I comitati chiedono la revoca dei permessi

A dicembre si sono lasciati con la promessa di sedersi poi a tutti attorno a un tavolo a gennaio - residenti e Comune - e affrontare il tema della movida all’Arco della Pace. Ora che l’Epifania ha portato via tutte le feste il comitato proArcoSempione si aspetta di essere ricevuto.
E quello che si aspetta, in concreto, è che venga revocata l’estensione dell’orario dalle 23 alle 1,30 per i tavolini all’aperto all’Arco della Pace. Tant’è che il Comitato ha inviato una legale diffida al Servizio occupazione suolo pubblico «affinché si comporti coerentemente con le proprie stesse decisioni assunte a fine luglio 2008», scrivono e ritocchi gli orari. Altro che liberalizzazione. In un momento in cui si dibatte sugli orari lunghi, all’Arco della Pace i residenti chiedono che venga abolita anche l’estensione fatta qualche anno che dà la possibilità ai locali di tenere seggiole e tavolini all’aperti fino all’una e mezzo di notte.
Così è partita una vera e propria diffida al Settore occupazione pubblico del Comune di Milano in cui il Comitato fa presente che i limiti delle emissioni sonore indicate nella concessione stessa sono stati abbondantemente superati. Lo fa con scientifica certezza perché ora ha i dati dell’Arpa in cui si scopre che la notte vengono registrati anche 10-15 decibel in più del consentito.


«Chiediamo la revoca di quel provvedimento - conclude il portavoce dei residenti all’Arco della Pace - perché non sono stati rispettati i limiti delle emissioni sonore indicate nella concessione fatta dal Comune stesso. Dunque o il Comune smentisce se stesso, oppure revoca la concessione».

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