Henry prepara l’ultimo regalo ai Gunners

Henry prepara l’ultimo regalo ai Gunners

Gli States possono attendere ancora qualche giorno. Thierry Henry, prima di salutare l’Arsenal e tornare nel «regno dorato» dei Red Bulls di New York, giocherà contro il Milan. Una sfida che manca nel brillante e lungo curriculum di «Titì»: quando i Gunners incontrarono i rossoneri negli ottavi di Champions nel 2008, lui si era trasferito da pochi mesi a Barcellona. Ed era già volato oltreoceano quando i blaugrana hanno ritrovato sulla loro strada il Milan.
San Siro sarà dunque l’illustre palcoscenico per l’ultima del francese con l’Arsenal, che ha già il biglietto aereo prenotato per giovedì 16. Un’insidia in più per la squadra di Allegri: l’altro ieri, nella partita di Premier a Sunderland, il 34enne attaccante di madre martinicana e padre guadalupense è entrato a metà ripresa e ha segnato il gol da tre punti al 91’. Il secondo decisivo nella breve «rimpatriata» a Londra (appena 43 giorni!) dopo quello con il Leeds nella Coppa d’Inghilterra. Henry - approdato nella Major League Soccer nel luglio 2010 - è il calciatore che ha segnato più gol con la maglia dell’Arsenal nella storia della Premier League (176 in 258 gare) e all’inizio di dicembre è stata anche eretta una statua di bronzo in suo onore davanti all’Emirates Stadium.
«Mi sono sentito come un ragazzino che faceva il primo gol per la squadra che ama», il commento con un filo di emozione di «Titì». Pronto magari a un regalo d’addio, il Milan fa gli scongiuri. Grazie a lui, intanto, i Gunners sono ora al quarto posto in campionato (raggiunto il Chelsea) e arrivano alla partita di Milano con una serie positiva di tre partite. «Proveremo ad andare in vantaggio per primi, perché un gol potrebbe darci maggiore spinta per il ritorno», dice il tecnico Arsene Wenger, che non avrà il roccioso difensore tedesco Mertesacker, infortunatosi gravemente al ginocchio. Ma si affiderà soprattutto alla vena realizzativa di Van Persie.
E a proposito di Chelsea, il ricambio generazionale operato da Villas Boas si sta rivelando più complicato del previsto. I risultati non arrivano (la vittoria manca da 4 turni) e lo stop in casa dell’Everton regala un’altra cocente delusione ai tifosi dei Blues.

A Stamford Bridge non perdonano allo «Special Two» il fatto di non saper gestire l’abbandono della vecchia guardia e l’innesto della nuova. Così la crisi pare inarrestabile e il Napoli, che pure a sua volta non gode di ottima salute, può quanto meno sorridere in vista della sfida del 21 febbraio.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica