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Honduras: sospesa la Costituzione

Il Presidente golpista Micheletti vuole dal Brasile la consegna del Presidente Zelaya, deposto in giugno e chiuso dentro l’ambasciata di Brasilia

Situazione sempre più drammatica in Honduras. Il Presidente “golpista“ Roberto Micheletti ha deciso di stringere i tempi nel tentativo di chiudere i conti con l’altro Presidente, democraticamente eletto, Manuel Zelaya. Zelaya è stato deposto nel giugno scorso, è scappato all’estero, poi è avventurosamente rientrato e si è rifugiato a Tegucigalpa, la capitale, nell’ambasciata brasiliana. Micheletti ha deciso di dare un giro di vite alle garanzie costituzionali, limitandole con decreto per un periodo di 45 giorni. Non solo: ha anche lanciato una sorta di ultimatum al Brasile dando dieci giorni di tempo per risolvere il “problema“ Zelaya. In caso contrario, la minaccia è addirittura quella di chiudere di forza l’ambasciata dove Zelaya si è rifugiato insieme alla famiglia ed alcuni supporter. Una situazione intricata, complicata dalle manifestazioni di piazza per l’uno o per l’altro Presidente. Nelle ultime ore, mentre centinaia di agenti restano sotto le finestre dell’ambasciata brasiliana, il Governo ha chiuso due media che sostengono Zelaya: il canale tv Canal 36 e radio Globo.

Per Micheletti queste emittenti incitavano all’insurrezione.

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