La crociata della Lega per avere più peso nelle banche del Nord, lanciata da Bossi a metà aprile, «non era una richiesta brutale, ma un richiamo doveroso agli istituti di credito, che devono avere un maggiore collegamento con il territorio, soprattutto in un momento di crisi: e io lo condivido». A dirlo è stato il presidente dellAcri, Giuseppe Guzzetti. Lavvocato comasco, grande azionista di Intesa Sanpaolo attraverso la Fondazione Cariplo, è però tornato a tirare le orecchie a Sergio Chiamparino. Il sindaco di Torino ha fatto pressione sulla governance di Intesa mentre era in corso il braccio di ferro tra i soci per il rinnovo dei vertici: in gioco cera la presidenza del consiglio di gestione, poi andata ad Andrea Beltratti. «Cè stata questa dichiarazione pubblica che il presidente della banca era stato scelto dal sindaco Torino e questo ha rappresentato un elemento di forte disturbo», ha ricordato Guzzetti nel corso della trasmissione In mezzora trasmessa da Raitre. Questo, ha aggiunto, è stato un passaggio «sbagliato» verso gli azionisti e quindi verso le stesse fondazioni. La governance di Intesa attribuisce, peraltro, al consiglio di sorveglianza lultima parola sulla composizione del consiglio di gestione.
Guzzetti ha poi negato «scontri» tra le cinque Fondazioni azioniste di Ca de Sass e ha ribadito di ritenere «positivo» lassetto di comando raggiunto con Andrea Beltratti. Scelta sulla quale, ha concluso Guzzetti, «confermo che sono molto ottimista, perché i primi passi sono passi condivisibili». In realtà la situazione nel capitale di Intesa è tesa da settimane, al punto che il presidente della Compagnia di San Paolo, Angelo Benessia, ha sventato solo allultimo istante unazione di sfiducia da parte di un gruppo di consiglieri dissidenti. Il primo candidato di Benessia per il vertice di Intesa era Domenico Siniscalco che poi si è però ritirato davanti al polverone. Benessia nei giorni scorsi aveva anche sottolineato lopportunità per le Fondazioni di fare un passo indietro dal capitale delle banche, scontrandosi con lopinione dellamministratore delegato di Intesa, Corrado Passera. Questultimo era poi stato «smentito» da Beltratti, che aveva apprezzato linvito della Compagnia.
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