk
Due civili sono stati uccisi e 21 feriti in un bombardamento ucraino su Yenakiyevo, località della regione di Donetsk nella parte controllata dai russi. Lo ha detto il capo dell'amministrazione filorussa, Denis Pushilin. Il raid, ha aggiunto Pushilin, citato dall'agenzia Interfax, è avvenuto questa sera durante l'ora di punta e sono stati impiegati droni e razzi lanciati dai sistemi di fabbricazione americana Himars.
Kallas: "Mosca non deciderà su dispiegamento truppe Ue in Ucraina"
"Non sta alla Russia accettare o meno il dispiegamento di truppe europee in Ucraina". Lo ha affermato l'alta rappresentante per la Politca estera dell'Unione europea, Kaja Kallas, in un'intervista alla televisione estone. "Qualora attendessimo di sapere l'opinione della Russia sulle garanzie che l'Europa deve dare all'Ucraina, allora assegneremo alla Russia un'influenza ancora maggiore di quella che ha attualmente", ha aggiunto Kallas. La politica estone ha sottolineato che le sanzioni continuano a rappresentare lo strumento principale attraverso cui l'Ue può costringere Mosca a cercare sinceramente la pace. Kallas ha inoltre ribadito l'importanza di ritornare alla centralità del diritto internazionale per risolvere le dispute tra gli stati. "Nel diritto internazionale, ci sono due condizioni in base alle quali è possibile usare la forza. Uno è l'autodifesa e l'altro è quando vi è una decisione del consiglio di Sicurezza dell'Onu. Nel caso della Russia, va ricordato che non sussiste nessuna di queste condizioni", ha chiosato Kallas.
Libano: gli Usa chiedono a Israele di ridurre azioni militari "non urgenti"
Gli Stati Uniti hanno chiesto a Israele di ridurre le azioni militari "non urgenti" in Libano, temendo che i continui attacchi dell'Idf possano indebolire gli sforzi del governo libanese per disarmare Hezbollah. Lo riporta Axios , citando due fonti a conoscenza della questione. Israele sostiene che i suoi attacchi sono una risposta alle violazioni del cessate il fuoco di novembre da parte di Hezbollah. Beirut ha respinto tali affermazioni, affermando che Israele sta violando il cessate il fuoco e la sua sovranità.Sembrando schierarsi, almeno in parte, con il governo libanese sulla questione, gli Stati Uniti, spiega Axios, hanno anche chiesto a Israele di prendere in considerazione il ritiro da uno dei cinque avamposti che l'Idf hanno stabilito all'interno del Libano.
Trump: "In due settimane sapremo se avremo la pace"
"Sapremo tra circa 2 settimane" se riusciremo ad avere la pace in Ucraina, "dopodiché dovremo forse adottare una strategia diversa". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in un'intervista con il conduttore radiofonico Todd Starnes.
Bloomberg: piano Meloni per sostegno in 24 ore se Mosca attacca
I leader europei stanno discutendo di una garanzia di sicurezza per l'Ucraina, promossa dalla premier Giorgia Meloni, che impegnerebbe gli alleati di Kiev a decidere entro 24 ore se fornire supporto militare al Paese in caso di un nuovo attacco da parte della Russia. A scriverlo è l'agenzia Bloomberg, sottolineando che la proposta equivale a una clausola di difesa collettiva simile a quella della Nato, ma che non prevede l'effettiva adesione di Kiev all'alleanza. Ed è tra una serie di opzioni che si stanno delineando mentre i leader europei sfruttano lo slancio dopo che Donald Trump ha accettato di sostenere le garanzie di sicurezza per l'Ucraina. Secondo Bloomberg non è immediatamente chiaro se il piano comporterà l'invio di truppe da parte di singoli paesi europei in Ucraina. Un'opzione per il meccanismo proposto dal governo italiano prenderebbe come modello l'accordo bilaterale tra Roma e Kiev, firmato nel 2024 e contenente accordi di sicurezza reciproca, hanno affermato le fonti, che hanno avvertito in ogni caso come le discussioni siano in divenire e soggette a modifiche.
Trump: "Per vincere l'Ucraina doveva attaccare la Russia"
"È molto difficile, se non impossibile, vincere una guerra senza attaccare il Paese invasore. È come una grande squadra che ha una difesa fantastica, ma non può giocare in attacco. Non c'è possibilità di vincere!". Lo scrive Donald Trump su Truth tornando a parlare della guerra in Ucraina. "E così è stato con l'Ucraina e la Russia. Il corrotto e incompetente Joe Biden non ha permesso all'Ucraina di attaccare ma solo di difendersi e come è andata?", ha attaccato il presidente americano ribadendo che "questa è una guerra che non sarebbe mai accaduta se fossi stato presidente" e annunciando che "ci aspettano tempi interessanti".
