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I carri armati entrano nella Striscia Colpita moschea: almeno sedici morti

E' partita l'offensiva israeliana di terra nella Striscia di Gaza. Poco prima un missile ha colpito una moschea a Jabaliya: sedici morti, decine di feriti. Fino a ora gli attacchi aerei hanno provocato oltre 450 vittime, almeno cento delle quali civili. Corteo a Milano, stella di David con svastica

I carri armati entrano nella Striscia 
Colpita moschea: almeno sedici morti

Gerusalemme - L'artiglieria israeliana è entrata in azione e ha iniziato a tirare cannonate sulla Striscia di Gaza. Subito dopo è iniziata l'operazione via terra: i carri armati di Gerusalemme sono entrate in due diversi punti della Striscia da due diverse località a nord, nei pressi di Jabaliya, dove poco prima era stata colpita una moschea. Subito sono scoppiati i primi scontri a fuoco tra truppe le israeliane e gli uomini di Hamas.

Colpita moschea: sedici morti In un raid aereo sul campo profughi di Jabaliya è stata bombardata una moschea. Pesante il bilancio delle vittime: sono morti 16 palestinesi , 60 i feriti. Nella moschea stavano pregando duecento persone. L'edificio è rimasto completamente distrutto. Poco prima fonti palestinesi avevano riferito che quattro persone - tra cui due comandanti militari di Hamas - erano rimaste uccise in vari raid, tra cui quello su una scuola e sul porto di Gaza. Mohammad al-Jammal, 40 anni, era uno dei capi delle Brigate Ezzedine Al-Qassam e secondo Israele era responsabile di tutti i lanci di razzi dalla Striscia di Gaza. In un attacco contro un'auto a Khan Yunis è stato invece ucciso Mohammed Maaruf, uno degli elementi di spicco dell’ala militare del movimento islamico. La scuola presa di mira - e in cui è stato ucciso un custode - era usata secondo Israele come base di lancio per i razzi.

"Abbandonate le case" Un messaggio telefonico registrato in lingua araba  invita tutti i palestinesi di Gaza a lasciare le proprie abitazioni. È il modo scelto da Israele per avvertire i civili della Striscia sui pericoli della grande offensiva militare in corso. Intanto una fregata e un sommergibile al largo della costa a nord-ovest di Gaza hanno aperto il fuoco, stamane, contro una banchina dove sono ormeggiati dei pescherecci. In contemporanea aerei dell’aviazione israeliana hanno bombardato il sud-ovest, in particolare l’area abitata di Zayituna. Sono stati colpiti alcuni villaggi, per lo più disabitati e senza corrente elettrica.

Le vittime Finora gli attacchi aerei, che hanno provocato oltre 450 vittime, almeno cento delle quali civili, non sono riusciti a bloccare il lancio di razzi palestinesi verso Israele.

La sfida di Hamas Per bocca del suo leader in esilio a Damasco, Khaled Meshaal, Hamas ha già anticipato che "non si arrenderà mai" e che una eventuale operazione di terra si risolverà in una tragedia per Israele. Hamas ha avvertito Israele sulle conseguenze di un eventuale attacco terrestre ed ha affermato che risponderà alle iniziative di Tsahal con sequestri e altri attacchi con razzi.

Respinta incursione Il ramo armato del movimento islamista palestinese Hamas ha affermato, inoltre, di aver respinto oggi un'incursione di membri delle forze speciali israeliane che tentavano di superare la frontiera con la Striscia di Gaza. Un portavoce delle Brigate Ezzedine al-Qassam ha riferito all'Afp che i suoi combattenti hanno individuato un numero non precisato di membri delle forze speciali israeliane mentre tentavano di penetrare attraverso la frontiera a Shijaiyah nella zona orientale della Striscia all'una di notte locale (mezzanotte in Italia).

Usa: cessate il fuoco duraturo Ieri il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha definito "atti di terrorismo" il lancio di missili da parte di Hamas contro Israele. Secondo Bush è inoltre necessario raggiungere un cessate-il-fuoco stabile e duraturo che garantisca la sicurezza dello stato di Israele ponendo fine agli attacchi palestinesi dalla striscia di Gaza.

Bush ha aggiunto che una delle condizioni necessarie per il cessate-il-fuoco è l'interruzione delle attività di contrabbando che riforniscono di armi la guerriglia palestinese.

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