I diari segreti «A volte essere allegri non vuol dire essere felici...»

A quelle pagine affidava le sue sensazioni, gli stati d'animo, le riflessioni: sono i diari di Sara, in cui gli scritti si alternano alle fotografie e raccontano momenti di gioia e delusioni, la vita di una ragazza come tante. Adesso è tutto all'esame dei carabinieri. Gli investigatori tentano di leggere tra le righe un indizio, una traccia, qualcosa che possa rivelarsi utile per fare luce sul mistero che ha fatto sprofondare nell'angoscia Avetrana. Gli investigatori non escludono di poter individuare proprio in quelle pagine la chiave del mistero o comunque un elemento che possa imprimere una svolta nell'inchiesta. I diari sono numerosi: per il momento ne sono stati trovati dieci, ma in alcune pagine ci sono frasi che risultano con grafie diverse e potrebbero quindi essere state scritte dalle amiche. Ci sono fotografie, riferimenti a cantautori, insomma comuni diari di un'adolescente. Ma gli investigatori non tralasciano alcun particolare e stanno controllando anche la stanza della quindicenne.

«Essere allegri non vuol dire essere felici… spesso si ride spesso si scherza per dimenticare e si ha voglia di piangere», così c'è scritto su un foglio appeso a una parete, lettere a stampatello intervallate dai disegni di stelline blu e cuoricini viola. Accanto, invece, c'è un calendario: tutti giorni del mese, fino al 26 agosto, quello della scomparsa, sono cancellati con una penna. Altri particolari che potrebbero in qualche modo finire nelle indagini.

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