Caro Direttore,la ringraziamo di cuore per avere così fattivamente condiviso l'iniziativa di Natale per i Cristiani di Siria con la Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre: ancora più grati le saranno proprio i cristiani di Homs e di Aleppo che apprezzeranno la generosità delle centinaia di benefattrici e benefattori che hanno voluto donare attraverso la testata che lei dirige: sono ben 264 e hanno fatto pervenire donazioni per un totale di 40.151 euro. Confidiamo che restino sensibili alla causa dei cristiani perseguitati: per questo continuiamo a fare affidamento anche sul Giornale e sull'informazione che meritoriamente dedica a questa quotidiana tragedia in aree come Siria, Irak, Nigeria, Pakistan, Cina, Corea del nord e tante altre. Quello che svolgiamo da quasi settant'anni, grazie al sostegno nel mondo di migliaia di benefattori, è un servizio che - nonostante un'ostilità sempre più diffusa - parte dalla convinzione che i cristiani, per essere davvero presenza viva e visibile, debbano ricevere aiuti non solo di sopravvivenza - indispensabili - bensì pure di carattere pastorale: per questo fra i nostri progetti rientrano la catechesi, la formazione dei futuri sacerdoti e suore, la costruzione e la manutenzione di chiese e cappelle in zone nelle quale la preghiera talora è nascosta o avviene davanti a una croce disegnata sul muro. Da cinque anni, la violenta aggressione alle comunità cattoliche - soprattutto in Medio Oriente da parte di ultrafondamentalisti islamici - ha fatto aumentare la sollecitudine per coloro che sono perseguitati in Siria e Irak, costretti a lasciare la propria terra soltanto perché cristiani. Hanno bisogno di tutto e noi, in particolare dal 2011, impegniamo ogni sforzo per non fare mancare loro nulla di essenziale: alloggi, scuole, viveri, medicinali, acqua potabile, generatori elettrici... E se i leader delle nazioni sono concordi solo nel silenzio, i popoli non si rassegnano: come si spiega altrimenti la spinta che ci giunge dalle benefattrici e dai benefattori di tutto il mondo? È un grande esempio di generosità e di concreta operatività per tutti, in particolare per quei responsabili degli stati e delle istituzioni internazionali che tanto potrebbero, ma restano al palo. Ecco perché il sostegno del Giornale e dei suoi lettori ai cristiani di Siria è fondamentale, non soltanto per l'aiuto che sta dando alle persone, ma perché la loro testimonianza fa sì che il cristianesimo resti presente nell'angolo del mondo in cui è nato. Non smettere mai di sostenerli è l'unico modo per impedire la sopraffazione da parte dello Stato islamico.
Intensifichiamo la preghiera, incrementiamo la conoscenza di quel che accade ai nostri fratelli perseguitati per la fede, aumentiamo gli aiuti: può essere il modo perché alla fine i popoli vincano il torpore dei loro responsabili.Alfredo MantovanoAlessandro MonteduroPresidente e direttoredi Acs Italia- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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