Zelensky e la controffensiva: "Avanzata in tutte le direzioni". Le forze di Kiev puntano a riprendersi la Crimea

L'avviso occidentale: "Non colpite in Russia".

Zelensky e la controffensiva: "Avanzata in tutte le direzioni". Le forze di Kiev puntano a riprendersi la Crimea
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Il caos di questi giorni in Russia, al di là delle recite di facciata e della propaganda del Cremlino, ha contribuito a dare nuova spinta alla controffensiva ucraina. Oltre che sul campo, dove va avanti da settimane, anche e soprattutto nel morale di Kiev, rinfrancato dalle divisioni interne dell’invasore. Al punto da portare Zelensky a parlare di «avanzata in tutte le direzioni» e l’Occidente a porre un freno alle ambizioni dell’esercito di Kiev che sta concentrando il suo sforzo bellico nell’Est e nel Sud del Paese, col mirino puntato in particolare sulla Crimea.
«I nostri soldati sono avanzati in tutte le direzioni, e questo è un giorno felice. Ho augurato ai ragazzi altri giorni come questo», ha detto Zelensky, commentando l’avanzata dei suoi nell’area di Bakhmut, e la ripresa, nella zona Sud del fronte, della cittadina di Rivnopil, anche questa nel Donetsk, vicino al confine amministrativo con la regione di Zaporizhia. Preso anche il villaggio di Krasnohorivka, vicino a Donetsk, che si trova sulla vecchia linea di controllo e che era in mano russa dal 2014. Si tratterebbe della prima conquista di questo spessore da quanto ha preso il via la controffensiva.

Secondo fonti sia britanniche che americane, la strategia ucraina sembra essere quella di avanzare verso Sud per raggiungere il Mar d’Azov e tagliare via terra il corridoio che collega la tanto ambita e contesa penisola di Crimea. Secondo lo Stato Maggiore delle forze armate ucraine, la Russia continua a concentrare i suoi sforzi offensivi sulle aree del fronte orientale di Liman, Bakhmut e Marinka ma con scarsi successi. Le autorità filorusse della Crimea hanno raccontato che gli ucraini hanno fatto saltare un tratto della rete ferroviaria nella zona, dove l’esercito di Kiev conta di conquistare altro terreno in questi giorni.

Un’avanzata partita lentamente, tanto da preoccupare sia gli analisti che i governi occidentali, ma che sembra procedere inesorabilmente. Ben Wallace, segretario alla Difesa del Regno Unito, ha affermato che le forze di difesa ucraine hanno liberato più territorio con la controffensiva estiva rispetto a quanto l’esercito abbia conquistato durante l’offensiva invernale. «L’Ucraina ha già riconquistato circa 300 km quadrati dei suoi territori che erano sotto l’occupazione russa», ha detto Wallace, parlando di progressi graduali ma costanti. Dimostrazione ne sia che sabato, mentre era in corso la rivolta della Wagner che faceva pensare a un imminente colpo di stato, gli alleati hanno chiesto a Kiev di non approfittarne per colpire in territorio russo. L’intento dichiarato era non dare l’impressione che l’occidente volesse sostenere Evgeny Prigozhin, non esattamente il modello di governante apprezzato da qualsiasi democrazia, e immischiarsi negli affari interni russi. Lo ha rivelato la Cnn, citando fonti governative. Il messaggio è stato «non create problemi, si tratta di un affare interno russo», invitando esplicitamente gli ucraini ad approfittare della situazione sul proprio territorio ma senza andare oltre confine, e quindi a non esagerare e non farsi prendere troppo la mano.

La svolta per cui spinge Kiev resta quella legata alla Nato. «Ci sono tutte le ragioni per un invito politico all’Ucraina ad aderire all’Alleanza. C’è piena comprensione in vista del vertice di Vilnius in cui dovrebbe essere prorogato per un anno il mandato del segretario Stoltenberg. Intanto, arriva un altro report choc da parte dell’Onu.

La Russia ha giustiziato 77 civili ucraini in detenzione arbitraria nelle aree occupate.
«Abbiamo documentato l’esecuzione sommaria di 77 civili mentre erano arbitrariamente detenuti» ha detto Matilda Bogner, capo della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina.

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