I disoccupati danno lezioni a San Vittore

Trasformare due fragilità, quella dei disoccupati per la crisi economica del settore tessile, e quella dei detenuti, per il disagio sociale che si vive quotidianamente nelle carceri, in una risorsa capace di aiutare entrambi. È un esperimento che parte da Milano.
Si tratta del progetto «Detenzione, formazione, lavoro: impresa», nato dalla sinergia delle cooperative Ecolab e Alice, di San Vittore, della Provincia e della Filtea Cgil di Milano. Un'iniziativa sperimentale in cui i disoccupati che provengono dal settore tessile (abbigliamento e pelletteria), mettono a disposizione dei detenuti di San Vittore le loro competenze professionali e vengono regolarmente pagati. Non a caso, infatti, uno degli scopi dell'iniziativa è garantire la tradizione manifatturiera e la creatività italiana. I lavoratori dotati di grande professionalità rimasti senza lavoro saranno selezionati in base a valutazioni psico-attitudinali, proprio per il tipo di impegno che li aspetta.

Quindi dovranno seguire corsi di formazione e solo allora potranno entrare in carcere per diventare «maestri» dei detenuti che vogliono imparare il mestiere. Inizialmente i lavoratori coinvolti saranno 5 ai quali sarà affidata la gestione di un gruppo di 10 detenuti ciascuno.

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