Ungheria smentisce telefonata Trump-Orban
Il ministro degli Esteri dell'Ungheria, Péter Szijjarta, ha smentito che ci sia stata una telefonata fra Donald Trump e il premier ungherese Viktor Orban lunedì in cui il presidente Usa avrebbe chiesto il motivo per cui Budapest sta bloccando i negoziati di adesione dell'Ucraina all'Ue. Lo riportano i media ungheresi, citando le dichiarazioni di Péter Szijjartó nella trasmissione Harcosok Oraja. "Vorrei chiarire che non c'è stata alcuna conversazione telefonica di questo tipo. Non c'è stata", "non è solo l'argomento che non è stato affrontato", ha detto il ministro, riferendosi a quanto il 19 agosto aveva riportato l'agenzia Bloomberg, secondo cui Trump avrebbe chiamato Orban dopo i colloqui a Washington di lunedì.
Trump fa un passo indietro nella mediazione Mosca-Kiev
Donald Trump ha deciso di fare un passo indietro nella mediazione Russia e Ucraina e vuole che Mosca e Kiev organizzino un incontro tra i loro leader senza intervenire direttamente per ora. Lo hanno riferito funzionari della Casa Bianca al Guardian. In un'intervista con il conduttore del talk Mark Levin martedì, il presidente ha anche affermato di ritenere che sarebbe stato meglio per Putin e Zelensky incontrarsi senza di lui, in un primo momento. Un alto funzionario Usa ha definito la nuova posizione del tycoon una sorta di "atteggiamento attendista", testimoniato anche dal fatto che Trump ha affidato il dossier a Rubio.
Lavrov: "Naturale ipotesi garanzie di sicurezza come proposta del 2022"
La Russia considera "assolutamente naturale e pertinente oggi" il principio di quella che definisce la fornitura collettiva di garanzie di sicurezza all'Ucraina che rientrava nelle proposte avanzate a Istanbul nel 2022. Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa russa Tass. La proposta a cui Lavrov fa riferimento era emersa nell'ambito dei colloqui di pace di Istanbul di aprile 2022, pochi mesi dopo l'invasione russa dell'Ucraina, e prevedeva una coalizione di Paesi garanti che avrebbe fornito garanzie di sicurezza a Kiev. Le garanzie di sicurezza proposte nella bozza del Protocollo di Istanbul del 2022 consideravano la Russia uno "Stato garante" neutrale per la sicurezza dell'Ucraina, insieme agli altri membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, senza identificare la Russia come parte belligerante.
Lavrov: "Inaccettabili truppe straniere in Ucraina"
Fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina con un "intervento militare straniero" è assolutamente inaccettabile. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Interfax.
Il capo delle diplomazia russa ha anche detto che la Russia sostiene l'opzione per le garanzie di sicurezza all'Ucraina discussa nei negoziati di Istanbul nel 2022, quando fu ipotizzato il ruolo dei membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, compresi Cina e Russia.
Vance: "Mosca vuole territori ucraini non ancora occupati"
Nei negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina, la Russia vuole "alcuni porzioni di territorio, la maggior parte delle quali ha già occupato, ma alcune non ancora". Lo ha detto il vicepresidente americano J.D. Vance in un'intervista a Fox News aggiungendo che "è proprio lì che si trova il nocciolo della trattativa". Dal canto suo, ha affermato, "l'Ucraina vuole essere sicura di non essere invasa di nuovo dalla Russia. Vuole essere sicura di mantenere l'integrità territoriale a lungo termine".
Mosca: "In Ucraina colpite industrie militari e strutture energia"
Il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che nei bombardamenti con missili e droni della scorsa notte sull'Ucraina sono state prese di mira "imprese del complesso militare-industriale", strutture energetiche che li alimentano e altri obiettivi militari. "Le forze armate della Federazione Russa - si legge in un comunicato postato dal ministero sul suo canale Telegram - hanno colpito con armi di precisione, nonché con droni d'attacco, imprese del complesso militare-industriale ucraino, strutture energetiche che ne garantivano il funzionamento, la rete degli aeroporti militari, le posizioni dei complessi missilistici tattico-operativi, i depositi di munizioni e beni delle forze armate ucraine". In precedenza, l'Aeronautica militare ucraina aveva riferito che nei bombardamenti i russi hanno impiegato 40 missili di vario tipo, inclusi quattro ipersonici Kinzhal, e 574 droni. Sempre secondo Kiev, le difese aeree del Paese hanno abbattuto 546 velivoli senza pilota e 31 missili, di cui uno ipersonico.
