Un tempo si chiamavano colonie estive: enormi casermoni decadenti dove i bambini milanesi andavano in vacanza, in fila per due e guai a sgarrare. Ora si chiamano case vacanza e stanno tornando di moda. Ma non sono più i «lager» dei ricordi dei bimbi degli anni Cinquanta, anzi. Sono luoghi accoglienti e a misura di bambino, dove si organizzano dei veri e propri camping estivi, con escursioni e attività sportive e di gioco.
L’idea sembra tornata di moda, con una versione rivista e corretta del concetto di colonia. Sono infatti in aumento le famiglie che decidono di mandarci in vacanza i propri figli. E in pochi giorni, da quando si sono aperte le iscrizioni (il 25 marzo) per la stagione estiva, sono stati già 5mila i genitori che hanno inoltrato la domanda per prenotare un posto. Un successone. Tanto che il sindaco Letizia Moratti ha lanciato l’idea: «Terremo le case vacanza aperte anche a Pasqua». Così i genitori che dovranno lavorare anche nella settimana in cui le scuole sono chiuse, sapranno a chi affidare i loro bambini durante il fine settimana. E soprattutto i piccoli turisti potranno avere un assaggio della vacanza di gruppo assieme ai loro coetanei e decidere se tornarci anche in estate. Ci si può iscrivere fino al 12 aprile. A seguire i bimbi durante la loro prima vacanza da soli ci saranno gli educatori e gli animatori formati dal Comune.
«Il Comune di Milano - spiega il sindaco Moratti sulla sua radio on line - è l’unico ad avere delle case vacanza nelle località di villeggiatura, è una bella opportunità per i milanesi». L’assessore alla Famiglia Mariolina Moioli, che in queste settimane viene spesso fermata per strada dalla gente che chiede informazioni, spiega a ogni mamma che le prenotazioni stanno andando a ruba ma che c’è ancora posto.
Le opportunità sono tante: le case vacanza del Comune di Milano si trovano infatti in varie località, dai laghi, al mare alla montagna. Sono sulla riviera ligure e adriatica, sulle prealpi bergamasche, sul lago di Garda, il lago d’Orta e il lago Maggiore. Offrono, nell’arco dell’anno, diversi tipi di soggiorno e soprattutto insegnano ai ragazzini a condividere il tempo e gli spazi con bambini di età diverse, al di fuori dell’ambito scolastico e, per la prima volta, autonomi, senza mamma e papà. Tra le proposte sta andando per la maggiore la Scuola natura, una vacanza-studio che si svolge durante l’anno scolastico e che insegna ad esplorare e conoscere la natura, per aiutare a diventare più consapevoli del proprio territorio, delle sue caratteristiche e della sua storia.
Per avere ulteriori informazioni è possibile chiamare il numero 020202 o consultare il sito del Comune.
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