Presidente Andrea Paulgross, per lei è il secondo concorso ippico di Piazza di Siena da numero uno della Fise, la Federazione italiana sport equestri.
«Sì, già lanno scorso è stato un successo dal punto di vista dellorganizzazione tecnica. Alcuni ammodernamenti, tipo le coperture dei campi prova, hanno ricevuto i complimenti della Federazione Internazionale. Abbiamo lavorato in sinergia con lamministrazione comunale, con la collaborazione della Provincia e la Regione Lazio. Proseguiremo poi il rapporto con Snai, il nostro title sponsor, con una copertura tv 24 ore su 24».
Anche questanno i numeri sono importanti.
«Ci aspettiamo un gran pubblico, tutto il mondo sportivo equestre ama molto Piazza di Siena e Roma, che a fine maggio attrae molto. Poi sarà un grande successo commerciale: sei milioni di giro daffari, più di 40 aziende sponsor, decine di espositori e il contributo importante di Infront, il nostro partner strategico».
E poi la presenza dei migliori cavalieri.
«Pensate alla Coppa delle Nazioni: dieci squadre tra le più importanti del mondo che si confronteranno con lItalia, una sorta di prova generale per i mondiali che si terranno tra fine settembre e inizio ottobre a Lexington, nel Kentucky. Nel salto ad ostacoli lItalia ci arriverà da vice campione dEuropa, titolo conquistato a Windsor che ci mancava dal 63».
Dunque a Piazza di Siena possiamo attenderci dei buoni risultati dei nostri.
«La squadra è già in buona forma. Faccio solo qualche nome, da Carlos Garcia, argento nel salto a ostacoli e nel completo, a Gianni Govoni, che torna nel gruppo azzurro dopo tanti anni. E ancora Natale Chiaudani, Giuseppe DOnofrio, Roberto Rotetari. A Roma non si vince da 25 anni, ma penso che nei 4 giorni di gare porteremo a casa qualcosa di buono. Lobiettivo principale restano comunque i Mondiali che qualificano alle Olimpiadi di Londra 2012. Lavoreremo per avere 4 binomi di livello».
Lei guida la Fise dal novembre 2008 e sta operando decisi cambiamenti.
«La Federazione si sta ristrutturando, ha bisogno di un rinnovamento profondo per conquistare una nuova serietà nella gestione dellattività che negli anni è andata un po perduta. Dobbiamo avere un sistema sportivo sano, corretto e di qualità. Lo sforzo che stiamo facendo è quello di mettere in mano lo sport agli sportivi e di chiamare gente che non abbia legami clientelari. Poi il rapporto con i proprietari dei cavalli: sosterremo quelli che sosterranno la nostra squadra. Unopera non facile, ma se siamo stati 40 anni senza vincere nulla ci sarà un motivo...».
Quindi tecnici nuovi e un nuovo direttore sportivo.
«Sto cercando i migliori in Italia e allestero. Lanno scorso ho azzerato il comparto tecnico del salto a ostacoli, affidando il settore a Markus Fuchs. I risultati sono arrivati subito: il Gran Premio di Rio con Govoni, la Coppa delle Nazioni a Dublino, largento di Windsor. E ancora risultati importanti a Fontainebleau nel completo. Poi abbiamo affidato la direzione sportiva a David Holmes, persona corretta e soprattutto uomo di cavalli».
Tutto ciò con un occhio al bilancio della Federazione.
«Ho ereditato una situazione difficile, ma siamo partiti con il piede giusto. Lanno scorso abbiamo raggiunto il pareggio, cominciando a recuperare risorse grazie a un lavoro più intenso su comunicazione e marketing. E poi allestero i tecnici costano meno. Sullesempio del Coni, vorremmo introdurre una nuova professionalità che tenga sotto controllo i flussi di spesa».
Capitolo doping, avete aderito alla campagna Clean Sport della Fei.
«La nostra sarà una politica aggressiva. Abbiamo stipulato una convenzione con luniversità di Milano per la ricerca sul doping specifico, approfondendo il tema della termografia, ovvero vedere se gli arti dei cavalli sono trattati o meno, e raccogliendo dati che ci consentano di identificare i cavalli sospetti sui quali eseguire i necessari esami di approfondimento. Il tutto per il benessere dellanimale e lo sviluppo dellattività sportiva.
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