Zelensky: "Svizzera, Austria o Turchia per incontro con Putin"
Si sta discutendo con la Svizzera, l'Austria e la Turchia come possibili sedi per l'incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo omologo russo Vladimir Putin, a cui si aggiungerà poi il presidente Usa Donald Trump. Lo ha fatto sapere lo stesso Zelensky, parlando con i giornalisti.
Zelensky: "Vorremmo accordo su garanzie di sicurezza entro 7-10 giorni"
“Vogliamo arrivare a un accordo sulla struttura delle garanzie di sicurezza entro sette-dieci giorni. Sulla base di tale accordo, miriamo a tenere un incontro trilaterale. Questa era la mia logica”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai giornalisti dopo il suo viaggio a Washington insieme ai leader europei. “Il presidente Trump ha suggerito una logica leggermente diversa: un incontro trilaterale attraverso uno bilaterale”, ha spiegato, “ma poi abbiamo tutti convenuto che, in ogni caso, continueremo a lavorare sulle garanzie di sicurezza, stabilendo questo quadro approssimativo, simile all'articolo 5. E quello che abbiamo oggi è il sostegno politico a questo”.
Zelensky: "Incontro con Putin solo dopo accordo su garanzie"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che un incontro con il presidente russo Vladimir Putin sarà possibile solo dopo un accordo sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina.
"Non c'è ancora alcun segnale da Mosca che indichi una reale intenzione di avviare negoziati sostanziali e porre fine a questa guerra. È necessaria una pressione. Sanzioni severe, dazi elevati": lo scrive su Facebook il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Zelensky: "Mosca sta rafforzando il fronte meridionale"
La Russia sta potenziando le sue forze sul fronte meridionale: lo afferma Volodymyr Zelensky. "Zaporizhzhia: il nemico si sta rinforzando", ha detto Zelensky in un commento diffuso oggi ai media. "Possiamo vedere che continuano a trasferire parte delle loro truppe dalla direzione di Kursk a Zaporizhzhia", ha aggiunto. Zelensky ha inoltre reso noto di aver chiesto al presidente statunitense Donald Trump di convincere il presidente ungherese Viktor Orban a smettere di bloccare l'adesione dell'Ucraina all'Ue. Ieri era emerso che Trump ha chiamato Orban per esortarlo a togliere ogni ostacolo all'adesione di Kiev all'Ue.
Allerta aerea a Kiev per la minaccia di droni
A Kiev è stato dichiarato questa mattina un'allerta aerea per la minaccia di droni: lo riporta RBC-Ucraina, che cita l'Aeronautica militare. "A Kiev c'è una minaccia rappresentata dagli attacchi con droni da combattimento", si legge in un messaggio dell'Aeronautica pubblicato su Telegram.
Mosca: "Abbattuti 49 droni di Kiev in territorio russo"
Le forze di difesa aerea hanno distrutto e intercettato 49 droni ucraini sopra le regioni della Russia e del Mar Nero durante la notte. Lo riferisce il Ministero della Difesa russo, come riportato dalla Tass. "Durante la notte scorsa, 49 velivoli senza pilota ucraini sono stati intercettati e distrutti dai sistemi di difesa aerea in servizio: 21 UAV sul territorio della regione di Rostov, 7 UAV sul territorio della regione di Voronezh, 5 UAV sul territorio della regione di Belgorod, 4 UAV sul territorio della Repubblica di Crimea, 3 UAV sul territorio della regione di Bryansk, 3 UAV sul territorio della regione di Kaluga, 2 UAV sul territorio della regione di Oryol, 2 UAV sul Mar Nero, 1 UAV sul territorio della regione di Kursk e 1 UAV sul territorio della regione di Tula", ha affermato il ministero.
Kiev, 12 feriti per attacco russo su regione Transcarpazia
Le autorità ucraine affermano che almeno 12 persone risultano ferite in seguito un attacco russo a Mukachevo, nella regione occidentale della Transcarpazia. Lo riportano i media di Kiev. Danni e feriti vengono segnalati anche per un raid combinato russo che stanotte ha colpito Leopoli, capitale dell'omonima regione ucraina. Attacchi anche su Zaporizhzhia, con danni a strutture industriali e edifici residenziali.
Vance, a Europa maggior parte responsabilità sicurezza Kiev
Riguardo la sicurezza dell'Ucraina "qualunque forma assuma questo processo, gli europei dovranno farsi carico della parte del leone. È il loro continente, è la loro sicurezza, e il presidente è stato molto chiaro. Dovranno assumersi maggiori responsabilità". Lo ha detto il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance a Fox News. "Dovremmo aiutare solo se necessario per fermare la guerra", ha aggiunto.