Arriveranno da tutto il mondo per fare il punto sulla lotta allAids. Fra di loro, al teatro dal Verme dal 24 maggio per la prima Italian conference on Aids ad Retrovirus, saranno anche Luc Montagnier, scopritore del virus Hiv e premio Nobel per la medicina nel 2008 e Michel Kazatchkine, cattedra ad Harvard e presidente del fondo globale per la lotta allAids. Passando da Milano per partecipare al congresso i super dottori hanno chiesto solo una cosa: visitare uneccellenza della città. Poco il tempo libero, ma di questa capitale dellExpo dove si progetta il futuro, luminari e scienziati di chiara fama vogliono vedere il meglio. Il Duomo? No. Il Cenacolo, forse? No, Thank you.
In cima ai pensieri della «bella schiera» di medici cè De Chirico con la sua Fontana dei bagni misteriosi. Geniale interprete della pittura metafisica, il maestro originario di Volos non è profeta nemmeno nella sua patria di adozione, a giudicare da come, per il gruppo scultoreo oggi sul retro delle Triennale, nel verde di parco Sempione, prosegua lodissea dei restauri. Ora, larrivo di medici come Montagnier, che è fra laltro in predicato di ricevere lAmbrogino doro, e la richiesta di un tour guidato dellopera, inoltrata alla fondazione centro San Raffaele che è fra gli organizzatori del convegno, rischia di creare un mini incidente diplomatico. Dallo scorso autunno la fontana infatti, unica opera di arte pubblica realizzata dal maestro, è stata sottoposta, dopo anni di oblio e di discussioni, a un robusto restauro. I lavori però avrebbero dovuto essere ad uno stato più avanzato. Purtroppo poco più di un mese fa il Comune, proprietario della scultura, ha permesso che la tensostruttura che la proteggeva venisse rimossa per permettere alla Triennale di organizzare il dehor per gli eventi del «fuori salone» del Mobile. Senza un tetto sotto cui lavorare i timori dellequipe di restauratori si sono avverati come puntuali ed impietose sono state le previsioni del tempo: pioggia, pioggia e ancora pioggia. Non potendo lavorare - una mano al pennello, laltra con lombrello -, i restauratori si sono fermati, appena dopo aver terminato la ripulitura della fragile pietra vicentina in cui de Chirico plasmò e fisso la sua «cosmogonia». Nonostante il brutto tempo si è provveduto allimpermeabilizzazione della scultura, che trovandosi immersa nellerba era minacciata dallumidità. Passeggiando in questi giorni però per il parco si nota un ristagno dacqua nella vasca che dice molto delle sofferenze cui questo capolavoro è sottoposto. «Lacqua è forse solo un problema di scarico», spiega Gianfranco Mingardi, incaricato dei restauri. Quando otterrà lok dal Comune riprenderà i lavori: «Sperando nel bel tempo stabile, passerò alla fase di stuccatura che prevede lunghi tempi di asciugatura e consolidamento». Quanto?
Tre mesi, prima che si possa passare allultima fase, ancora tutta da discutere: quella che dovrebbe riportare il colore sulla scultura.
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