S a di caramello, prugne, vaniglia, cherry e legno di quercia, ma è una bevanda per pochi, anzi, per pochissimi, visto il prezzo. È la birra più costosa al mondo e si può bere ad Amsterdam: il prezzo di una bottiglia non è proprio per tutte le tasche: circa 270 euro. Merito di Carlsberg, noto marchio danese, che ha lanciato una versione vintage della bevanda più amata in Danimarca, e non solo: la Carlsbergs vintage No.1, che si può trovare solamente in tre ristoranti esclusivi di Copenhagen, dove una delle 600 bottiglie prodotte è venduta a 2.008 corone danesi. Caramello, prugne, vaniglia, cherry e legno di quercia i sentori e i profumi che si legano a questa birra. Naturalmente, una volta consumata, il vuoto a perdere, o a rendere, è assolutamente sconsigliato. Ogni bottiglia di Carlsbergs vintage No.1, spiega il quotidiano australiano The age, è impreziosita da una stampa litografata a mano da un artista danese (Frans Kannike). E anche nel caso in cui ci si volesse accontentare della bottiglia vuota il prezzo è comunque alto: 67 euro.
E così la birra, da bevanda popolare per eccellenza, tenta il salto al piano dei prodotti esclusivi, occupato per tradizione da cugini molto lontani, vini pregiati come lo champagne e il Sassicaia. In questa scalata non è sola, anzi: è lultima di una serie di cibi e bevande che da low cost si sono trasformati in beni di lusso. È già successo allhamburger, simbolo della cucina alla portata di tutti che, dai classici tre euro di media, è arrivato a costarne 120: ingredienti da intenditori come il tartufo, uno chef che lha studiato appositamente per i grandi magazzini Selfridges di Londra. Oppure lacqua minerale. Quella che si potrebbe bere anche dal rubinetto, quasi a costo zero ma che, dalle parti di Hollywood, ha raggiunto il prezzo stratosferico di 480 euro per una confezione da dodici bottiglie.
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