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I 454 comuni dell'arco alpino pronti a chiedere il referendum per la secessione

I 454 comuni dell'arco alpino di Assomiconf chiedono la tutela del «Fondo per i comuni di confine». Altrimenti annunciano l'addio Piemonte, Lombardia e Veneto e l'ingresso nelle Province autonome di Valle d'Aosta, Trento, Bolzano e Friuli. E scrivono a Napolitano

Risposte (e soldi) oppure ce ne andiamo. Obiettivo: secessione, ma la Lega Nord non c'entra. I 454 comuni dell'arco alpino uniti nell'Assomiconf, che contano circa 2 milioni di abitanti, chiedono riposte alla richiesta per la tutela del «Fondo per i comuni di confine». «Siamo decisi ad intraprendere una battaglia politica - dicono - che prevede l'utilizzo del referendum di secessione dalle Regioni Piemonte, Lombardia e Veneto per portare i nostri comuni nelle ricche Regioni e nelle Province autonome della Valle d'Aosta, Trento, Bolzano e in Friuli. Visto che non ci danno i fondi per sopravvivere ce ne andiamo dove si può certamente ben vivere».


Oggi annunciano di avere scritto una lettera aperta al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, «di cui auspichiamo l'intervento» per chiedere appunto aiuto contro i tagli al fondo; a Napolitano verrà anche spedito anche un panettone ripieno di biglietti natalizi con il nome dei primi 20 comuni «ribelli», ovvero di quelli pronti a chiedere il referendum.

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