Ci sono banche europee che a dicembre hanno utilizzato lasta di rifinanziamento a 3 anni della Bce da complessivi 489 miliardi di euro per recuperare liquidità in un mercato poco propenso al prestito interbancario. E ci sono banche, che pur non avendo bisogno di quel danaro vi hanno attinto lo stesso, ma per un altro fine.
È quanto ha rivelato ieri il Wall Street Journal. La britannica Hsbc avrebbe partecipato allasta che offriva fondi all1%, per finanziare il «bonus pool», cioè allo stanziamento dedicato ai compensi per i top manager. Secondo fonti vicine allistituto, ogni profitto derivante dal trading operato su quella liquidità sarà destinato alla remunerazione dei dirigenti. E lucrare su quelle somme non è impossibile, giacché battere l1% dellinteresse da restituire alla Bce non rappresenta unimpresa titanica per un grande gruppo bancario.
Insomma, «premiare» i propri dirigenti val bene la partecipazione a unasta che grandi istituti hanno evitato temendo danni reputazionali. Sarà che in Borsa non è tempo di vacche grasse come dimostra lo «striminzito» bonus in azioni del numero uno di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, che come compensation 2011 ha ricevuto 7 milioni di dollari di titoli della banca (erano 12,6 milioni nel 2010 a cui si accompagnavano 5,4 milioni in cash).
Forse, però, è ancor più grave laver rinunciato all«aiutino» della Bce ove mai fosse stato necessario. Il Wall Street Journal ha infatti reso noto che alcune banche britanniche, come Barclays, Lloyds e Standard Chartered, hanno sdegnosamente rifiutato la proposta vantaggiosa di Mario Draghi per non vedersi equiparate alle «colleghe» dellEuropa Meridionale come quelle italiane, in difficoltà a causa della «mina» Btp. La Financial Service Authority, la Consob londinese, avrebbe infatti invitato gli istituti di Sua Maestà a «rifornirsi» alla Bce pur rispettandone le decisioni individuali. Ma i top manager hanno declinato. «Non voglio correre il rischio di rovinare limmagine della mia banca solo per aver attinto a risorse che si potrebbero configurare come fondi di salvataggio», ha riferito un banchiere.
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